“Non mi sento più le gambe!” “Benvenuto nel club” ( II parte)

“Non mi sento più le gambe!” “Benvenuto nel club” ( II parte)

Il particolare allenamento “in acqua” era terminato da qualche ora e, mentre gli atleti raccontavano le loro gesta a chi era rimasto a casa, sono andato a fare due passaggi con i Falchi, la squadra di hockey su ghiaccio locale. La stessa simpatia e cordialità di qualche ora prima con gli atleti disabili la ritrovavo ora con loro.
Questo speciale allenamento in realtà non era previsto: i pattinatori dell’artistico e gli hockeyisti di Bosco Ch. ci avevano regalato tutte le loro ore-ghiaccio per la durata del campus.
Al giorno, perciò, avevamo a disposizione ben tre allenamenti: quello della mattina per tutti, quello del primo pomeriggio riservato ai principianti e quello della sera riservato agli atleti esperti e ai nazionali.
Infatti questo non era un semplice campus dove degli amici si ritrovano e si allenano ma ogni giocatore in pista lo viveva in un modo diverso.
Gli atleti della nazionale cercavano di riprendere pienamente la forma in vista dei prossimi appuntamenti internazionali, poi c’erano gli atleti esperti che, oltre a una buona forma fisica, aspiravano a un posto in nazionale e infine i principianti, se si vuole unica”nota dolente” ma non per qualità, dove anzi hanno stupito tutti, ma per quantità: solo 4 di cui 2 avevano già giocato a sledge-hockey in passato.
Due di loro sono venuti sabato da Bologna, con la consapevolezza che partecipare al campionato sarà difficile, ma ancor di più fondare una squadra di sledge-hockey in Emilia-Romagna… A Fabio e Paolo va il più sentito”In bocca al lupo!”.
Durante la (come al solito) straricca cena “la” Daniela chiede chi volesse partecipare il giorno dopo all’allenamento dei principianti diretto da Andrea “trottolino” Chiarotti e Greg Leperdi. Mi sono fatto avanti perché volevo provare “fisicamente” cosa volesse dire giocare a sledge-hockey o quantomeno reggermi in equilibrio “seduto”.
La mia particolare candidatura è stata subito accettata da tutti quanti, soprattutto gli atleti erano particolarmente felici… ghignando mi dicevano: “non sai cosa ti aspetta!”. La cena si è per un po’ ravvivata per una discussione sugli orari del giorno dopo tra la Daniela e Andrea Chiarotti, risolta dopo poco con grande diplomazia: altra importante lezione appresa…
Mentre gli atleti riposavano in vista di un venerdì ricco di impegni, io facevo la conoscenza degli abitanti di Bosco Chiesanuova. Davide Scandolara, presidente dei Falchi nonché mio Virgilio per l’occasione, mi conduceva qua e là per il paese. Ovunque trovavo persone divertenti e cordiali, tanto che mi sembrava di conoscerle da anni, e ottima birra che non guasta mai, eheh.
Lo scenario di tutta questa allegria era il paese, molto bello, con le sue piazzette e il palaghiaccio all’aperto ricavato in una conca naturale con vista sulle valli sottostanti. Insomma… anche la location era perfetta!
L’allenamento del venerdì mattina era incentrato sulla tecnica con varie “stazioni” sulla pista e i giocatori che al fischio dell’allenatore Da Rin cambiavano stazione, buon ritmo e ottime indicazioni per il tecnico. A vedere i vari giocatori sfrecciare/curvare/passare/tirare già deglutivo a vuoto pensando al pomeriggio.
Dopo il pranzo prima di partire per l’allenamento dei principianti, coach Da Rin ha voluto parlare a tutti gli atleti: questa non era solo una vacanza ma un banco di prova per lui molto importante in quanto alla fine del campus doveva stilare la lista dei convocati per i prossimi Europei a Pinerolo.
Il suo era un ragionamento molto semplice: visto che, a parte qualcuno, il livello era mediamente lo stesso, tra un giocatore più bravo tecnicamente, ma che si impegnava di meno e “non ci metteva il cuore”, e un altro, magari meno bravo ma più determinato e che seguiva di più le sue indicazioni, avrebbe scelto sicuramente il secondo.
Per questo chiedeva a tutti il massimo impegno in questi allenamenti, fattore estremamente necessario visto il livello delle altre nazionali, ben sapendo delle sofferenze che avevano dovuto passare o che stanno ancora vivendo… ah, è vero! me ne ero proprio scordato!!! (fine II parte)

Nel link sotto riportato è possibile vedere le foto di questo campus: http://www.hockeytime.net/gallery/index.php?cat=598

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