Il punto della situazione

Il punto della situazione

Cambia la testa della classifica NHL nel week end; i nuovi primi della classe sono i Bruins che, pur iniziando male il fine settimana di gare (sconfitta casalinga 4-3 all’overtime con i Devils), riescono nel sorpasso grazie alle 2 successive vittorie con Rangers (1-0 con gol decisivo di Savard e shutout per Rask alla prima apparizione stagionale) e Habs (3-1 il finale al Belle Centre). Gli Sharks dal canto loro mantengono comunque il passo con una vittoria e una sconfitta rispettivamente con Phoenix e Chicago (da notare che per gli incroci del calendario gli Sharks hanno 3 partite in meno dei Bruins).
Perdeno invece terreno i Red Wings che incassano 2 sconfittte: una interna con Dallas e una in trasferta sul ghiaccio dei Capitals. Proprio questi unltimi incalzano i Red Wings, complice l’affermazione nel confronto diretto e la successiva vittoria di Ovechkin e compagni per 7-4 sui Senators. Da segnalare nel match l’Hat Trick di Ovechkin che con la tripletta ai Sens realizza 5 reti in 2 gare. In scia alla squadra della capitale troviamo i Devils che con 2 vittorie all’overtime, quella di cui abbiamo già detto a Boston e quella casalinga con Pittsburgh (3-2 il finale). Scendendo ancora abbiamo i Flames che nell’unico match che li ha visti scendere sul ghiaccio nel week end si sono imposti con un secco 3-1 con Nashville. Subito in scia alla franchigia dell’Alberta troviamo il terzetto composta da Chicago (per loro oltre all’affermazione su S. Josè, una sconfitta per 5-2 con i Kings), Montreal (1 vittoria e 2 sconfitte) e Rangers (una sconfitta). Sembrava superato il momento difficile per i Pens, ma i match del fine settimana sembrano dire il contrario con 2 sconfitte in altrettante apparizioni: 4-3 da New Jersey all’ overtime e 5-4 da Toronto. Altra franchigia in profonda crisi di risultati è Vancouver che nonostante l’innesto di Sundin non riesce a ritrovare il bandalo della matassa e continua a infilare sconfitte (la striscia nel week end è arrivata a quota 8 in conseguenza del match perso sul ghiaccio amico con Minnesota che si impone 4-3 all’overtime.

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