L’All Star Challenge raccontato da… Patrick Timpone

L’All Star Challenge raccontato da… Patrick Timpone

Settimana scorsa è stata una di quelle che, per chi ha la passione per l’hockey nel cuore rimarranno indissolubilmente impresse nella memoria per tutta la vita.
Rivedere sul ghiaccio i campioni di 20 anni fa, giocatori che ci hanno permesso di vedere il livello di hockey più alto mai visto in Italia, campioni che hanno acceso la fantasia di chi allora era bambino o adolescente è stata una botta al cuore, ciascuna delle persone che ha vissuto quell’epopea e questo revival ha vissuto emozioni indescrivibili, poter avvicinare gli idoli di un tempo, divenuti oggi persone comuni con un proprio lavoro, le proprie famiglie, le proprie passioni è stata una cosa fantastica.

Molti dei campioni che hanno calcato le piste di Bolzano, Courmayeur, Milano e Varese nello scorso weekend sarebbero di sicuro in una “Hall of Fame” Italiana se esistesse, ma doverosamente occorre rendere onore e merito a 2 persone che hanno reso possibile tutto ciò, hanno trasformato i sogni di migliaia di appassionati del nostro meraviglioso sport in una splendida realtà; 2 persone fantastiche, se guardi le loro stats sicuramente non sono tra quelli che ogni appassionato metterrebbe tra i giocatori preferiti, ma ciò che hanno fatto Alex Badiani e Patrick Timpone (con tutto lo staff che li ha aiutati) per l’hockey ghiaccio italiano li pone indiscutibilmente tra i benemeriti della nostra amata disciplina.

Al termine di questa faticosa settimana di hockey che, ai fini della mera cronaca si è conclusa con il trionfo del Milano in finale contro l’avversario di sempre, il Bolzano per 4a2, abbiamo voluto raccogliere i commenti e le emozioni di uno dei registi di questo fantastico show: Patrick Timpone.

HockeyTime: Ciao Patrick, allora è finita questa avventura, puoi farci un bilancio di questa esperienza, siete soddisfatti per cio che siete riusciti a fare?
Patrick Timpone: Il bilancio è indubbiamente positivo siamo soddisfatti per il lavoro fatto, per essere riusciti a riunire decine e decine di campioni sparsi ovunque nel mondo, aver portato nei palaghiacci migliaia di spettatori entusiasti è stata una grande emozione e una grossa soddisfazione, anche numericamente siamo rimasto in linea con quanto ci eravamo prefissi, speriamo inoltre di aver messo le basi per un progetto futuro in modo da poter ripetere l’evento che ha riscosso tanto successo.

HT: Patrick riviviamo con te queste serate di hockey e amicizia, io ti dirò il nome delle città tappe di questo “circo dell’hockey viaggiante” e tu mi dirai l’emozione, o la persona o la cosa che più ti ha colpito di quella città
PT: ok! partiamo con il viaggio

HT:BOLZANO
PT:Non ho dubbi, per me Bolzano è rappresentato da Pasqualotto, un giocatore una persona simbolo di questa città, i miei amici i miei compagni di squadra siamo tutti cresciuti con il mito del “Gino Gino”. Molti sono i campioni transitati per il club biancorosso, ma il nome di Bolzano è legato ad un filo continuo al nome di Pasqualotto, ancor oggi è la persona che raccoglie sempre i maggiori consensi dal pubblico.
HT:VARESE
PT: Con Varese la prima sensazione che mi viene in mente è rinascita, è assolutamente necessario recuperare questa piazza per l’hockey italiano, questa piazza che seppur abbia passato molto tempo nell’oblio, ha saputo tenere accesa la passione per l’hockey ed è ora che questo fuoco di passione ritorni ad ardere come un tempo.
HT:MILANO
PT:Milano, vuol dire gente, vuol dire tifosi stupendi, vuol dire passione per uno sport per dei colori per una squadra come non ho mai visto, Indubbiamente è stata la città con lo spettacolo più bello, ho visto gente molto emozionata, un tifo eccezzionale spero per Milano che ritorni presto ai fasti che le compete e che meritano questi tifosi fantastici
HT:COURMAYEUR
PT:Personalmente è stata la serata più emozionante, sono particolarmente legato a questa città a questa squadra per aver giocato a lungo per quei colori e per aver stretto numerose amicizie in quei posti, serbero nel cuore sempre cari ricordi degli anni trascorsi col Courmaosta

HT:Patrick vogliamo da te un paio di ricordi su questa settimana, un paio di persone che ti han suscitato delle emozioni particolari
PT:Ti dico subito, Mike Zanier grande uomo, grande persona sempre determinato, mi sono sempre sentito con lui durante quiesti anni, ma incontrarlo con la sua famiglia al completo mi ha emozionato tantissimo.
Un altro incontro per me emozionante è stato con Aldo Iaquinta le nostre famiglie hanno una grande amicizia da lunga data ma ultimamente ci eravamo un po persi di vista, incontrarlo e raccontarci e ricordare pezzi di vita vissuta mi ha fatto molto piacere e mi è piaciuto tantissimo

HT:Grazie di tutto Patrick, per la tua cortese disponibilità e per tutto quello che hai fatto con Alex per l’hockey ghiaccio
PT: Sono io che ringrazio tutti coloro(giocatori, tifosi, sponsor) che ci hanno aiutato e sostenuto con entusiasmo e speriamo di poter presto ritrovarci tutti assieme a divertirci con un altro AllStarChallenge

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