Simone QuargnalIl Karlovy Vary si è preso la rivincita: un anno dopo la sconfitta in gara-7 della finale 2008, i tifosi della piccola cittadina termale possono finalmente esultare, consapevoli che i loro beniamini sono davvero entrati nella storia.
La serie delle finali si è conclusa a gara-6, forse più per i demeriti dello Slavia che per i meriti dei neo-campioni: le aquile comandavano la partita dall’alto di un 3-0 secco già dopo i primi 10 minuti di gioco, ma dopo il primo drittel Bednar e soci hanno completamente smesso di giocare, permettendo un recupero che ha dell’incredibile.
Lo Slavia sembrava determinato a ripetere pari-pari la serie dell’anno scorso: nei primi minuti ha infatti giocato quell’hockey praticamente perfetto che gli ha permesso di ribaltare le serie nei quarti e in semifinale. Hruska apre le marcature al 6′, due minuti dopo raddoppia Cervenka; passano altri novanta secondi e Beranek sembra già aver chiuso la partita. Il primo tempo si chiude con lo Slavia che sembra saldamente al comando del match, ma bastano un paio di azioni del secondo drittel per capire che la partita non è per nulla finita.
Al 24′ infatti Melenovsky buca Furch per la prima volta: il gol sveglia i giocatori e tutta la tifoseria, accorsa in massa al piccolo palaghiaccio, e quando Skladany raddoppia e lo Slavia non reagisce, tutti cautamente iniziano a sognare il colpaccio.
Nel terzo drittel lo Slavia si chiude in difesa, tentando di difendere l’esile vantaggio; Furch compie un paio di miracoli ma nulla può al 46′, quando Nemec pareggia i conti. Da lì in poi è un assalto continuo alla porta biancorossa, il pubblico è davvero il settimo uomo sul ghiaccio e al 52′ Lukas Pech fa esplodere lo stadio: il Karlovy Vary si porta in vantaggio e va così a vincere il suo primo titolo.
In questa stagione, il Karlovy Vary è uscito sulla distanza: non dimentichiamoci infatti che la squadra si era classificata solo sesta al termine della regular season. Per arrivare al titolo ha sconfitto le due squadre più quotate (le cugine praghesi), senza mai arrivare a gara-7. Sempre a proposito di squadre praghesi, è da notare come sia la prima volta dal 2006 che il trofeo non è vinto da una squadra capitolina.
Per quanto riguarda le voci sul possibile trasferimento del Karlovy Vary in KHL, queste sono state smentite ufficialmente dalla dirigenza alcuni giorni fa: i costi sono troppo alti e la situazione di instabilità internazionale non favorisce gli azzardi. La squadra giocherà quindi in Extraliga anche il prossimo anno; in compenso avrà una nuova arena da 6000 posti: un bel biglietto da visita per la rappresentante della Repubblica Ceca alla prossima Champions Hockey League.
Un appunto finale per una bandiera dell’hockey ceco: il 42enne Josef Reznicek, difensore del Karlovy Vary, dopo 1035 partite in Extraliga ha deciso di ritirarsi, con la medaglia d’oro al collo.