IL DS PIETRAFESTA ANALIZZA LA SCONFITTA CON I VIPERS: «LA COLPA È NOSTRA E NON DI STELLA»

IL DS PIETRAFESTA ANALIZZA LA SCONFITTA CON I VIPERS: «LA COLPA È NOSTRA E NON DI STELLA»

Comunicato Stampa.

L’analisi a freddo del direttore sportivo sottolinea le difficoltà di questo ultimo periodo
che vedono le Aquile giocare troppo sotto tono

Pontebba, 4 novembre 2007 – «Purtroppo abbiamo pagato troppo i primi trenta minuti in cui siamo stati poco incisivi». Pietrafesa è chiaro nell’individuare la chiave della sconfitta patita ieri dalle Generali Aquile FVG all’Agorà di Milano «inoltre, ancora una volta non siamo riusciti a sfruttare al meglio i power play». Sì, perchè nei primi sette minuti, i Vipers ne hanno giocati cinque in inferiorità (per due volte 3 contro 5) «ed è stata questa la nostra pecca principale».

«Dobbiamo capire cos’è che non va – prosegue Pietrafesa – perché se è vero che nel terzo tempo abbiamo rimontato due reti, è anche vero che abbiamo pattinato tanto, ma senza esprimere un buon gioco. La nostra pressione è aumentata anche perché il Milano si è rilassato visto che sentiva la vittoria già in tasca», una leggerezza che poteva costare cara. «Non dovrebbe accadere, ma quando a due minuti dalle fine sei sopra di due reti il rischio c’è».

Con Pietrafesa, a freddo, abbiamo anche provato ad analizzare l’operato di Stella soprattutto sulla decisione di assegnare il quarto gol a due secondi dalla fine. «Innanzitutto dobbiamo ammettere che è stato coraggioso a fischiare quella penalità a due minuti dalla fine che ci ha permesso di andare sul 3 a 2 con Lutz. Per quanto riguarda la rete contestata, sono sicuro che non si è trattato di malafede anzi. Ovviamente non sono d’accordo con la decisione presa, ma posso anche dire che, gol a parte, Stella ha arbitrato bene utilizzando il suo metro di giudizio con entrambe le squadre. Poi quello è stato un episodio sfortunato per noi, ma le polemiche non servono».

Certo è che quel gol ha gelato giocatori e tifosi, ma Pietrafesa fa capire che non è il caso di nascondersi dietro una decisione arbitrale: «La rete contestata in sé non mi interessa, mi interessa capire il perché non siamo riusciti a difendere il pareggio giocando come sappiamo. A 41 secondi dalla fine dovevamo difenderci e non siamo stati in grado di farlo».

La sosta per la Nazionale sembra giungere a pennello dunque «infatti cercheremo di usare questo periodo per parlare con i giocatori e capire cosa c’è che non va. Non abbiamo quasi mai giocato con l’organico al completo, ma questa non deve diventare una scusa. Ad Asiago non c’erano Jas, Hecl e Cooper e abbiamo fatto solo due reti tirando quaranta volte, con il Brunico mancava solo Hecl e abbiamo raccolto un punto e ieri abbiamo perso. Inoltre con noi tutti i portieri sembrano fenomeni, eppure anche Carpano non è l’ultimo della classe, anzi. È evidente che i problemi sono altri».

La missione per i prossimi dieci giorni sarà proprio questa: capire le cause per tornare a essere le Aquile che tutti conoscono.

Ultime notizie
error: Content is protected !!