Toronto rialza la testa, Pittsburgh si lecca le ferite

Toronto rialza la testa, Pittsburgh si lecca le ferite

Maple Leafs – Penguins 5-2 (0-1; 1-0; 4-1)

Stati d’animo opposti per le due squadre di fronte alla Mellon Arena: Pittsburgh arriva da una serie positiva di 3 partite e finalmente con un goalie in forma, Toronto continua ad avanzare a singhiozzi, con troppe sconfitte di misura amare da digerire. Matt Sundin contro Sidney Crosby, due capitani, due campioni, il primo consolidato, il secondo dal sicuro presente oltre ad un futuro molto probabilmente ricco di soddisfazioni. I più in forma sono Nick Antropov e Marc Andrè Fleury. Per l’occasione, coach Therrien accoppia in prima linea i due fenomeni, Malkin e Crosby sperando in un miglior sfruttamento delle loro capacità. Esaurite le prime fasi di studio, al 5° minuto una penalità differita consente ai Pens di giocare per un minuto circa in 6 uomini, prima di far scattare la chiamata. I successivi 2 minuti offrono una buona circolazione disco, marchio di fabbrica di Pittsburgh, ma poche conclusioni pericolose. Al termine della penalità, Toronto si fa subito sentire colpendo un palo e andando al tiro un paio di volte. Il comando delle operazioni torna però subito nelle mani dei Pinguini che riescono a macinare più minuti nel terzo avversario: sugli scudi la terza linea, dotata di molta velocità e capace di recuperare numerosi dischi con un pressing asfissiante. All’improvviso, un assist mancato da Whitney diviene un contropiede prezioso per i Leafs che chiudono bene l’azione, ma Fleury dimostra di aver spazzato via le incertezze di inizio stagione producendosi in una parata da goalie consumato. Toskala non è da meno, e quando Crosby sembra battere a colpo sicuro, piazza un colpo di reni che strozza l’urlo della Mellon Arena. A poco più di 3 minuti dalla fine del periodo la prima linea illuminata da Crosby colpisce il bersaglio grosso: il capitano dei Pens recupera un disco e inventa un passaggio tra le gambe difficile anche solo da pensare, Recchi fa da sponda per Malkin che da posizione ravvicinata tira, Toskala non trattiene e senza farselo ripetere, lo stesso Crosby si avventa sulla respinta e caparbiamente insacca. Nel finale di periodo Talbot anticipa l’ingresso negli spogliatoi a seguito di una brutta botta in balaustra. L’ultimo minuto è di marca bianco-azzurra: Sundin prova a caricarsi la squadra sulle spalle, ma si trova a lottare da solo contro l’intera difesa Pens. Nella ripresa Toronto sembra poter aumentare il ritmo, ma Pittsburgh è sempre in agguato, infatti a 5 minuti dal nuovo via, sfrutta un erroraccio della difesa Leafs, ma solo davanti a Toskala spreca, così come fa Recchi sulla successiva respinta. In campo solo Penguins. Uomo in più per Pittsburgh che prima concede un contropiede, e poi con Malkin sfiora la rete. La manovra si fa sempre più avvolgente ed Antropov è costretto al fallo concedendo altri 2 minuti che si trasformano in un tiro al piccione esaltando le qualità di Toskala. E così, l’immancabile legge del gol colpisce: Sydor perde un brutto disco in zona neutra, Antropov si avvicina alla gabbia, tira e la respinta capita sulla stecca di Steen che non perdona ed impatta. I ritmi calano improvvisamente e la partita si fa spezzettata. Pittsburgh, uscendo da una penalità azzecca un cambio e spinge sull’acceleratore, la prima linea a farla da padrone. A frenare gli entusiasmi Pens ci pensa manco a dirlo Matt Sundin che si erge a monumento quando ferma il disco in difesa e lottando contro Roberts e Armstrong fa valere la sua massa oltre alla sua tecnica uscendo disco in stecca facendo rifiatare i suoi. L’ultima frazione inizia col botto, Steen raccoglie un tentativo di conclusione di Kubina spara e la deviazione di Tlusty, al suo primo match in NHL, mette il disco dove Fleury non può arrivare. Neanche il tempo di riorganizzare il gioco e Toronto colpisce ancora con il sorprendente Tlusty che servito da Kubina si invola da solo verso la porta avversaria e con una freddezza da attaccante navigato allunga col doppio vantaggio. La partita si chiude virtualmente a 10 dal termine, con Kaberle che dallo slot infila Fleury in situazione di superiorità per penalità a Malkin. Pittsburgh sembra un pugile suonato alle corde e i suoi veterani non aiutano certo a mantenere la calma: un’incomprensione tra Sydor e Recchi consegna a Deveraux il puck del 5-1 Toronto. L’espressione sconsolata di Recchi non necessita di ulteriori spiegazioni. A risollevare un po’ il morale dei Pens ci pensa Gonchar che in doppia superiorità infila uno dei suoi razzi in mezzo al traffico. Ma è solo un palliativo perchè la partita è chiusa da tempo, e gli ultimi minuti scorrono lisci con qualche tentativo utile solo per le statistiche. Pittsburgh esce sconfitta ed interrompe malamente la sua serie positiva, brutta prestazione di elementi potenzialmente decisivi come Petr Sykora, Gary Roberts e marginalmente Darryl Sydor, sempre assenti dal gioco e inconcludenti in fase difensiva. Piccolo campanello d’allarme per la dirigenza che sperava proprio in queste figure per la crescita del team. Toronto invece è stata abile a colpire l’avversario nel suo momento di difficoltà con l’ausilio del rookie Tlusty autore di una doppietta al debutto, di un ottimo Kaberle, del sempre presente Steen e di un insuperabile Toskala. Buona inizione di fiducia per una squadra capce di costruire grandi vittorie così come cadere in rovinose sconfitte.

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