18ª giornata…alla sirena

18ª giornata…alla sirena

Di Franca P.

Sono stati i terzi tempi di tutte e tre le gare in programma a decidere le sorti dei match, in cui i singoli episodi hanno dato le sferzate o in un senso o nell’altro.
In quel di Canazei la squadra locale conquista due importanti punti beffando proprio nei secondi finali il Renon (4 a 2 il risultato finale), che sta attraversando un pessimo momento di forma. La prima azione degna di nota è quella che porta al momentaneo vantaggio del Fassa; Barber compie un erroraccio in attacco al 5.59’, ma recupera subito dopo e al volo serve Watson che da due passi infila Clautier. Il Renon accusa il colpo e per vari minuti fatica a riprendere il controllo della situazione, mentre la squadra avversaria spinge soprattutto con il trio delle meraviglie che in più occasioni impegna il portierone di Collalbo. La squadra di coach Adey fa tre tiri in tre minuti, ma proprio quando sembra tutto molto difficile da recuperare arriva l’invenzione di Gruber che filtra un passaggio per Tudin appostato vicino al palo ed è pareggio al 13.40’. La seconda frazione di gioco si apre con l’infortunio di Piffer che finisce all’ospedale per una sospetta lussazione alla spalla, dopo un pauroso scontro con Ploner, anch’egli rimasto stordito. Il Renon inizia il secondo drittel sulla falsa riga del primo, i vari power play risultano infruttuosi, ma il Fassa spreca troppo in attacco. Al 34.00’ Schaafsma per poco non realizza il 2 a 1, tira all’incrocio dei pali, ma sulla sua strada trova Clautier che con una presa plastica si guadagna gli applausi del pubblico del Gian Mario Scola. Nei minuti finali del drittel il Fassa mette a ferro e fuoco la retroguardia del Renon, Watson ruba un disco a Gruber, lo passa a Harrison al centro che incredibilmente sbaglia il tocco vincente. Gli sforzi dei ladini vengono premiati al 39.57’, Schaafsma filtra il puck nella retroguardia avversaria, i difensori lasciano da solo Barber che come un fulmine arriva a tutta birra e beffa Clautier per il 2 a 1. I ladini compiono un’imperdonabile disattenzione al 46.16’, Smith viene lasciato smarcato e con facilità dribbla Tragust e porta i suoi al pareggio. I minuti scorrono senza particolari emozioni, ma bastano 22 secondi purchè la gara prende la svolta: traffico di gambe davanti a Clautier al 19.09’, Schaafsma serve Barber che lemme lemme passa il puck a Harrison che stavolta non sbaglia. E’ una doccia fredda per gli avversari, Renon confuso e impacciato toglie il portiere per il sesto uomo di movimento, ma è una mossa inutile, Barber realizza l’empty net goal al 19.22’ e per gli avversari è notta fonda. Renon che non è nemmeno l’ombra della corazzata armata che strabiliava all’inizio del campionato, mentre il Fassa ha saputo raccogliere di più di quello che aveva seminato durante il corso del match.
La partita più avara d’emozioni è quella in scena al De Toni d’Alleghe, non si va oltre l’1 a 1, il pareggio in ogni caso ci sta tutto, visto quanto dimostrato da entrambe le formazioni in campo. Dopo una prima fase di studio, sono le civette ad affondare il primo colpo, al 6.00’ capitan Lino De Toni serve Bilotto, il difensore si apposta dietro porta e di prima passa il puck a Manuel De Toni che però spara alto sulla traversa. I lupi escono quatti quatti dalla propria tana, ma Gallace e compagni non riescono a costruire niente di concreto. Al 15.20’ l’Alleghe gode di una doppia superiorità numerica, Gage subisce quattro tiri in un minuto, due ad opera di Bilotto che vengono respinti e due di Harder, di cui il primo viene respinto dai gambali del portiere avversario, ma il secondo finisce oltre la linea blu. Nel secondo drittel le emozioni scarseggiano, nessuna dei due team riesce a costruire una manovra pericolosa e cosi si termina sempre con il risultato di 1 a 0 per l’Alleghe. Il terzo drittel è quello della svolta, al 47.14’ in situazione di doppia superiorità numerica il Val Pusteria in mischia pareggia con Olson su assist di Gavrenau, goal fotocopia di quello di Harder. Le civette ballano con i lupi, ma il John Travolta della situazione è il Brunico, che non concede niente in difesa e si chiude a riccio nella propria retroguardia accontentandosi di un punticino molto importante.
Altro pareggio, ma con modalità diverse, quello tra Pontebba e Cortina; i primi minuti scorrono veloci, ma le due formazioni attendono il momento propiziatorio per mordere per prime. Al 7.22’ il primo tentativo degli scoiattoli, Savoia tira una staffilata verso Carpano che fa il miracolo deviando il tiro in qualche modo. Nulla può invece in occasione dell’azione della prima linea del Cortina, quando Souza e Deschenes servono magistralmente Cote al 9.20’ che realizza la prima marcatura della serata, allontanando cosi le voci di un suo possibile taglio. Nel giro di un minuto poi il Cortina sfiora il vantaggio e il Pontebba il pareggio, Cote nuovamente e Lutz dall’altra parte impegnano i rispettivi portieri, ma la classe di Carpano e Maund è un dato di fatto ormai e quindi tutto si risolve in una bolla di sapone. Savoia si rende ancora pericoloso all’28.00’, per un niente non “arpiona” il puck servitogli da un compagno sul secondo palo, con Carpano battuto. Il secondo drittel finisce praticamente con l’azione precedente; la formazione ampezzana è più aggressiva, il Pontebba tenta il tutto per tutto e inizia con una raffica di conclusioni a bersagliare Maund. I ragazzi di Vasilliev ci credono e il tutto diventa possibile al 44.58’, quando un compagno smarcato serve Demetz appostato vicino alla porta che pareggia. Immediato ribaltamento di fronte, Rigoni di fa portar via il disco dal colosso Smith e s’invola verso Carpano, ma il muro eretto dal portiere friulano è invalicabile. Pochi minuti dopo è ancora la formazione friulana a tentare il colpaccio con Cavenaugh, che dalla destra serve il libero Romano che solo davanti a Maund gli spara contro una bordata che il portierone canadese nemmeno può tentare di bloccare. Sembra fatta per il Pontebba, il Cortina sembra confuso, ma dal buio alla luce il passo è breve, infatti Adami, su assist di Savoia ristabilisce l’equità nel risultato a quattro minuti dal termine della gara. Gli scoiattoli si ritrovano in penultima posizione, mentre il Pontebba fa un successivo passo in avanti.

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