L’Italia si inchina alla Russia

L’Italia si inchina alla Russia

di Alessandro Seren Rosso

Davanti a un pubblico di 2200 paganti l’Italia ha dovuto semplicemente inchinarsi davanti alla superiorità della nazionale russa, capace di regalare gol e spettacolo agli spettatori pur giocando col freno a mano tirato, al pari comunque degli avversari. Entrambe le formazioni curiosamente si sono presentate senza i giocatori delle squadre impegnate nelle finali dei rispettivi campionati nazionali. Inoltre la Russia ha dovuto fare a meno degli infortunati Zinovjev e Saprykin, il primo splendidamente sostituito in prima linea dal giovane giocatore del Lada Togliatti Anton Krysanov. Così come l’Italia, anche la squadra di Bykov si è imposta sull’Austria con il punteggio di 9-7.

Il primo periodo inizia con la Russia in avanti, ma le continue penalità fischiate dal duo zebrato, in via sperimentale infatti si è giocato con il doppio arbitro, hanno impedito soprattutto alla Russia di costruire azioni prolungate. Giocando più con il disco in balaustra e con azioni individuali, la squadra di Goulet ha patito meno lo spezzettamento del tempo. L’occasione più ghiotta per gli ospiti arriva intorno al decimo minuto, quando Zaripov prima non aggancia un gran passaggio di Morozov, poi con Carpano a terra gli tira il disco dritto nel guanto. Nonostante l’ottimo gioco con l’uomo in più della squadra russa, il primo tempo finisce sullo zero a zero.

Nella seconda frazione la Russia alza il ritmo, giocando comunque al risparmio, e passa in vantaggio al quarto con un bel tiro di Nikulin nel sette lontano, dal cerchio sinistro. Dopo un paio di occasioni ben fermate da Carpano, gli ospiti si portano sul 2-0 al trentaquattresimo con un gol di Mozyakin in inferiorità, sfruttando un errore del portiere di casa. La Russia potrebbe portarsi sul tre a zero in finale di secondo periodo, ma Carpano prima con la stecca toglie il disco a Krysanov, poi blocca la conseguente botta di Medvedev dalla blu.

Nel terzo tempo, con la partita praticamente chiusa, le difese si aprono e il gioco si vivacizza. Dopo due minuti Sushinsky lavora bene il disco sulla destra, servendo Mozyakin, che da posizione centrale batte in rete di prima per la sua doppietta personale. All’ottavo è Morozov a strappare gli applausi al pubblico di casa, saltando Chitarroni e andando al tiro, ben ribattuto da Carpano. All’undicesimo Gallace viene mandato in panca puniti, tutti si aspettano le combinazioni della squadra russa ed invece è Chitarroni ad azzeccare il contropiede giusto, battendo Biryukov con un rasoghiaccio secco sulla sua sinistra. Nel finale di partita le due squadre vanno ancora a segno. Al sedicesimo Sushinsky finalizza un’azione insistita battendo Carpano da due passi, meno di sessanta secondi più tardi è Artyukhin a segnare il quinto gol, dopo un bell’invito di Simakov. Al diciottesimo minuto inoltrato l’Italia segna il secondo gol: Parco da dietro porta serve Scandella nello slot, liberissimo di insaccare alle spalle di Biryukov. Sembra finita, ma ad otto secondi dal termine Krysanov, su passaggio di Morozov dalla destra, fissa il punteggio sul 6-2.

Migliori sul ghiaccio Scandella e Carpano per l’Italia e Krysanov per la Russia.

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