Intervista ad Andrea Carpano

Intervista ad Andrea Carpano

Si è da poco conclusa una stagione agonistica particolarmente positiva per Andrea Carpano, il portiere delle Aquile FVG Pontebba, ritornato a standard di rendimento elevati che rendono il numero 55 giallo-blu il miglior goalie di scuola italiana del Campionato di Serie A1.

Il tutto è culminato con il ritorno ai massimi livelli anche con la maglia azzurra della Nazionale che, ai mondiali di Russia, ha conquistato il diritto di giocare la prossima rassegna iridata che coincide con il centesimo anniversario IIHF, sulle prestigiose piste canadesi.
Per papà Andrea non poteva però mancare la ciliegia sulla torta, ed infatti Sofia è arrivata puntuale.

HockeyTime: All’ingresso del palaghiaccio Vuerich un fiocco rosa ha salutato l’arrivo di Sofia: sarà ancora più difficile stare lontano da casa la prossima stagione?
Andrea Carpano: Mi ha fatto molto piacere sapere che la comunità di Pontebba abbia voluto partecipare a questo momento molto felice della mia vita. Ho ricevuto molti messaggi e testimonianze di affetto provenirnti dal Friuli che mi hanno riempito di felicità. Io a Pontebba mi sono trovato molto a mio agio e penso non sarà difficile stare lontano da casa anche se ho tanti affetti qui in Valle di Fassa. Inoltre mia moglie e le mie due bambine saranno con me la maggior parte del tempo.

HT: Enzo Ferrari diceva che per un pilota ogni figlio in più corrisponde ad un secondo in più al giro: per un portiere corrisponde ad un gol in più a partita? o al mese?
AC: Spero che nel mio caso corrisponda ad un goal in meno cosi da smentire il grande Enzo Ferrari, e sicuramente io farò tutto il possibile perchè ciò accada. Poi l’arrivo di un bambino ti da tanta energia positiva che se riesci a portare in campo ti fa fare cose che non crederesti.

HT: I problemi fisici che ti hanno accompagnato durante la scorsa stagione li hai superati? Come ti stai preparando per le prossime sfide?
AC: Lo scorso anno ho avuto un paio di acciacchi che comunque adesso ho superato grazie anche al riposo post-mondiale. Per la prossima stagione mi stò preparando per conto mio facendo le solite sedute di palestra e naturalmente con qualche divertente torneo di calcetto con gli amici.

HT: Gira voce che durante il Mondiale tu e Stefano Margoni avete ingolosito Lefebvre a venire a Pontebba: è vero? Cosa gli avete raccontato e come credi possa essere d’aiuto alle Aquile?
AC: Io e Stefano abbiamo saputo da lui che era alla ricerca di una squadra cosi lo abbiamo messo in contatto con il nostro GM Gerardo Pietrafresa. Poi gli abbiamo detto che a Pontebba si troverà bene e che anche se il paese è piccolo c’è grande entusiasmo attorno alla squadra e allo stesso tempo ci sono le ambizioni e le condizioni per fare bene.

HT: Per la Nazionale conquistare la possibilità di giocare anche i prossimi mondiali in Canada è stato un grosso traguardo: com’è stato tornare a giocare i Campionati del Mondo? Sei contento delle tue prestazioni?
AC: Respirare di nuovo quell’atmosfera è stato esaltante, anche se dopo la buona prestazione con la Svezia mi aspettavo di giocare un pò di più. C’è da dire però che anche Hell ha meritato di giocare, alla fine penso, sia lui che io abbiamo dimostrato che i portieri italiani non hanno niente da invidiare ai portieri stranieri.

HT: Molti tasselli per la squadra della prossima stagione sono al loro posto: ti piacciono le "nuove" Aquile? Cosa manca ancora per competere con i migliori?
AC: Credo che la società si sia mossa nella direzione giusta. Conosco Ciresa e Lefebvre e penso che possano darci un grosso contributo in fase realizzativa. Gli stranieri non li conosco comunque sarà soprattutto l’amalgama di spogliatio a fare la differenza.

di Cristian Pascottini.

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