Bolzano campione per la 18a volta

Bolzano campione per la 18a volta

di Fabrizio Bombarda

HC Interspar Bolzano – Ritten Sport Renault Trucks 7–3 (3-2) (1-1) (3-0)

Continua la lunga serie della finale play off della Rbk Hockey Cup. Stasera la Palaonda è di scena gara 4 tra il Bolzano e il Renon. Per i padroni di casa è il primo match ball, mentre i ragazzi dell’altopiano devono a tutti costi tenere viva la fiammella della speranza, espugnando il Palaonda.

Il match inizia subito con gli ospiti intraprendenti dalle parti di Häkkinen, che sventa un ottimo tiro di Mather dopo poco più di un minuto. Al 2:16 è però il Bolzano a sbloccare il risultato: un tiro assolutamente senza preteste di Zisser non viene controllato da un incerto Cloutier e fa esplodere il Palaonda. Passano però solo 17 secondi e Corbeil pareggia: l’assist di Scandella è perfetto e Häkkinen non può nulla. Il festival del gol continua 45 secondi dopo, infatti Schaafsma buca nuovamente Cloutier, parso anche stavolta non del tutto incolpevole.

Tre gol in poco più di tre minuti, nessuno se lo sarebbe mai aspettato, ma la spettacolo ne guadagna sicuramente. Il Renon subisce quindi un paio di penalità che riesce a passare indenne, ma al 6:41 il Bolzano può giostrare con l’uomo in più (sei vs cinque) per un fallo chiamato da Soraperra e Rolly Ramoser fa tre. Gli ospiti sostengono che il disco non è entrato ma gli arbitri, compresi i giudici di porta, non hanno dubbi. Uno dei più furibondi è Corbeil che per scaricare la propria frustrazione rifila poco dopo una gomitata a Borgatello, sciocchezza che costa al numero 17 due minuti di penalità. Il power play del Bolzano sonnecchia, Egger perde malamente il disco nel proprio terzo e Scelfo è lesto ad approfittarne: 3 a 2!

Gli ospiti sono galvanizzati e vogliono il pareggio: il Bolzano non riesce più ad uscire dal terzo con continuità e si raccoglie intorno al proprio “muro”, Pasi Häkkinen. C’è ancora tempo per una ghiotta occasione per Clair e Corupe in contropiede e per due power play da brividi a favore de Renon, ma la prima, emozionantissima frazione, si chiude con i padroni di casa in vantaggio di un gol.
Alla ripresa il Renon è di nuovo arrembante, anche se a dire il vero, si tratta di un assalto condotto più con il cuore che con la testa: le azioni degne di questo nome sono pochissime, spesso gli uomini di Ivany cercano l’alleanza con la confusione più che con il raziocinio per tentare di sorprendere i biancorossi. Al 2:56 si accende davanti ad Häkkinen una delle mischie più pazzesche e furibonde mai viste al Palaonda: i giocatori del Renon riescono a tirare almeno 6 volte, un paio delle quali praticamente a botta sicura, ma Häkkinen è davvero una piovra e abbassa la saracinesca. Pare un miracolo non vedere il disco in fondo al sacco. Dopo un paio di minuti, il Bolzano compie un errore in fase offensiva, con Borgatello che non viene “coperto” adeguatamente, consentendo a Mather di filare tutto solo verso Häkkinen che anche stavolta però, risponde alla grandissima. La pressione degli ospiti è costante anche se non asfissiante come nell’ultima parte del primo periodo. Il Bolzano però è una squadra cinica, infatti, al 7:19 Ignatijevs pesca bene Olson nello slot e uno degli ex di turno brucia Cloutier all’incrocio dei pali: 4 a 2. Lo stesso numero 54 biancorosso si pescare in fallo poco dopo e stavolta i Renon è bravo a sfruttare l’occasione. Un rimpallo favorisce Smith che serve Mather nello slot: il disco è solo da spingere in porta e il 4 a 3 è servito. Nuovamente tutto da rifare per il Bolzano.

Gli ultimi quattro minuti della seconda frazione sono un power play continuo a favore del Renon: vengono puniti prima Egger, poi Durdin e infine la panca per un cambio errato (sei uomini in campo). Ancora una volta però gli ospiti non sfruttano l’occasione e la seconda sirena sancisce il provvisorio 4 a 3 per i padrini di casa.

Nel terzo tempo affiora un po’di stanchezza nelle file del Renon: la serie è stata dura con tutte le partite tirate e il roster a disposizione di coach Ivany non è abbastanza profondo, soprattutto in difesa. I Rittner Buam però ci provano ancora, ma Häkkinen chiude agevolmente. Al quinto minuto capitan Ramoser si inventa un’azione incredibile: con una finta si libera di un difensore sulla blu e si presenta davanti a Cloutier: il disco sembra entrato ma il golie ospite dice di no. Peccato per Rolly, sarebbe stato un gol davvero strepitoso e che avrebbe ammazzato la partita. La parola “fine” alla sfida e alla serie viene comunque scritta pochi minuti dopo: al 7:12, in situazione di power play, Borgatello buca Cloutier con una bomba sotto la traversa e 2 minuti dopo, è la volta dell’altro ex, Enrico Dorigatti: Olson lo serve nello slot e il “Dorlo” fa letteralmente esplodere la festa del Palaonda.

La partita è virtualmente finita, si gioca quasi solo per onor di firma, anche se Ivany tenta l’ultima mossa disperata al 15:42 togliendo Cloutier per il sesto uomo di movimento, cercando di sfruttare la penalità inflitta a Rolly Ramoser. Kenny Corupe però si impadronisce del disco e centra la gabbia sguarnita da metà campo.

E’ l’apoteosi. Alla sirena finale c’è la solita pacifica invasione di campo e poco dopo capitan Ramoser può sollevare al cielo la coppa. E’ la seconda consecutiva per un Bolzano dimostratosi nettamente superiore sia in semifinale che in finale e che ora potrà festeggiare degnamente i primi 75 anni della propria gloriosa storia.

Il Tabellino:

1°Tempo: 2:16 Zisser (Ceresa,R.Ramoser)-2:33 Corbeil (Scandella)-3:19 Schaafsma (Pittis)
6:41 R.Ramoser (PP) – 10:05 Scelfo (PK)
2°Tempo: 7:19 Olson (Ignatijevs) – 9:30 Mather (PP) (Smith)
3°Tempo: 7:12 Borgatello (PP) (Corupe,Olson) – 9:51 Dorigatti (Olson, Pittis)
17:01 Corupe (PK) – empty net gol
Migliori in campo: Bolzano: Rolly Ramoser, Håkkinen – Renon: Mather

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