Le Aquile e l’Aquilotto “Mandi” insieme per aiutare l’AISM

Le Aquile e l’Aquilotto “Mandi” insieme per aiutare l’AISM

Il 6 ottobre alle 20.30 durante la 4.a giornata di regoular season del 74° Campionato nazionale italiano di serie A1 hockey su ghiaccio – Rbk Hockey cup 2007/2008, quando le Generali Aquile FVG incontreranno in casa l’HCJ Milano Vipers, sarà venduto "Mandi", la mascotte dei Mondiali di corsa su strada firmata Trudi.

Parte dei proventi derivanti dalla vendita degli aquilotti, simbolo particolarmente caro alla squadra di hockey friulana e – soprattutto – identificativo , saranno devoluti in beneficenza all’Associazione Italiana Sclerosi Multipla.

«La società e la squadra delle Generali Aquile FVG – spiega Isabella De Monte, dirigente e responsabile delle relazioni esterne dell’A.S.D. Sport Ghiaccio Pontebba Generali Aquile Fvg – intendono dare contiguità al progetto di gemellarsi con le associazioni impegnate nella raccolta di fondi per la ricerca scientifica e per lo svolgimento delle proprie attività, realizzando il binomio sport & solidarietà con le Generali Aquile del Friuli Venezia Giulia. Le partite di hockey possono, quindi, essere anche l’occasione per accrescere la consapevolezza dell’importanza dell’attività svolta da tali associazioni. E’ nel progetto della nostra società di dare anche uno spazio sul sito internet www.aquile-fvg.com, con il link al sito delle associazioni con cui siamo gemellati. Significa molto per noi sapere di essere, nel nostro piccolo, utili all’AISM ed essere vicini alle persone che soffrono di sclerosi multipla».

In questo modo “Mandi”, la mascotte mondiale, diventa simbolo della solidarietà. «Un’iniziativa che incarna tutti i valori positivi di partecipazione che il Friuli sa esprimere, specialmente nelle occasioni di sport – sottolinea Enrico Bertossi, assessore regionale alle attività produttive e presidente del Comitato organizzatore -. Siamo lieti che il Mondiale di corsa su strada possa affiancare l’Aism e le Aquile in questo progetto di solidarietà».

Antonietta Novelli, presidente dell’Aism per la provincia di Udine coordina queste e altre significative iniziative. «Gli appuntamenti sportivi – spiega – rappresentano la possibilità di dare speranza e maggiori servizi alle persone che gravitano nella nostra associazione. Richiamano tante persone attive, quindi è il momento ideale per trasmettere il nostro messaggio di speranza. Per quanto riguarda i Mondiali di corsa, nelle giornate del 13 e del 14 ottobre, saremo presenti in provincia con la manifestazione a carattere nazionale “Una mela per la vita”. A Udine uno degli stand dove sarà possibile, in cambio di una offerta di 7 euro, ricevere un sacchetto con circa 2 chilogrammi di mele, sarà collocato in piazza San Giacomo, mentre un altro punto informazioni sarà situato nella zona della gara. A Pontebba saremo il giorno 13 in piazza Dante».

Anche i giocatori delle Aquile, che fanno dello sport la loro vita e desiderano prodigarsi anche per gli altri, si esprimono in merito all’iniziativa che li vede coinvolti.

Andreas Lutz: «Non posso che essere contento di contribuire a queste iniziative che servono ad aiutare chi è in difficoltà. Purtroppo ci sono persone che soffrono e credo che sia giusto, da parte nostra, fare un gesto come questo, semplice ma importante, per aiutarle».

Andrea Carpano: «Noi giocatori abbiamo alcuni grandi privilegi: soprattutto quello di poter fare ciò che ci piace di più, giocare ad hockey, divertirci e guadagnare anche qualcosa. Ma soprattutto, non dimentichiamolo, di godere di buona salute. Non tutti sono così fortunati e credo che sia di fondame tale importanza fare qualcosa per aiutare chi sta male».

Patrice Lefebvre: «È sicuramente un’ottima iniziativa. Sappiamo quali difficoltà devono affrontare giornalmente le persone con la sclerosi multipla ed è un onore poter aiutare in qualche modo la ricerca contro questa patologia. Tutte le volte che guardo mia figlia penso a quanta fortuna abbiamo noi che siamo in salute. Per questo motivo tutti i giocatori delle Aquile sono conte ti di poter fare qualcosa per chi è meno fortunato».

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