L’Italia continua la sua corsa

L’Italia continua la sua corsa

di Alessandro R.
Torun – Dopo le undici reti rifilate alla Romania nel match d’esordio, l’Italia è chiamata a confermarsi contro la Gran Bretagna. L’unica novità dell’incontro è il cambio nella gabbia, con Russo schierato al posto di Tragust.

Scodellato il disco le squadre si studiano nelle fasi iniziali, con gli inglesi incapaci di finalizzare il primo powerplay dell’incontro (fuori Ansoldi). La situazione si sblocca al 9.37, con Johnson, che risolve con una precisa staffilata una mischia davanti alla gabbia e porta in vantaggio l’Italia. Passa poco più di un minuto e Marchetti dalla blu trafigge un Lehman decisamente poco pronto, che dopo aver solo sfiorato con il gambale il disco, non può far altro che vederlo scivolare lentamente in rete. L’Italia controlla bene le avanzate inglesi e durante il primo periodo Russo non corre particolari rischi. Arriva anche il gol della tranquillità nei secondi finali: Zisser e Iori provano da sottomisura a segnare, ma a sbrogliare la matassa questa volta è DeToni (gol che l’arbitro assegna erroneamente a Iori). Buoni segnali dopo il primo drittel, che vede gli azzurri veloci e precisi nelle ripartenze, pericolosi davanti alla gabbia avversaria e sicuri in difesa.

Si riprende dopo il primo intervallo con Lyle (ex Appiano) tra i pali al posto dell’incerto Lehman, ma la trama dell’incontro non cambia. Dopo aver sciupato un ghiotto 5vs3 (fuori Meyers e Weaver) l’Italia trova invece la rete in inferiorità numerica, con Margoni che fulmina Lyle dopo una buona e rapida ripartenza. Meno di cinque minuti e arriva anche la cinquina e questa volta è Iannone a trafiggere tra i gambali Lyle, in questa occasione decisamente non impeccabile. L’Italia potrebbe dilagare, ma il tiro di Marchetti, ben smarcato davanti alla gabbia, si infrange sulla traversa. A questo punto la squadra di Cornacchia, sazia del largo risultato, rallenta l’andatura e la Gran Bretagna sale di tono. Dopo aver resistito ad una doppia inferiorità, l’Italia deve capitolare per la prima volta al 38.55: Russo è bravo a chiudere in tuffo su Cowley, ma non può niente sulla conclusione pressochè a porta sguarnita di Shields.

Nel terzo ed ultimo periodo gli azzurri si limitano a controllare e la Gran Bretagna prova (spesso riuscendoci) a pressare gli azzurri nel loro terzo. Dopo un clamoroso palo colpito da Roland Ramoser in contropiede, quasi più nulla da segnalare dalle parti di Lyle; comincia invece il lavoro per Russo, più volte chiamato in causa (nel terzo tempo i tiri dei britannici saranno addirittura 19 contro i soli 7 del Blue Team). Con Pichler fuori e lo stesso Russo pizzicato in una liberazione vietata, l’Italia incassa la rete del 5-2 ad opera di Dowd, ben assistito dall’ex alleghese Clarke. Poco da segnalare fino alla fine se non l’insistente, ma inefficace, pressione britannica: l’incontro va agli archivi e l’Italia mette in cascina la seconda vittoria del torneo.

Buoni gli spunti e buona l’intesa del primo periodo, ancora non tanti i tiri scagliati contro la porta avversaria (26 al termine della gara): l’Italia si lancia in vetta alla classifica in attesa dei più probanti match futuri.

Intanto domani c’è l’Olanda (in diretta su RaiSport), una squadra sulla carta ampiamente battibile, ma da non sottovalutare: a Eindhoven, nell’ultimo precedente iridato, fu un pareggio, ma soprattutto trafiggere un Groeneveld in serata non è mai facile.

Riportiamo anche un rapido commento alla gara del coach Rick Cornacchia.

Abbiamo avuto un ottimo approccio, ottimo il primo periodo, e siamo andati bene anche nel secondo. Secondo me la squadra si sta comportando bene e sta crescendo partita dopo partita; si sta creando quella fiducia reciproca necessaria tra allenatore e squadra. Oggi ha giocato Russo perchè i miei portieri partono alla pari: Adam oggi è stato autore di una grande prestazione, con diverse parate decisive nel loro powerplay. Non ho ancora visto l’Olanda e la osserverò attentamente ora contro L’Ucraina: è importante affrontareil torneo partita dopo partita, un avversario alla volta. Per questa ragione per ora siamo concentrati sugli olandesi, perchè prima dell’Ucraina ci sono loro e la Polonia.

(Michele Abrescia)

Leggi l’intervista a Stefano Marchetti

Ultime notizie
error: Content is protected !!