Inizia il 2009 NHL (Seconda parte)

Inizia il 2009 NHL (Seconda parte)

Dopo la panoramica data sulle franchigie della Eastern Conference saltiamo sull’altra costa e vediamo come sta prendendo forma la classifica della Western Conference. In cima troviamo S. Josè che è anche leader della lega; la franchigia californiana ha iniziato la stagione in testa alla propria Conference (e alla lega) e non l’ ha più mollata. Molto bene tra le file degli "squali" stanno facendo il solito Thornton, dispensatore di assist (il suo score recita 9+37), capitan Marleau (19+22) ed un sorprendente Setoguchi (18+19); tra i pali per gli Sharks poi 2 ottimi goalie quali Nabokov e Boucher hanno chiuso il cerchio. Seconda piazza per i detentori della Stanley Cup; Detroit con i soliti Hossa, Datsyuk e Zetterberg tiene il passo degli Sharks e, dopo l’addio della leggenda Hasek che ha lasciato da vincitore, trova un’ ottimo goalie in Ty Conklin, capace di dare respiro a un non più giovanissimo Chris Osgood vittima di qualche incertezza di troppo. Da rimarcare anche il solito apporto da parte del capitano Lidstrom.
Scendendo di un gradino troviamo la terza piazza appannaggio di Calgary che pur non impressionando ha fatto di una certa regolarità il proprio marchio di fabbrica; sempre in primo piano per la franchigia canadese Iginla che guida i suoi con 46 punti realizzati e stacca decisamente i suoi compagni Cammalleri, Bertuzzi e Langkow fermi rispettivamente a 34, 30 e 30; una menzione anche per il goalie finnico Kiprusoff che, seppure super sfruttato (soltanto 4 apparizioni per il backup McElhinney) ha sempre fatto il suo dovere mantendo un rispettabile 0.901 di salvataggi. Proprio questa disparità di utilizzo tra i goalie potrebbe essere un problema per la franchigia dell’ Alberta in caso di infortunio del titolare. Scendendo ancora troviamo in quarta posizione i Blackhawks dei ragazzini terribili Kane e Toews ai quali si è aggiunto un’ altro ottimo giovane, Versteeg, che sta sopperendo alla debacle di punti di Toews. Tra i pali poi Chicago vanta una coppia di goalie davvero invidiabile, formata da Huet, strappato ai Capitals e Khabibulin che danno una certa sicurezza al reparto arretrato. Al quinto posto troviamo i Canucks, protagonisti della telenovela-Sundin che ha portato l’ormai ex-capitano dei Leafs a indossare la casacca della franchigia della British Columbia senza tuttavia aver fino ad ora calcato mai il ghiaccio in partita. Tra i sicuri protagonisti, dopo il passaggio all’ MSG di capitan Naslund, ci sono i soliti gemelli Sedin che troviamo ai primi 2 posti tra i realizzatori con rispettivamente con 41 punti (Daniel) e 37 punti (Henrik). Per quanto riguarda i goalie, brutta gatta da pelare per il coaching staff, dal momento che i due goalie principali e cioè "capitan" Luongo e Sanford figurano nella lista infortunati e le sorti della gabbia di Vancouver sono affidate a Jason Labarbera arrivato proprio a fine anno da Los Angeles in cambio di una settima scelta al draft 2009.
Deludente sesto posto a Ovest per i campioni 2007 di Anaheim, che dopo un’ inizio stagione da dimenticare hanno cominciato a tornare in carreggiata anche grazie alla ritrovata vena realizzativa di Perry, Getzlaf e Selanne e alle buone prestazioni di Hiller più che di Giguere tra i pali. Settimo posto, un pò a sorpresa per i Coyotes di coach Gretzky che, dopo un deludente 12 posto ad ovest al termine della scorsa stagione sembra aver fatto tesoro dei propri errori. Da segnalare il grande aiuto dato alla franchigia dell’ Arizona, in fatto di punti realizzati, da Sahne Doan autore da solo di 38 punti, frutto di 18 gol e 20 assist. Buono il comportamento dei Goalies Bryzgalov e Tellqvist. Ultima squadra sopra la linea playoff sono i Wild orfani di Gaborik che ha perso 30 dei 36 match di Minnesota, complice un’ infortunio all’ anca che ha richiesto un’ intervento chirurgico. Tra i Wild risaltano le prestazioni di Koivu, Miettinen e Brunette coadiuvati dalle parate di Backstrom che ha difeso la gabbia della franchigia di St.Paul in 32 occasioni. Saltando oltre la linea che divide il paradiso (i Playoff) dall’ inferno (la fine anticipata della stagione) sorprende un pò la presenza nelle parti basse della classifica di franchigie storicamente presenti ai nastri di partenza della post-season quali Colorado e Dallas ma che quest’anno sembrano aver perso un pò del loro smalto; è anche vero che la strada è ancora lunga verso i playoff e tutto può accadere; staremo a vedere se a fine regular season le cose rimarrano così o i valori e l’ orgoglio delle grandi per ora un pò appannate rimetteranno le cose a posto.

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