BOLZANO CAMPIONE D’ITALIA 2007/’08

BOLZANO CAMPIONE D’ITALIA 2007/’08

di Fabrizio Bombarda

Bolzano – Renon 5–1 (1-1, 1-0, 3-0)

Dopo otto lunghi anni di astinenza, L’H.C. Bolzano, quest’anno targato Interspar, si è laureato stasera campione d’Italia per la 17°volta. Davanti ad un Palaonda stracolmo, i foxes hanno avuto facilmente ragione di un Renon dimostratosi non all’altezza della squadra che aveva vinto, a tratti dominando, regular season e master round. Ma veniamo alla cronaca di questa emozionante gara 4. E’ il Renon a passare in vantaggio per primo: è il minuto 3:47 quando il solito Olson trafigge Groeneveld con un gran tiro dalla media distanza, approfittando di una superiorità numerica. I padroni di casa non si scompongono, cercano di reagire, ma senza concedere agli ospiti quei contropiedi rivelatisi spesso fatali nelle precedenti sfide. Al 9:26, in situazione di power play, Abel riesce a battere Cloutier con un tiro a mezz’altezza che il portiere non vede nemmeno partire. Uno a uno. Al 16:54 Groeneveld compie qualcosa di molto vicino ad un miracolo, bloccando con la pinza un tiro a colpo sicuro di Mather che pareva destinato in fondo al sacco. Si va al riposo sull’uno a uno ma con l’impressione generale che il Bolzano abbia più birra in corpo e più lucidità nella mente.

Nel secondo periodo, dopo un power play per parte andato a vuoto, Metelka assegna un rigore al Bolzano per fallo su Corupe lanciato a rete. Mihaly però si fa parare il tiro, ricacciando in gola l’urlo alla torcida biancorossa. Al 7:29 Abel si vede annullare (giustamente) un gol per uomo in area, ma proprio in questa occasione scoppia una rissa tra Vodrazka e Astashenko da un parte e Walcher e Pittis dall’altra. Il giocatore numero 5 del Renon è stato una delle cause della sconfitta della propria squadra, collezionando ben 12 minuti di penalità con un atteggiamento provocatorio assolutamente inadatto a sfide di questo livello che si decidono spesso con un episodio. Al 15:00 Mather sbaglia uno shorthandend gol che sembrava già fatto, mentre al 15:48 con le due squadre in quattro contro quattro, Jardine sfrutta un assist di Corupe per battere Cloutier: 2 a 1. La partita resta tesa e a tratti nervosa, ma il Bolzano dimostra di avere i nervi saldi, non cadendo nella trappola delle provocazioni tesa da Vodrazka e Co. anche perché Metelka è bravo a tenere in pugno la partita, fischiando ogni contatto anche solo al limite del regolamento. Si va dunque al secondo riposo sul due a uno per i padroni di casa.

Tutti si aspettano un terzo tempo arrembante da parte degli ospiti, ma invece, dopo soli 63 secondi Mihaly realizza il tre a uno, capitalizzando nel migliore dei modi il gran lavoro di Corupe. Questo gol taglia le gambe ad un Renon che dà la netta sensazione di essere a corto di idee e di avere pochissima benzina in corpo per realizzarle. Di fatto l’unica linea che cerca di rendersi pericolosa è quella di Olson, mentre Tuzzolino e Tudin sembrano le controfigure di sé stessi. Al minuto 1:35, quindi solo 32 secondi dopo, Mihaly restituisce il favore a Corupe: assist del rumeno e gol del mago di Hamilton, quattro a uno e partita praticamente chiusa. In occasione delle ultime due marcature, il portiere del Renon non è esente da colpe: anche lui come il resto della squadra ha mollato proprio nel momento decisivo della stagione. Il resto della frazione vede i padroni di casa controllare agevolmente la situazione in attesa dell’agognata sirena. C’è ancora tempo per il gol del definitivo cinque a uno realizzato da Stocker a porta vuota, e poi è tempo di festa. Le facce dei fedelissimi biancorossi sono un misto di felicità e incredulità: solo un paio di mesi fa la squadra sembrava allo sbando e adesso è Campione d’Italia! La svolta si è avuta senz’altro con l’allontanamento di McKay, ma anche il rimescolamento delle linee d’attacco deciso dopo gara 2 di semifinale è stato molto importante. Bolzano si è dimostrato più squadra, Renon invece ha fatto affidamento su una sola linea di attacco, troppo poco per vincere uno scudetto, considerando anche che la coperta in difesa non è lunghissima (Vodrazka troppo nervoso, Astashenko inguardabile). Da segnalare infine la bella coreografia preparata dagli ultras bolzanini che hanno senz’altro vinto lo “scudetto del tifo” contro i forse troppo “composti” sostenitori della squadra dell’altopiano. E’ stata una bella serata di sport stasera al Palaonda, ha vinto meritatamente il Bolzano ma al Renon va concesso l’onore delle armi, come dimostrano i grandi applausi che i tifosi bolzanini hanno riservato agli ospiti a fine partita.

Il Tabellino:
1°Tempo: 3:47 Olson (Egger e Mather) – 9:26 Abel (PP) (Pittis)
2° Tempo: 15:48 Jardine (Corupe)
3°Tempo: 1:03 Mihaly (Corupe) – 1:35 Corupe (Mihaly) – 18:49 Stocker (Borgatello)

Migliori in campo: Bolzano-Borgatello Renon-Egger MVP della serie: Mihaly

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