Recap semifinali: il Karlovy Vary centra l’impresa

Recap semifinali: il Karlovy Vary centra l’impresa

di Davide:

ci sono volute sette partite per ogni serie di semifinale, a testimonianza dell’equilibrio assoluto tra le 4 squadre giunte fino a questo punto della stagione: il fattore campo ha dominato la serie e infatti la sorpresa è arrivata da chi è riuscito a cogliere l’unica vittoria fuori casa. Ma andiamo con ordine.
Slavia – Liberec era in teoria la serie più equilibrata e infatti così è rimasta fino alla settima gara, giocata davanti a 13.500 persone e risolta in apertura da Jaroslav Bednář, ma il merito va tutto alla grande discesa di Roman Červenka, uno dei giocatori chiave dello Slavia, e messa al sicuro a 9 dalla fine da Jakub Klepiš. Il puntodel 2-1 di Andrej Podkonický rende solo un po’ meno amaro l’ennesimo stop per il Liberec, che ogni anno si ferma ad un passo dal diventare una grande squadra. Le due squadre, come detto, sono arrivate a gara 7 vincendo tutte le proprie gare casalinghe: con molte difficoltà le prime due lo Slavia, risolte agli shoot-out e all’overtime rispettivamente; più nettamente il Liberec, vincente 4-1 e 3-0 davanti ad un pubblico caldissimo e che ha colorato di bianco l’arena.
Si torna a Praga sul 2-2 e stavolta lo Slavia non fa sconti: 5-1 con doppietta di Bednar. Arriva il primo match ball a Liberec ma è ancora la pista di casa a regalare la terza vittoria alle "tigri": Visik, Cermak e Zib firmano il 3-1 che rimanda tutti a Praga per il finale che già conosciamo.

L’altra serie era in teoria quella dal pronostico scontato: il Ceske Budejovice dominatore della regular season avrebbe dovuto fare un solo boccone del Karlovy Vary, arrivato fino al penultimo atto dopo il 4 posto in egular season – lontanissimo però dalla capolista – e il quarto di finale "povero" contro il Litvinov. 3-1 e 2-1 casalinghi portano i biancorossi sul 2-0 ma la prima gara a Karlovy Vary, vinta 4-0 dai locali, chiarisce subito che non sarà una passeggiata. Il giorno dopo i locali pareggiano la serie con una super partita che arrivano a condurre per 5-1 prima della rimonta finale del Ceske Budejovice che si arrende con un più onorevole 5-4. Qualche indizio di cedimento dei vincitori della regular season arriva in gara 5, che i padroni di casa risolvono solo all’overtime con Andrej Vesely dopo che Roman Turek, di solito la saracinesca della squadra, aveva concesso le due reti degli ospiti con incertezze non da lui.
Gara sei senza patemi per il Karlovy Vary, che pareggia la serie con un 3-0 senza recriminazioni: 2 reti nel primo periodo di Kostal e Bilek chiudono subito i conti.
Si arriva a gara 7, la decisiva, a Ceske Budejovice: arena piena ma ospiti avanti con Václav Skuhravý che raccoglie una respinta di Turek su tiro di Ondrej Němec. Pareggiano i padroni di casa col solito Renè Vydarený, nella sua specialità: la deviazione sotto porta. Sull’1-1 si aspetta la rete biancorossa, ma a 8 dalla fine l’equilibrio si spezza: in power play Milan Procházka riceve da dietro la gabbia un passaggio di Marek Melenovský e con un colpo da biliardo trova un tiro che tocca il palo e si insacca. La rabbiosa reazione del Ceske Budejovice sbatte su Lukas Mensator, portiere dall’indubbio valore (draftato nel 2002 dagli Oilers) ma molto discontinuo: 39 parate ed ecco materializzata la sorpresa: è il Karlovy Vary a volare in finale per la prima volta nella sua storia e dopo una serie di stagioni, dopo il ritorno in Extraliga nel 1998, in cui i piazzamento migliore è stato il 7 posto dell’anno passato. Lo Slavia è stra-favorito, ma lo era anche il Ceske Budejovice ed a questo punto che cosa hanno da perdere i nero-verdi?

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