La Slovacchia se la cava: 4-3 all’Ungheria di Cortina

La Slovacchia se la cava: 4-3 all’Ungheria di Cortina

di Simone Quargnal

Non siamo una squadra giovane, ma siamo estremamente motivati: stiamo giocando per il numero 19” nelle parole di Pat Cortina, attuale coach della nazionale ungherese, non c’è amarezza per la sconfitta di misura. Il suo team ha lottato fino alla fine contro la ben più quotata Slovacchia, onorando al meglio la memoria di Gabor Ocksay, una delle bandiere dell’hockey magiaro, scomparso un mese fa all’età di 34 anni.

La Slovacchia non ha mai dovuto inseguire, portandosi sull’1-0 già al secondo minuto di gioco con una bella rete di Stefan Ruzicka, abile a sfruttare una mezza disattenzione della difesa avversaria – meno di un minuto prima, a Nagy era stato negato un gol, siccome il disco non aveva attraversato la linea di porta.


Nel secondo periodo i Magiari pareggiano con Roger Holeczy, prima di venire nuovamente superati, prima con una rete del capitano Lubos Bartecko (18′) e poi con una firmata da Marcel Hossa (19′).
Nel terzo periodo la Slovacchia prova ad amministrare il vantaggio, ma l’Ungheria non è doma: prima Peterdi riduce le distanze con un bel backhand, poi Tamas Sille pareggia i conti, sfruttando un powerplay (penalità a Bartecko per bastone alto).


Gli ultimi minuti del match sono esaltanti, ma alla fine la maggior classe degli Slovacchi diventa determinante e capitan Bartecko insacca il gol della vittoria, segnando una doppietta e facendo tirare un grosso sospiro di sollievo ai propri tifosi.

Questa partita ha segnato il ritorno, dopo 70 anni, del team ungherese nell’hockey che conta: grandissima è stata la prestazione di Szuper, autore di 52 parate. Domenica i Magiari se la vedranno col Canada, mentre gli Slovacchi hanno l’obbligo di fare il risultato contro la Bielorussia, uscita malconcia dalla sfida col Canada (1-6).

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