Chiavenna vince e convince

Chiavenna vince e convince

I KillerBees perdono per 7-1 lo scontro diretto contro un solido Chiavenna

Varese Killerbees – H.C. Chiavenna: 1–7 (0-2; 1-1; 0-4)

Nell’hockey come in pochi altri giochi è sempre la squadra più forte a vincere perché il risultato finale è la somma quasi “matematica” del gioco espresso nell’arco dell’intera partita.

Chiavenna ha dimostrato in questo momento della stagione di essere più forte di Varese e di meritare il primo posto in classifica.

Una sconfitta è sempre dura da assimilare ma deve essere di stimolo a migliorare il proprio gioco e rendere più forte il gruppo.

Si conosceva il tasso di pericolosità delle linee nemiche pronte a concretizzare in vantaggio ogni singolo errore che altre formazioni possono perdonarti e ieri i giocatori varesini ne hanno avuto un ulteriore conferma che sarà patrimonio per i prossimi incontri.

Nella presentazione della partita, avevo paragonato Chiavenna ad Sparta e Varese ad Atene per la loro differente attitudine alla partita ed al gioco dell’hockey.

Per chi ieri ha avuto la possibilità di assistere a questa battaglia, sicuramente avrà potuto verificare come le due squadre abbiano chiaramente interpretato le caratteristiche delle due città elleniche.

La spartana Chiavenna, letale e geometrica sin dai primi secondi, con una fredda regolarità ed intensità imperniata ha asfissiato la difesa varesina comprimendo gli spazi laterali per le uscite dal terzo difensivo degli attaccanti varesini.

Il primo power-play, ottenuto sul primo ingaggio (dopo 6 secondi) costringendo un preoccupato Vischi a agganciare l’ala del Chiavenna che avrebbe trovato immediatamente la porta, ne è la più chiara testimonianza.

Dopo 34 secondi è un determinato Croci assistito dal ex varesino Galeone a concretizzare la prima superiorità numerica.

Si riprende con Varese impegnata a cercare di costruire gioco per incominciare ad impensierire Antinori ma dopo 30 secondi, è Matteo Bianchi ad accomodarsi in panca puniti reo di aver usato il bastone in maniera scorretta.

La difesa resiste anche grazie ad un tonico Tommy Bianchi che si oppone ai rimbalzi sottoporta, capendo sin dai primi minuti che la serata sarà lunga e perigliosa.

Passano i secondi e sembra che il penalty killing varesino possa assorbire la rabbia agonistica degli avversari quando è Diego Odino ad essere punito ed a lasciare la squadra in tre contro cinque.

Chiavenna sente l’odore del sangue e appena dopo il rientro di Bianchi trova il secondo goal con Succetti che dà fiducia e certezze.

Sono passati 4’27" Chiavenna ha tirato in porta per 12 volte , Varese ha solo difeso. Ha sfruttato due power-play su tre segnando due reti.

Basterebbero questi primi 5 minuti a spiegare la partita.

“Abbiamo perso la partita nei primi minuti – dichiara uno sconsolato Diego Odino – quando abbiamo subìto da subito l’aggressività del Chiavenna. Loro sono stati bravi hanno segnato 4 reti su 7 in superiorità numerica mentre noi non siamo riusciti a concretizzarne nessuno vantaggio numerico”.

La differenza tra le due squadre è evidente anche se il punteggio potrebbe risultare eccessivamente pesante.

Una differenza che trova la sua espressione nel sapere adattarsi alle interpretazioni arbitrali (per quanto assurde ed a volte poco comprensibili), una differenza nel sapere reagire con strategica freddezza alle inferiorità numeriche e anche nel sapere provocare le reazioni dei giocatori chiave limitandone così l’operatività (espulsione a 18’04" del primo tempo di Malacarne).

Un attacco varesino falcidiato dalle penalità e dal brutto infortunio occorso a Galli (rottura scomposta del polso a seguito di un contatto in balaustra) che ha costretto Tomasek a rivoluzionare la composizione delle linee di attacco.

I 16 minuti di penalità di Diego Odino, i 14 minuti di Suominen, i 4 minuti di Scamoni, i 2 minuti di Sansonna e la penalità partita a Malacarne hanno “spuntato” la fantasia dell’attacco varesino riducendone di molto la pericolosità.

“Con tutte queste penalità non abbiamo potuto fare il nostro gioco – dichiara Tomasek – e vincere era impossibile in queste condizioni. Abbiamo perso una partita sicuramente importante ma sappiamo su cosa lavorare per presentarci a Chiavenna nel 2008 per vincere in casa loro. Non voglio parlare del metro arbitrale utilizzato perché sono i giocatori che devono adattarsi anche se molte volte è praticamente impossibile”

Punto debole la difesa che ieri è apparsa impacciata ed eccessivamente fallosa fatta eccezione per Nikon che ha meritato il plauso dello spogliatoio ed il premio di MVP varesino.

Un Vischi insicuro e sicuramente non a livello della stagione passata; Frank Odino e Matteo Bianchi nervosi sul ghiaccio sicuramente penalizzati dagli arbitri.

“Non è stata una bella partita – aggiunge Bianchi Matteo – ed il reparto difensivo ha sofferto molto. Bravo Marian che ha chiuso e lavorato bene. Dovremo sicuramente migliorare e far migliorare gli altri giocatori a disposizione per avere maggiori cambi”.

Prossimo impegno domenica 6 gennaio contro il Bergamo alle 19,30 – Palalbani

Buon Natale – e buone feste a tutti

Uff. Stampa KB

Ultime notizie
error: Content is protected !!