Diavoli Rossoneri a Ginevra

Diavoli Rossoneri a Ginevra

I Diavoli Rossoneri di Milano partiranno questo weekend alla volta della Svizzera per il torneo “Città di Ginevra”, che si svolgerà sabato 28 e domenica 29 marzo.
Quella di Genève sarà di sicuro una manifestazione prestigiosa e dall’alto livello agonistico, che vedrà la partecipazione di squadre provenienti da tutta europa: Repubblica Ceca, Francia, Germania, Italia e ovviamente la stessa Svizzera.
Ad accompagnare la compagine dei Diavoli Rossoneri sarà la voglia di divertirsi e di vivere due giornate di intenso hockey, tanto che la squadra si presenterà sul ghiaccio affiancata dall’intrepida e combattiva linea femminile del vivaio: “Siamo felici di partecipare” afferma Simona Casonato, una delle ragazze “per noi sarà una ottima occasione per vivere due giorni all’insegna dello sport che più di tutti amiamo e apprezziamo”.

Di seguito l’articolo uscito tra le pagine del quotidiano Il Giorno: uno sguardo più accurato alla linea femminile dei Diavoli Rossoneri.

SESTO SAN GIOVANNI – Hanno dai venti ai cinquant’anni, sono sempre sorridenti e molto femminili; tra gli spogliatoi si aggirano con il tailleur da ufficio oppure con i libri sottobraccio; c’è chi lavora in ospedale, chi studia e chi è mamma, ma attenti a non sottovalutarle e a non incrociare il loro cammino sul campo da hockey perché queste donne sanno essere agguerrite e aggressive tanto quanto i loro colleghi maschi. Stiamo parlando delle ragazze dei Diavoli Rossoneri Junior, squadra amatoriale di hockey del Palasesto che da questa stagione ha inserito a pieno titolo nel roster anche la linea delle ragazze.
Elisabetta D’Amore, “Desirée” per gli amici, ha quasi cinquant’anni, un figlio di sedici, una laurea in medicina e una in psicologia, ma, cascasse il mondo, non si perde un allenamento: “Ho fatto equitazione per anni e sono stata cintura nera primo dan di judo – racconta – ma da ragazzina se avessi potuto avrei iniziato subito con l’hockey. Quando ho scoperto che a Sesto c’era una squadra mista mi sono fiondata subito al corso e ora eccomi qui”. E se le si chiede come fa a reggere il peso di tutti gli impegni risponde sorridendo: “Niente mi da sensazioni paragonabili all’hockey e continuerò fino a che me lo consentiranno le coronarie”.
Simona Casonato invece, 37 anni, un dolce viso da vicina della porta accanto ma una grinta da leonessa, racconta di essere stata una ballerina, anche se ora il ruolo di ala sinistra la aggrada molto di più: “Mi sono sempre piaciuti gli sport su ghiaccio e arrivando qui ho subito respirato un clima di squadra che mi ha spronata a mettermi in gioco”. Alla domanda cosa la spinge a continuare, vista la durezza degli allenamenti e gli orari proibitivi (si gioca il martedì alle 23.30 e il giovedì alle 22.30) Simona risponde senza esitazione: “è la sfida ad affacinarmi: l’hockey è una disciplina difficile e io ho iniziato tardi, ma quando poi infilo i pattini guadagno una sicurezza in me stessa che mai con nessun altro sport ho provato prima”.
Della stessa opinione è anche Francesca Lampugnani, 32 anni, ex tennista ora aggressiva ala sinistra (tanto che al recente torneo a Claut, in Friuli, ha preso anche due minuti di penalità per sgambetto): “È cominciato tutto per caso e quasi per gioco; volevo conoscere gente nuova e provare qualcosa di diverso mettendomi alla prova. Gli orari sono certo proibitivi, ma quando una cosa ti prende come a me prende l’hockey, non c’è nulla che ti possa frenare, neanche la stanchezza o la possibilità di farti di male". E a chi abbia intenzione di mettersi sulla sua strada, attenti perché il motto di Francesca è “Non è mica taglio e cucito!".
E poi c’è Valeria Ghirimoldi, la più giovane del gruppo: imbattibile terzino sinistro, vent’anni, studia informatica alla Statale di Milano e arriva dal basket con furore. “Era dalle medie che volevo giocare a hockey, da quando vedevo i miei amici fare roller, ma al tempo l’unica squadra femminile era a Como. Poi un giorno ho scoperto tramite internet che a Sesto c’era spazio anche per le ragazze e ora sono qui”. Ad affascinare Valeria è l’eleganza di questo sport: “Velocità e precisione rendono l’hockey un gioco splendido, paragonabile a niente altro. Non lo cambierei per niente al mondo”.
Come loro, ce ne sono anche altre di ragazze che giocano in squadra: ci sono infatti Chiara Pesenti, terzino tra i più completi e agguerriti anche a paragone dei colleghi maschi, e Monica Bambini, ora in erasmus a Copenhagen; ma ci sono anche le new entry provenienti dai corsi del sabato mattina che attendono di fare il salto di qualità.
Insomma, l’hockey a Sesto San Giovanni si tinge di rosa.

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