Cristian PascottiniHT: Alla luce delle prestazioni della scorsa stagione, quali obiettivi vi siete posti per la prossima?
GP: Prima di tutto a nome della societá un ringraziamento speciale va a tutti gli sponsor che ci hanno aiutato e soprattutto ai tifosi che ci sono stati vicini anche quando a fine stagione le cose non giravano per il verso giusto: noi ci impegniamo al massimo per fare il meglio per la societá, a volte capita di sbagliare, ma non dimenticheró mai il calore dei tifosi anche nelle sconfitte e li invito a starci sempre vicini perché sono uno stimolo ulteriore per noi.
Ora il nostro obiettivo minimo é di migliorare il rendimento e la classifica: in base alla squadra che stiamo allestendo, se le scelte si dimostreranno azzeccate e se riusciremo ad aggiudicarci qualche buon giocatore italiano, credo che possiamo essere da quarto, quinto posto.
HT: Come stanno procedendo le trattative di mercato?
GP: Personalmente non sono del tutto soddisfatto perché se per gli stranieri c’é un ampio margine di scelta, il mercato italiano é davvero complicato. E’ difficile portare a Pontebba dei giocatori italiani perché pur offrendo qualcosa in piú rispetto ad altre societá, molti giocatori hanno delle seconde attivitá nelle cittá di residenza che permettono di arrotondare il loro stipendio eliminando cosí il vantaggio della nostra offerta. Inoltre c’é l’aspetto familiare: chi ha famiglia e bambini difficilmente accetta gli spostamenti.
HT: Cos’ha portato alla separazione da Matt Gorman?
GP: Verso la fine della stagione si é creata un po di ruggine fra Matt e l’allenatore perché Vasiliev preferiva risparmiarlo dalle situazioni di inferioritá numerica e a volte anche in superioritá per disporre della sua velocitá quando le squadre si trovavano in 5 contro 5. Chiaramente conoscendo Gorman a lui sarebbe piaciuto essere sempre sul ghiaccio ed invece di parlarne subito, come spesso accade, la situazione si é aggravata e lo si é visto anche dal fatto che fino gennaio Gorman aveva realizzato 20 reti mentre poi molto meno. Con questo non voglio dire che c’erano problemi nello spogliatoio, anzi, é stato sempre molto unito, solo che probabilmente la causa é stata una scarsa comunicazione ma la cosa non era evidente ed anche io me ne sono accorto quando ormai era troppo tardi.
Ci tengo a precisare che con Matt la societá é in ottimi rapporti tanto che per soddisfare le sue esigenze il passaggio all’Appiano é avvenuto gratuitamente: c’erano tante squadre interessate a lui, com’é giusto che sia per un ottimo giocatore capace di realizzare 30 gol, e soprattutto disposte a pagare liberatoria, ma di comune accordo con Matt e con il presidente dell’Appiano abbiamo trovato questa soluzione grazie agli ottimi rapporti che ci legano.
HT: Questi ottimi rapporti fra voi e l’Appiano potrebbero portare ad una collaborazione sullo stile del Farm Team?
GP: Nella trattativa della cessione di Gorman noi avevamo richiesto due ragazzi all’Appiano ma ci hanno comunicato che non erano interessati a trasferirsi a Pontebba per questioni personali che portano in secondo piano l’hockey come scelta di vita. Dunque non se ne é fatto niente ma non escludo eventuali cooperazioni.
Nella scelta di un eventuale farm team siamo orientati verso altre societá perché vorremmo creare un connubio a livello giovanile per uscire dall’isolamento della valle: cerchiamo chi é interessato ad accogliere dei nostri ragazzi per farli crescere e viceversa. Personalmente non concepisco i farm team come un serbatoio dal quale attingere solo nei playoff.
HT: Le voci che parlano di problemi a livello di sponsor sono fondate?
GP: Non é un momento facile per noi perché siamo poco noti rispetto ad altre societá piú appetibili vuoi per il nome che per la tradizione; anche la posizione geografica ci penalizza perché non ci sono grosse aziende e per forza di cose siamo costretti a rivolgerci verso le cittá come Udine ma questo comporta delle difficoltá anche a livello di comunicazione ed obiettivi.
HT: I mass media dovrebbero aiutarvi: qual’é la situazione?
GP: La Lega ha chiesto alla Federazione di contattare sia la tv di stato che tv private e con l’aiuto dello sponsor RBK riuscire a far crescere l’intero movimento ottenendo introiti per tutte le societá. Certo é che per avere si deve anche dare un immagine positiva. Per quanto ci riguarda per il momento siamo completamente immersi nella costruzione della squadra a livello organico ed economico e l’aspetto mediatico verrá successivamente.
HT: A proposito della Lega, si vedono i primi vantaggi dalla costituzione di quest’organo?
GP: L’aver confermato la regola dei 5 extracomunitari piú due comunitari é gia una buona cosa rispetto ai cambiamenti degli scorsi anni ma devo dire che non é stato facile perché c’é stato qualcuno che voleva cambiare questo accordo sottoscritto gia la scorsa stagione portando a 7 i giocatori extracomunitari. Il fatto di non avere dei rappresentanti nella commissione tecnica ci penalizza un po comunque noi avevamo confermato a priori Carlsson ed Eronen e probabilmente in squadra avremo solo due extracomunitari.
Per favorire la comunicazione con i mass media si giocherá tutti alle 20:30 nelle giornate di giovedí e sabato ed il termine dei trasferimenti rimane al 31 gennaio. Queste mi sembrano buone soluzioni come la riconferma della Coppa Italia, inoltre a fine stagione dovrebbe svolgersi un All Star Game fra giocatori italiani contro stranieri di Serie A1 ed A2 e c’é la possibilitá che la Super Coppa fra Bolzano e Cortina venga disputata a Catania. La volontá comune é quella di promuovere l’hockey.
HT: State programmando degli eventi per i tifosi delle Aquile?
GP: I lavori sono in corso ma posso confermare due partite nella prima metá di settembre valevoli per l’ormai usuale Torneo Val Cellina e stiamo cercando di organizzare un bel torneo internazionale per la seconda metá di settembre, prima dell’inizio del campionato.
Si ringrazia la società SG Aquile FVG Pontebba per la disponibilità.