La Dirigenza del club giallonero, nella persona responsabile delle relazioni esterne Claudio Borghi, ha voluto oggi fare un po’ di chiarezza sulle infondate voci che ormai circolano da settimane sul futuro rientro del Varese sulla scena hockeyistica nazionale. Nulla è definitivo ma neppure nulla è perduto. Il Varese potrebbe schierare una formazione nella serie cadetta della A2 oppure nella C26 (dipende dalla volontà della Fisg) solo al raggiungimento di un complesso accordo con 28 sponsor in essere dalla scorsa stagione ed eventualmente altre realtà finanziarie. I finanziamenti per l’importantissimo settore giovanile (under 8, 10, 12, 14, 16,19) sono già stati reperiti. Ora mancherebbe l’ultimo tassello importante per poter dare la possibilità a questi giovani atleti di potersi raffrontare con altre realtà italiane: la serie A2. Per poter costruire una squadra servirebbero dai 200 ai 250 mila euro, che non sono proprio briciole. Da ormai due anni la nuova società nata dalle ceneri della As Mastini Varese Hockey, si sta prodigando in un duro ma serio lavoro destinato a durare nel tempo. Il responsabile marketing Roberto Manfè è alla ricerca di nuovi sponsor che possano dare il proprio aiuto (su una base triennale) alla crescita del movimento hockeyistico varesino. Il termine imposto dalla Fisg per l’iscrizione al campionato di A2 è fissato per il 2 luglio. In questo lasso di tempo, si dovrebbero reperire i fondi necessari per costruire una squadra competiviva con i giocatori provenienti dal vivaio giallonero con l’aiuto di ex varesini in prestito alle varie formazioni con l’aggiunta di qualche straniero di esperienza. Ecco perché nella nuova società sono rientrati Matteo Malfatti, reduce dall’esperienza con il Chiasso, Claudio Pucci, nuovo Direttore Sportivo, Giancarlo Merzario e Lele Villa, i quali saranno i responsabili tecnici e supervisori per tutte le squadre giallonere: tutti ragazzi di Varese che con e per Varese hanno vinto qualcosa tipo campionati e Federation Cup…