10ª giornata… alla sirena

10ª giornata… alla sirena

di Alessandro R.

BOLZANO-VALPUSTERIA 1-1. Due squadre reduci da stati d’animo opposti si sfidano stasera al Palaonda di Bolzano: da una parte i padroni di casa, che dopo un inizio scoppiettante, vengono da due sconfitte consecutive contro Fassa e Asiago, dall’altra il Brunico, che ha sconfitto con un roboante 7-3 l’Alleghe. Bolzanini privi dello squalificato Luca Ansoldi, ValPusteria al completo.
Bastano solo 20 secondi per vedere la prima penalità dell’incontro fischiata da Pianezze, con Max Ansoldi a finire in panca puniti; il Bolzano controlla e passa indenne. Poche occasioni di rilievo ed il primo periodo va in archivio senza alcuna rete messa a referto. Il secondo drittel si apre con un gol fantasma del Bolzano: al 21.55 DeMarchi tira dalla blu, un difensore pusterese respinge forse oltre la linea di porta, ma l’arbitro non convalida la rete. Le occasioni da rete sono poche, anche se il Bolzano ne ha addirittura tre in rapida successione intorno al 29.12: una gran percussione di Mihaly, un tentativo di Borgatello e la traversa colpita da Petruic fanno tremare il portiere Gage, ma la situazione non cambia. Gioco fermo al 32.05 per un infortunio subito da Max Ansoldi, dopo uno scontro con Adduono: per fortuna il giocatore numero 16 del Bolzano rientra sul ghiaccio dopo poche rotazioni. Il punteggio si sblocca sul finire del periodo, al 38.47: il Bolzano sbaglia il cambio delle linee e Adduono in contropiede infila Groeneveld. Nel terzo tempo il Bolzano fatica ad organizzarsi e a rendersi pericoloso dalle parti di Gage e gli ospiti riescono a controllare il risultato nonostante la buona occasione capitata al 44° sulla stecca di Borgatello. La forza dei nervi e della disperazione più che il bel gioco porta i padroni di casa al pareggio al 49.48: dopo una mischia furibonda Pittis infila Gage e pareggia i conti. Seguono cinque minuti senza grandi emozioni, che però si susseguono negli ultimi istanti di gara: Mihaly e Ramoser fanno tremare Gage al 58.30, ma il finale è tutto pusterese. Al 59.05 una combinazione Gavreau-Bona chiama alla prodezza Groeneveld e a fil di sirena brividi per i tifosi bolzanini per una doppia chance di Jarmuth e Olsson. Pareggio tutto sommato giusto per quel che si è visto sul ghiaccio: Brunico che conferma importanti segnali di crescita e Bolzano che, in fase involutiva, aspetta il ritorno (sul ghiaccio e alla miglior condizione) di Luca Ansoldi, un nuovo straniero e di gioco e brillantezza.

RENON-ASIAGO 2-3. Interessante sfida all’arena Ritten di Collalbo tra il Renon e l’Asiago, due squadre in ottima forma, ma con una classifica decisamente diversa. E’ la partita degli assenti ed entrambe le squadre scendono sul ghiaccio decisametne rimareggiate: coach Adey deve fare a meno di Tuzzolino, Astashenko e Scelfo; l’Asiago è privo di Parco, Borrelli e Riccardo Mosele, mentre Trevor Johnson non si è ancora aggregato ai suoi nuovi compagni di squadra. Le occasioni migliori del primo periodo sono tutte per i padroni di casa e Bellissimo tiene a galla i suoi. Nonostante la supremazia territoriale dei Rittner Buam i vicentini tengono testa ai primi della classe.
Il punteggio non cambia neppure nel secondo periodo, con i padroni di casa che sciupano una buona occasione con una doppia superiorità numerica in apertura di drittel. Intorno al minuto 30 l’Asiago prova un break e Cloutier è chiamato a tre interventi su tiri di De Frenza, Surma e Rodeghiero. L’Asiago cresce ma a passare è il Renon: minuto 30.16, Tudin da dietro porta serve Egger che finalmente trafigge Bellissimo. I Rittner Buam sembrano poter controllare il risultato, ma i leoni non sono mai domi e pareggiano i conti al 34.43 con McIsaac. Sul finire del tempo occasioni per Busa e Stanley in contropiede, ma Cloutier controlla. Sulla scia di quanto fatto di buono sul finire del secondo tmepo, l’Asiago passa subito ad inizio terzo periodo: al 41.48 Loya sorprende Cloutier, impreparato in questa occasione, con un tiro di polso non implacabile. Il Renon prova a reagire, ma le azioni sembrano prive di idee e lucidità, tanto che al 50.40 l’ottimo Surma trova la rete del 3-1 dopo un’azione solitaria. Sempre frutto di un assolo è la rete di Smith, che accorcia le distanze a pochi secondi di distanza. Il Renon ci prova ma Bellissimo fa sempre buona guardia: dove non arriva l’oriundo portiere asiaghese arriva il palo, che salva gli stellati da un sicuro gol di Mather al minuto 59. Colpaccio dell’Asiago, che si dimostra una delle squadre più in palla del momento, in netto miglioramento rispetto alla disastrosa stagione trascorsa: il progetto giovani, con l’inserimenti di stranieri di valore, sembra cominciare a dare i suoi frutti. Per il Renon incidente di percorso giustificabile in parte con le pesanti assenze: nulla di grave per la squadra che finora ha più impressionato.

ALLEGHE-MILANO 2-6. La settimana tribolata dell’Alleghe si chiude con un’insidiosa sfida: al DeToni arrivano i vicecampioni d’Italia del Milano, una squadra in netta crescita e destinata a recitare un ruolo da protagonista dopo un inizio stentato. A difesa della gabbia agordina ancora il discusso Askey, giunto, stando a sentire le voci, al capolinea della sua esperienza agordina (pronto Hell?). Nei primi minuti accade poco o nulla e la partita inizia davvero al 5.02, quando Manuel DeToni impegna seriamente Szuper. Inizia a fare sul serio anche il Milano che passa alla prima occasione: i meriti, o meglio i demeriti, vanno attribuiti alla disattenta difesa alleghese, che consente a Trevisani di entrare indisturbato nel terzo offensivo e battere un non impeccabile Askey. L’Alleghe prova a reagire, ma non concretizza nulla più che un tiro alto di Jakobsen. Il Milano invece passa di nuovo al 13.34 con la rete di Stephenson. Le civette provano a reagire e sfiorano il gol in diverse occasioni, ma Szuper controlla e salva la sua rete. Scampato l’assedio degli ultimi cinque minuti, il secondo periodo si apre con una ghiotta occasione per Strazzabosco: Askey fa buona guardia e respinge il tiro ravvicinato del capitano rossoblu. L’Alleghe preme e l’incontro, tranquillissimo nel primo periodo, si incattivisce, tanto che Soraperra è costretto a chiamare molte penalità ad entrambe le formazioni. Durnate una di queste, al 36.21, il Milano fa tris: a segnare è Evans. Nel terzo periodo bastano due minuti alle civette per rimettere in equilibrio la partita: il grande ex Chitarroni e Clarke riaprono i giochi. Il cinismo e l’esperienza dei meneghini viene fuori e come velocemente si era riequilibrato l’incontro, altrettanto velocemente torna a favore dei ragazzi di Insam: le reti di Stephenson (50.30) e Kurtz (53.38) chiudono l’incontro. A rendere ancora più pesante il bilancio per le civette, arriva sul finire la seconda rete di Evans. Continuano i progressi delle vipere, mentre le civette continuano a steccare: il golie rimane un problema, ma probabilmente è l’intera squadra che ha bisogno di uscire dal tunnel imboccato in questo inizio stagione. Il tempo c’è, ma occorre agire in fretta per evitare che una stagione preannunciata come ricca di soddisfazioni si trasformi in una delusione cocente.

FASSA-CORTINA 1-2. Un Cortina sorprendentemente ultimo in classifica fa visita ad un’altra sorpresa del campionato (ma in questo caso positiva), il Fassa di coach Mair. Nonostante l’importante assenza di Gigi DaCorte, gli ampezzani non sembrano neppure i lontani parenti del Cortina visto nelle ultime uscite. I primi dieci minuti sono tutti degli scoiattoli e solo un grande Tragust riesce a fermare l’impeto dei veneti. Ma il forte portiere del Fassa non può nulla al 11.36, quando Cotè lo supera con un elegante rovescino. Se il Cortina pare rigenerato, i padroni di casa sembrano molto contratti e non riescono a mostrare il solito gioco efficace ed il parziale si chiude sullo 0-1. Stesso copione nella seconda parte di gara: il Cortina continua a premere sull’acceleratore e trova il raddoppio al 31.13 con la seconda rete di Cotè: una buona risposta dell’erede di Corupe alle critiche arrivate nei giorni scorsi. La rete scuote i fassani però, che accorciano immediatamente (31.41) con capitan Felicetti. Il terzo periodo si rivela molto equilibrato, con occasioni da ambo le parti, ma la situazione non cambia più: a nulla vale il tentativo estremo di togliere il portiere da parte di coach Mair ed il Cortina raccoglie un’importante vittoria scaccia crisi.

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