Si tratta del canadese Marty Murray, nato il 16.2.1975 a Deloraine (Manitoba) che è stato visionato e incontrato personalmente da Ivano Zanatta e Jörg Eberle in occasione dei playoff della AHL di cui Murray è stato tra i protagonisti (16 partite, 6 gol, 8 assist, +7) con la maglia dei Manchester Monarchs, sconfitti nella finale della Eastern Conference dagli Hershey Bears. Con i Monarchs Murray ha totalizzato nel campionato 2006/2007 una media superiore a un punto per gara (50 partite, 54 punti), giocando anche 19 incontri in NHL con i Los Angeles Kings.
Marty Murray (176 cm. x 82 kg.) è considerato dagli addetti ai lavori un centro con spiccate qualità di playmaker, versatile sia in fase offensiva sia in fase difensiva ed ha spesso rivestito il ruolo di capitano o assistente capitano nelle squadre in cui ha militato.
Draftato nel 1993 dai Calgary Flames, è stato prontamente designato miglior attaccante dei campionati del mondo juniores vinti con il Canada nel 1994 e nel 1995. Successivamente la sua carriera lo ha visto alternarsi sul palcoscenico della NHL, con un totale di 270 presenze (31 gol, 43 assist) con i Calgary Flames, i Philadelphia Flyers, i Carolina Hurricanes e i Los Angeles Kings e dell’AHL dove in 259 presenze ha collezionato 90 gol e 183 assist.
Nel palmares vanta la conquista della Calder Cup (titolo dell’AHL) con la fascia di capitano nell’inverno 2000/2001 con i Saint John Flames (75 partite, 96 punti) e tre stagioni consecutive in NHL tra il 2001 e il 2004. Murray conosce inoltre assai bene le piste europee, avendo disputato il campionato 1998/1999 con il Villach (56 partite, 102 punti), quello successivo con il Colonia (66 partite, 66 punti e la conquista della Coppa Spengler) e parte della stagione 2005/2006 con gli Hannover Scorpions (33 partite, 29 punti).