Il solito pasticcio organizzativo della Fisg: Varese messa in disparte

Il solito pasticcio organizzativo della Fisg: Varese messa in disparte

tratto da ’La Prealpina’ quotidiano di Varese
di Fiorenza Zanchin

La guerra tra Varese e il mondo dell’hockey altoatesino non ha mai fine. Con il pareggio di sabato sera tra Dobbiaco e Varese, i gialloneri si sono guadagnati la qualificazione alle Final Four, i playoff del campionato nazionale di hockey su ghiaccio di serie C under 26. Durante la scorsa settimana era stato divulgato ufficiosamente, l’assegnazione delle Finali proprio al Laces (squadra meranese) ad estrazione da chissà quale urna, in presenza dei consiglieri federali Fisg, ma senza la partecipazione di alcun rappresentante della società di Varese: a tutt’oggi non si ha nessuna comunicazione in merito, se non una nota del responsabile della categoria, Martin Pavlu, nella quale comunicava il privilegio a favore del Laces di ospitare appunto le finali. Nel caso la squadra meranese rinunciasse, l’organizzazione sarebbe passata a Varese ed eventualmente al Caldaro. Ma si sa, non si fanno i conti senza l’oste: la sconfitta a Pergine ed il pareggio tra Dobbiaco e Varese è costato al Laces la qualificazione tra le prime quattro classificate (Alleghe, Caldaro, Dobbiaco e Varese). A suo tempo la dirigenza dei Mastini aveva comunque chiesto l’organizzazione delle Finali, come previsto dal regolamento Fisg, entro il 30 gennaio, in considerazione della volontà di rilanciare l’hockey a Varese. Il potere altoatesino è sempre stato molto influente anche nelle serie cadette e a sorpresa ieri, la Fisg ha confermato che il torneo delle Finali verrà disputato ugualmente a Laces. Il motivo? Il padrone del Palaghiaccio, nonché sindaco di Laces, si era già accordato con i dirigenti della Fisg nel tentativo di riproporre l’hockey nella sua zona. Il presidente del sodalizio giallonero, Maurizio Fiori afferma: “Sono davvero amareggiato dal comportamento della Federazione al limite del Regolamento… Avevamo tutte le carte in regola per organizzare le finali in casa, e per questioni di ’amicizie’, siamo stati estromessi pur avendone il pieno diritto.. Come al solito Varese viene sfavorito. Dal punto di vista organizzativo per noi è senza dubbio una penalizzazione: giocheremo la partita con il Caldaro alla cieca l’8 marzo, perché se riusciremo a strappare la vittoria andremo direttamente alla finale del giorno successivo … e non possiamo di certo tornare a Varese per questioni di distanza. Si dovrà pensare a pernottare, forse, nella zona con un ulteriore dispendio finanziario.” Anche il coach Matto Malfatti è profondamente deluso: “Ho parlato con Martin Pavlu, e mi ha confermato la decisione presa dai vertici Fisg. Ne sono fortemente rammaricato perché il Laces non detiene nessun diritto ad avere le finali. Sinceramente pensavo che le andassero diversamente: ora il mio compito è di preparare al meglio i miei giocatori. Per di più nello stessa settimana ci saranno le semifinali dell’under 19; la formazione dell’under 26 gode dell’importantissimo apporto di questi ragazzi che dovranno essere destinati ad una o all’altra squadra: un’ulteriore inconveniente per poter schierare sul ghiaccio una formazione competitiva.”

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