Gara 2 Finali Western Conference: i Ducks pareggiano i conti (e la serie)

Gara 2 Finali Western Conference: i Ducks pareggiano i conti (e la serie)

di Daniele Gobbi

Detroit Red Wings – Anaheim Ducks: 3-4 OT (0-1,2-1,1-1,0-1)

Anaheim scende in pista senza Chris Kunitz, ferito al polso sinistro venerdì. Dustin Penner prende così il suo posto nella prima linea insieme a Teemu Selanne e McDonald mentre Brad May passa dalla quarta linea alla terza insieme a Getzlaf e Perry, scelta tecnica che si rivelerà molto prolifica fin dall’inizio.

La prima vera occasione del match capita proprio al fresco 22enne dei Ducks Getzlaf che, in situazione d’inferiorità numerica, sbaglia il gol di rovescio al secondo minuto. I primi 5 minuti passano e Anaheim sembra avere il controllo del gioco, sia dal punto di vista tattico che da quello fisico, per cambiare questa situazione si deve arrivare al 6’54" quando Pronger rimedia 2 minuti per ostruzione: Detroit prende coraggio, imposta la scatola ma, con Samuelsson e Chelios, non produce tiri tali da impensierire Giguere. Tornati in parità numerica il match così riprende puntando sulla fisicità, ravvisata anche dagli arbitri, che danno 2 minuti per parte (a Cleary e Thornton). In 4 contro 4 le squadre si allungano e Zetterberg per i Red Wings e Getzlaf per i Ducks hanno 2 occasioni a testa per andare in rete. Rete che arriva solo al 17esimo e parte da un’azione sulla destra di Perry, che la passa a Getzlaf, controlla e da ditro porta fornisce un bell’assist a Rob Niedermayer che non sbaglia. Il primo periodo finisce 8 tiri a 4 per Anaheim ancora superiore pure sul piano fisico.

Il secondo periodo si apre con le squadre più vivaci e aggressive. I portieri sono chiamati fortemente in causa solo dal quarto minuto quando prima Giguere para un tip-in di Datsyuk e poi Hasek blocca il tiro di rovescio di Pahlsson ben imbeccato dalla sinistra da Rob Niedermayr. Dopo un po’ di scintille tra Pahlsson e Lilja al settimo minuto un rebound di un attento Franzen è annullato da un ancor più attento Giguere. Dopo tre minuti, nonostante l’inferiorità numerica è Detroit che trova il gol del pareggio: l’azione nasce dalla destra con un tiro respinto di Cleary, il disco finisce sul cerchio d’ingaggio sinistro dal quale Lidstrom tira, Giguere para ma non blocca non supportato bene dai terzini, sul rimbalzo si fa trovare pronto Maltby che riesce a far entrare il disco in porta solo al secondo tentativo. La reazione di Anaheim non si fa attendere: McDonald dalla sinistra di Hasek punta la porta in orizzontale, tira ma Hasek è pronto e respinge sull’altro palo dove arriva ancora McDonald che tira, con un terzino dei Red Wings sul palo che disturba di più Hasek invece di ostacolare McDonald, così quest’ultimo festeggia convinto di aver segnato ma l’arbitro non vede e si affida all’instant replay che conferma: all’11’40" il disco è entrato per un attimo e subito cacciato fuori dal gambale destro di Hasek. I Red Wings appaiono nervosi ma difendono bene e in inferiorità numerica tentano anche di attaccare in contropiede. I tentativi di raggiungere il pareggio sono premiati al 16esimo quando, con un uomo in più, i Red Wings impostano un buona scatola: Cleary dalla destra passa al difensore Lidstrom che scarica dal centro e segna il 2-2. La partita prosegue ora più equilibrata con i Red Wings però più bravi nel contropiede. Questa è una fase meno fisica e più pensata, prova ne è la furbizia di Lebda che, fuori per 2 minuti per trattenuta, aspetta qualche secondo in più in panca puniti per poi uscire velocemente, ricevere il disco e involarsi da solo verso la porta protetta da Giguere che però è attento e para, comunque Pronger è costretto a una trattenuta e si prende due minuti di penalità. Pochi secondi e anche il difensore canadese O’Donnell finisce in panca minuti per 2 minuti; in 4 contro 4 le squadre sono molto lunghe con grandi spazi che, per i Ducks, sono chiusi "solo" dalle maniere forti dei terzini O’Donnell e Pahlsson, scatenando qualche spintone e due minuti di penalità al primo. Così finisce il secondo periodo sul risultato di 2-2.

Il terzo inizia nel migliore dei modi per i quasi 20.000 spettatori della Joe Luis Arena: su una doppia superiorità numerica i Red Wings attaccano incessantemente e Datsyuk trova il tip-in vincente al primo minuto. I Ducks non ci stanno e tornano a giocare più di fisico, di fatto controllando la situazione e facendosi man mano più in avanti; prima Selanne di rovescio tira fuori, poi su azione confusa, nella porta di Hasek il disco scompare, l’arbitro ferma il gioco e l’instant replay svela il mistero: è gol! Il puck sul tiro di Moen era finito dentro il gambale di Hasek che, per non farsi segnare finisce sdraiato dentro la porta, "portandosi" il disco in rete. C’è da dire anche che Lidstrom non libera lo slot lasciando solo Hasek. I Red Wings cercano di reagire ma solo alcune grandi parate di Hasek lasciano così il risultato. A ravvivare la fine del terzo periodo sono alcune scaramucce tra giocatori, volano qualche spinta e paroloni, ma anche gli arbitri non ci vanno leggeri e li separano con molta forza.

Sul 3-3 si va all’overtime, il tempo supplementare, con la regola del sudden death. Si inizia in 4 contro 4 a seguito delle scaramucce di fine terzo (2 minuti a Rob Niedermayer e altrettanti a Chelios). Dopo un buon tiro di Datsyuk ma che finisce alto, il controllo del disco è maggiormente dei Red Wings anche se le squadre sono inevitabilmente più lunghe con maggiori cambi di fronte. Ora entrano in scena i portieri: si susseguono buone parate di Giguere seguite da altrettanto buoni salvataggi di Hasek (anche su deviazione di un proprio difensore su tiro da lontano di Penner, ala destra dei Ducks). Al 10’ un’altra parata su Penner che era vicinissimo a Hasek. Al 12’ Giguere para un facile tiro di alleggerimento, però trattiene il disco regalando un ingaggio in attacco a Detroit: la stanchezza inizia a farsi sentire per il portiere dei Ducks. Stanchezza accusata anche dall’altro portiere: al 14’17", con i Ducks in attacco, Scott Niedermayer da posizione defilata tira una sassata rasoghiaccio che passa tra i gambali di un sorpreso Hasek: è il gol decisivo del capitano (secondo ai playoffs) su assist del fratello, che regala la vittoria meritata ai Ducks, capaci di imporre il proprio fisico e quindi il proprio gioco e portando la serie sull’1-1.

I due fratelli nel dopo-partita si sono scambiati ringraziamenti e complimenti:
Rob: " Questa è una grande emozione per me… guardare Scott segnare quel gol decisivo è stato speciale."
Scott: "Rob mi ha fatto un piccolo ma grande passaggio, di rovescio, e io ho avuto il tempo per fare il tiro… non avevo nessuno su di me."
Rob: "Due avversari sono venuti verso di me e ho sentito Scott che mi ha chiamato, così gli ho passato il disco… ha fatto un gran tiro."
Scott: "Ho provato a tirare su (il puck n.d.r.). Ho visto che ha colpito la rete, ma non l’ho visto entrare" "Poter giocare insieme è divertente; essere una squadra è importante, ma anche andare ogni giorno in pista insieme è divertente"

I due fratelli hanno dedicato il gol decisivo alla loro madre… della serie: tutto il mondo è paese!

fonte delle dichiarazioni: www.nhl.com

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