si sono conclusi i quarti di finale dell’Extraliga slovacca sostanzialmente senza sorprese. Diamo una veloce occhiata a quanto successo:
lo Slovan Bratislava, dominatore della regular season, non ha avuto nessun problema a sbarazzarsi in 4 partite dello Zilina, assolutamente incapace di rappresentare un ben che minimo problema: lo 0-7 di gara 4 è molto eloquente.
Pochi problemi anche per il Kosice, che ha ceduto solo una gara, fuori casa e ai rigori, ad un buon Poprad, mai però in grado di tenere aperta la serie: il 5-0 di gara 2 e il 3-5 (ma perdeva 1-4) casalingo, in uno stadio tutto esaurito, danno un’idea di come i valori in pista fossero impari.
Interessante la serie tra Skalica e Zvolen, dove si affrontavano una squadra emergente dell’hockey slovacco e una delle tradizionali grandi. Ne è uscita una serie fatta di risultati alterni e giocata sempre a viso aperto, in cui la differenza alla fine l’hanno fatta le qualità dei singoli: se poi il singolo è Ziggy Pallfy. Attenzione però perchè proprio in questa serie lo Skalica ha dimostrato di essere un buon complesso, che può contare su validi interpreti come Richard Hartmann, Róbert Liščák e René Školiak, decisivi nelle vittorie di gara uno e nella fondamentale gara 5, quando lo Skalica si è riportato in vantaggio, dopo 2 vittorie consecutive dello Zvolen. A quest’ultima squadra è mancato, invece, proprio un uomo di punta che potesse fare da trascinatore: un buon complesso collettivo, ma senza quelle individualità che nelle sfide playoffs fanno la differenza.