Obiettivo play-off! Parola di Andrea “Bucci” Rodeghiero!

Obiettivo play-off! Parola di Andrea “Bucci” Rodeghiero!

Di Franca e Seba P.

Dopo appena due giornate l’asiago hockey è già primo in classifica, con all’attivo due vittorie casalinghe che fanno ben sperare per il prosieguo del campionato. Abbiamo incontrato uno degli idoli di casa, Bucci Rodeghiero per conoscere lo stato d’animo dei ragazzi alla luce di questi importanti risultanti.

HT: Ciao Andrea, Stasera avete disputato una partita molto intensa, bella da vedere, avete saputo dosare le giuste energie, ma a tratti il Pontebba vi ha messo un po’ in affanno, fatto sta che questi tre punti sono oro per la classifica…come vi sentite?
AR: Sicuramente molto bene, era importante per noi vincere anche stasera, conquistare i secondi tre punti casalinghi, ma non dobbiamo comunque mollare la guardia dopo questo brillante inizio, bisogna andare avanti sempre con umiltà, migliorarsi con gli allenamenti, mentalmente, perché ad esempio stasera il grandissimo errore lo abbiamo fatto concedendo due goal agli avversari che si sono avvicinati fino al 4 a 3 per noi.

HT: Erano 4 anni che non vi si vedeva cosi in forma sin dalle prime battute; un inizio cosi prorompente vi da buone speranze per il futuro?
AR: Sicuramente essere primi in classifica fa sempre piacere, però ripeto come detto prima siamo, appena in ottobre e dobbiamo cercare di essere più umili possibili, perché siamo consapevoli di dover sempre migliorare durante gli allenamenti, per poi poter far bene durante le partite. Abbiamo un bel gruppo, possiamo toglierci delle belle soddisfazioni sai…

HT: Toglimi una curiosità, come sono in questo periodo i Vs. carichi di lavoro? State dosando le energie per poi arrivare alla parte finale della stagione al top?
AR: A giorni svolgiamo due allenamenti sul ghiaccio, a giorni uno soltanto, allenamento a secco con l’allenatore e con il preparatore atletico. Quest’ultimo sa fare il suo lavoro a dovere, ci fa svolgere una preparazione mirata soprattutto a farci arrivare ai playoff al massimo della forma, e poi se ci arriveremo, vedremo il da farsi…

HT: Statistiche alla mano, seppur con una difesa leggermente corta prendete pochi goal e ne segnate invece a sufficienza, quali sono i lati positivi e negativi emersi fino a questo momento?
AR: Lati positivi ce ne sono, ad esempio il fatto di essere primi in classifica seppur due giornate siano ancora molto poche, mentre per quanto riguarda i lati negativi forse il fatto come hai detto tu di avere una difesa leggermente corta, ma sinceramente, abbiamo due giovani (Miglioranzi e Rossi) che stanno crescendo e con il tempo avranno la fiducia che meritano.

HT: Negli ultimi anni l’hockey ha subito qualche scossone a livello di regolamento, per esempio pensiamo all’introduzione della retrocessione per l’ultima classificata, o ai rigori dopo i supplementari, qual è la tua opinione in merito a tutto ciò?
AR: Per il pubblico sicuramente è positivo, perché il fatto per esempio di giocare in quattro contro quattro nei supplementari crea molto spettacolo, mentre per le squadre non lo so (ride…), sai, se per caso due partite consecutive finiscono ai rigori, arriviamo l’indomani abbastanza stanchi penso, però il fatto di poter comunque conquistare uno o due punti grazie ai supplementari o ai rigori è interessante come prospettiva.

HT: Ogni anno il mondo dell’hockey ha in serbo delle sorprese per gli spettatori, tutto sembra capitare appositamente per ravvivare l’ambiente, pensiamo al ritiro del Milano, il che ha lasciato un po’ tutti a bocca aperta…cosa ne pensi di questo hockey “birichino”?
AR: Guarda, non è la prima volta che le grandi piazze spariscono, magari poi ritornano anche, ma purtroppo l’hockey sta tutto nelle piccole realtà locali, nelle vallate. In quanto a velocità e spettacolarità nessuno sport ha eguali, anche gli altri tipo basket, calcio ecc. hanno qualche difficoltà economica, purtroppo è il periodo che non va, però la speranza è che il tutto si risolva e che l’hockey torni anche in altre grandi città come ai bei tempi.

HT: Ogni anno il gruppo di stranieri che arriva nel nostro campionato toglie qualche spazio alle giovani leve nostrane, se tu potessi decidere, metteresti un limite massimo di transfer?
AR: Io opterei per un massimo di cinque, il resto dovrebbero essere tutti italiani, cinque stranieri di qualità, magari con passati nelle grandi leghe americane, che possano fare la differenza. Gli italiani non è che non siano bravi e in gamba, per carità non voglio certo dire questo, ma solo che amalgamare bene le forze può portare a qualcosa di molto produttivo per il team.

HT: Ultimo appunto, come affronterete sabato i vice campioni d’Italia del Renon, assetati di vittoria dopo due sconfitte consecutive?
AR: Collalbo è un campo molto difficile, noi dobbiamo giocare bene soprattutto a livello difensivo, come ho detto prima, dobbiamo ricordarci chi siamo e non pensare di aver già dato tutto…ci mancherebbe altro…!

HT: Grazie Andrea e in bocca al lupo per sabato!
AR: Prego, a voi!

Si ringrazia L’Emisfero Ipermercati Asiago hockey e Andrea Rodeghiero per la disponibilità concessa.

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