Il punto sul mercato

Il punto sul mercato

di Alessandro R.

Agosto, tempo di gran calura e di vacanze. Ciononostante, anche se il periodo suggerisce di stendersi in riva al mare a prendere il sole, il mercato dell’hockey impazza e le squadre della serie A1 si stanno dando un gran da fare per allestire degli organici competitivi in vista della prossima stagione. Facciamo quindi il punto della situazione ed analizziamo chi si sta muovendo, chi sta investendo e come stanno investendo le proprie risorse i vari team.

A tutt’oggi la regina del mercato è indiscutibilmente il Bolzano. I campioni d’Italia, che quest’anno avranno anche la luccicante vetrina europea della Continental Cup, hanno già la squadra pronta con largo anticipo su quelli che sono gli usuali tempi del mercato “made in Italy”, disponendo ancora di un ulteriore transfer per rinforzare la rosa. Con al timone della squadra ancora il duo Helle-Dumont, che ha guidato i biancorossi alla conquista del tricolore, la coppia dei difensori della gabbia è totalmente cambiata: Groeneveld ha fatto ritorno ad Alleghe mentre Russo, stanco del ruolo di rincalzo, ha cercato una piazza che gli garantisse un posto da titolare, accasandosi in Francia al Tours. Sono arrivati il finlandese Pasi Hakkinen, trentunenne con alle spalle una buona carriera tra Finlandia (SM Liga), Inghilterra e Danimarca, e la giovane promessa azzurra Bernard, reduce da un ottimo campionato da protagonista con l’Egna, in A2. In difesa sono arrivate presto le conferme di Borgatello e Florian Ramoser, mentre l’importante ritorno di Egger, reduce da due ottime stagioni a Collalbo, ha liberato un posto per uno straniero aggiungendo un italiano di sicuro valore. Sul fronte stranieri hanno firmato il lettone Durdins, con alle spalle alcune buone stagioni nelle minors americane, e Carl-Johan Johnsson, forse il pezzo più pregiato della difesa bolzanina. Le stelle dell’attacco però rappresentano il marchio di fabbrica della campagna acquisti voluta da Knoll: oltre alla conferma del nucleo locale, composto da Walcher, Zisser e capitan Rolly Ramoser, il rinnovo del meranese ormai adottato Luca Ansoldi, hanno deciso di rimanere un altro anno a Bolzano Pittis, reduce da un ottimo mondiale canadese, e Corupe, autentico valore aggiunto nello scacchiere della scorsa stagione. Gli arrivi non sono certo da meno: è rientrato all’ovile Dorigatti, miglior marcatore italiano nel campionato trascorso, ed è arrivato sempre dal Renon Josh Olson, grande dominatore della classifica marcatori. L’ultimo regalo per coach Helle è stato Nate DiCasmirro, proveniente dall’AHL, giocatore da cui società e tifosi si aspettano tantissimo. La difesa è da completare (che cosa farà Leo Insam?), ma la squadra fa già paura: come voto un 9 pieno in attesa del colpo con cui Knoll rinforzerà quasi sicuramente una rosa già fortissima.

Si sta muovendo molto bene anche il Valpusteria: con alle spalle una società solida e un ambiente sempre molto carico e caloroso, i Lupi hanno cominciato ben presto a programmare la loro stagione, strappando alla concorrenza fin da Maggio il Coach Mair, reduce da una grande stagione a Canazei. I giocatori locali sono rimasti in blocco (solo Patrik Rizzo è stato allettato dal progetto del Pontebba) ed a loro si è unito Mike Jarmuth, difensore con molti punti nelle mani. Ottimi gli acquisti: dopo il colpo Tallari, oriundo desiderioso di conquistarsi un posto in nazionale per il futuro, la coppia del gol del Fassa Watson-Barber (convinta da coach Mair), si è trasferita a Brunico seguita a ruota da Ian Vodrazka, roccioso difensore Ex-Renon. Se il canadese Bernakevitch rappresenta un po’ una scommessa (anche se con Shaafsma abbiamo imparato a non fidarci delle prime impressioni su chi viene dall’Olanda), il nuovo portiere Kelly Guard dovrebbe rappresentare una sicurezza. Forse lo scudetto è già assegnato, ma da questa squadra quest’anno dobbiamo aspettarci un ruolo finalmente da protagonista: 8.5.

Non sta a guardare neanche il Pontebba: dopo il primo trionfo (la Coppa Italia conquistata a spese dell’Alleghe), le Aquile Friulane cercheranno di fare ancora meglio in quella che si preannuncia come una stagione ricca di novità. Confermato in blocco il gruppo degli italiani che vede in Carpano, Margoni e Lutz gli elementi di spicco. Sono partiti Cavanaugh – forse il giocatore più sorprendente dell’intero campionato – e Romano. Non dimentichiamoci del cambio “in regia”, con Vassiliev che ha salutato lasciando spazio a Vesa Surenkin, coach finalndese che può vantare un’importante esperienza nello staff dei Florida Panthers in NHL. Nutrita la lista degli arrivi: dopo il già citato Rizzo sono arrivati Pippo Limnell, giocatore dal doppio passaporto (italiano e finlandese) che spera di farsi notare aldilà del nome simpatico; Arto Koivisto, che nella scorsa stagione ha militato niente meno che nello Jokerit di Helsinki; e tre giovani canadesi – Guenette, Sparre e Stewart – desiderosi sicuramente di ben figurare. Giusto mix di esperienza e gioventù per una squadra che mira sempre più in alto: 8.

Sempre protagonista del mercato il Renon, che ha visto il ritorno di coach Ivany, intenzionato nella “sua” Collalbo a ritrovare lo smalto e la determinazione dei giorni migliori dopo la pessima stagione ad Alleghe. La società del presidente Rottensteiner, persa la stella Olson (accasatosi a Bolzano), ha provveduto alla conferma del nutrito gruppo locale, ma soprattutto di quattro pedine fondamentali come la saracinesca Cloutier, Smith, Tudin e Mather. A completare il blocco degli stranieri sono arrivati i due difensori Moborg (ex Duisburg, DEL) e Nemecek (già visto ed ammirato più per la tecnica che per la velocità) a Bolzano due stagioni fa, e l’attaccante Nicolas Corbeil. Per perfezionare la campagna acquisti, che nel frattempo aveva visto due pedine fondamentali quali Egger e Dorigatti ritornare all’ovile, è arrivato Scandella, libero dopo la chiusura dei Vipers. Squadra già fatta con il consueto largo anticipo in attesa di capire cosa si farà con Tuzzolino e Bustreo. Come al solito sull’altopiano hanno dimostrato di essere dei maestri di organizzazione. Dopo diverse stagioni brillanti e due finali perse, riusciranno questa volta i Rittner Buam a dimostrare di saper anche vincere? Voto 8.

Tanta attesa attorno al giovane Asiago: i Leoni dell’Altopiano vedranno tra le proprie fila anche per il prossimo anno tutta la schiera dei giocatori locali, tutti i giovanissimi che dovranno far vedere di aver imparato la lezione di due anni avari di soddisfazioni. Con loro ci saranno diversi graditi ritorni: su tutti quello di Damian Surma (che salvo sorprese degli intricatissimi regolamenti in questione dovrebbe giocare da italiano, ma non ancora eleggibile in nazionale a causa delle sue presenze con le giovanili USA), Bellissimo, Plastino, Borrelli, DeMarchi e Trevor Johnson, lui si già schierabile come italiano. Ancora tre i nomi di transfer per coach Camazzola (confermatissimo) e la dirigenza da scrivere su una pagina degli arrivi ancora intonsa. Ancora da sciogliere il nodo Michele Strazzabosco: se la bandiera dell’hockey azzurro decidesse di far ritorno a casa si creerebbero interessanti scenari per una squadra che deve dimostrare di essere cresciuta. Voto: 7 pieno, ma la fiducia dei tifosi deve essere ripagata, perché la pazienza ha un limite…

Dopo la scoppiettante estate scorsa ad Alleghe tira tutt’altra aria: se l’arrivo di coach Kelly aveva risvegliato emozioni e sensazioni sopite da un annata davvero sconfortante, la campagna acquisti ha fatto smorzare in parte gli entusiasmi. Sul fronte arrivi si registra solo il ritorno di Groeneveld: uno degli artefici del tricolore bolzanino ritorna in riva al lago dopo essere partito tra le contestazioni. Siamo però sicuri che il portierone franco-olandese riuscirà ben presto a tornare uno dei beniamini del tifo agordino. Se le “bombe” del mercato si fanno aspettare come una sposa capricciosa all’altare, le conferme sono di quelle pesanti: il blocco difensivo Bilotto-Jakobsen vestirà ancora la maglia biancorossa, capitan Lino DeToni sarà ancora uno dei leader dopo aver smaltito il grave infortunio della scorsa stagione, Harder proverà a non far mancare i suoi punti all’appello, ed infine Chitarroni rimanderà ancora di un anno l’impegno con le forze dell’ordine canadesi, mettendo tutta la sua grinta e la sua esperienza al servizio delle civette. La società continua a dire di aspettare i tagli dai camp nord-americani, ma al di là di questa dichiarazione che potremmo considerare “di facciata”, tutti i tifosi ripongono fiducia nel duo Rossi-Kelly, che sicuramente sa il fatto suo. Voto 6.5: forse più tranquillità, concentrazione e meno proclami gioveranno ad un ambiente probabilmente non ancora pronto alla ribalta mediatica di chi viene designato come favorito numero uno nella rincorsa al titolo.

Oltre il Falzarego, a Cortina, si respira un’aria di incertezza. Se le prime mosse, con la conferma di Maund, Mulick e Souza, il ritorno di Wilde e l’acquisto di Gallace dal Valpusteria, avevano fatto presagire una campagna acquisti in pompa magna, i passi della dirigenza Ampezzana si sono fatti progressivamente sempre più cauti, lasciando al neo coach Paul Adey una squadra da completare in tutti i reparti. Se alla fine, molto probabilmente, DeBettin, DaCorte e gli altri locali, facilmente resteranno a Cortina, l’arrivo di Cullen (sia ben chiaro, il fratellino minore Joe) non rappresenta che un tassello in un mosaico che vede ancora poche tessere. Voto 6+: la base c’è, ma è ora di accelerare il passo!

Dopo la bella stagione passata, culminata con la conquista della semifinale (e per poco anche della finale), il Fassa si presenta in una veste del tutto rinnovata: Coach Mair, forse l’artefice numero uno della grande stagione dei ladini, se ne è andato a Brunico trascinandosi dietro i due pezzi pregiati Watson e Barber e la sorpresissima Shaafsma è emigrato in Germania. Rimangono sicuramente i locali, con il trio Felicetti-Iori-Marchetti su tutti e rimarrà anche Tragust, fresco di rinnovo, ma la vera scommessa ancora una volta saranno i nuovi acquisti. Dalla Svizzera è arrivato il nuovo coach Python e tra i transfer Van Hoof rappresenta un cavallo di ritorno, avendo già militato nel Fassa due stagioni or sono. Che dire degli altri quattro stranieri ingaggiati? Jeff Paul vanta una lunga carriera in AHL, la scorsa stagione ha militato in DEL (Duisburg) e dovrebbe rappresentare la colonna della difesa ladina; Joseph Ori e Owen Fussey hanno alle spalle diverse stagioni tra AHL e CHL, mentre per quel che riguarda Francis Caisse è notte fonda e di lui non si trova traccia. Un 6 pieno sulla fiducia per una società che ha già dimostrato in passato di avere un ottimo fiuto: saranno azzeccate anche le scelte di quest’anno?

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