Mondiali 2007: finalmente si parte

Mondiali 2007: finalmente si parte

di Marco Nicoletti

L’evento culminante della stagione è finalmente arrivato, l’intera Europa hockeystica non aspetta altro e avrà i fari puntati sui Mondiali 2007 di Mosca, l’America un pò meno. In merito a questo aspetto, sorge qualche dubbio nell’impostazione dei calendari oltreoceano, forse una stagione più breve (82 partite più playoff sono davvero molte) e un occhio di riguardo alla IIHF non guasterebbero, è chiaro che lo Spettacolo (la maiuscola è dovuta) si svolge a casa loro e quindi si riservano il diritto di anteporre i loro interessi, ma la mancanza di giocatori importanti soprattutto nei roster di seconda fascia potrebbe farsi sentire.
Tornando alla competizione, le 16 squadre partecipanti sono suddivise in 4 gironi composti da 4 squadre ciascuno, un solo round di incontri che stabilirà un ordine di merito: le prime due di ogni girone avanzeranno alle fasi finali, la rispettiva terza ha il diritto di rimanere nella massima divisione, mentre i fanalini di coda si scontreranno in un girone apposito in tre epiche battaglie ciascuna che per le prime due mette in palio la salvezza, mentre le restanti dovranno ritornare nel purgatorio della prima divisione. Chiarito il funzionamento, si passa ai team iscritti, in ordine di importanza: Svezia, Repubblica Ceca, Finlandia, Canada, Russia, Slovacchia, Stati Uniti, Svizzera, Lettonia, Bielorussia, Germania, Ucraina, Danimarca, Norvegia, Austria e quindi Italia. La squadra da battere sarà ancora la Svezia, che viene dalla doppietta Olimpiadi-Mondiali, come già dettto alcuni roster saranno lontani dall’ideale dato che i playoff NHL sono ancora alle semifinali di Conference e quindi con otto team impegnati, il numero di giocatori non iscrivibili è alto, ma questo non toglie spettacolarità all’evento per due semplici motivi: i top team si possono permettere giocatori di “rimpiazzo” pescati tra i 22 team ai box NHL o in altre leghe, mentre scendendo di livello la mancanza dei giocatori che fanno la differenza renderà la faccenda più equilibrata. Osservando la composizione dei gironi si nota che in tutti e quattro sono presenti due top team e due team di fascia minore, fatta eccezione per il girone A (dove tra l’altro è inserita l’Italia) con Svizzera e Lettonia a contendersi un posto nei quarti, il resto sembra facilmente prevedibile, anche se il ghiaccio sarà giudice. Lo scontro più suggestivo della fase eliminatoria, se non altro per la collocazione geografica e il livello dei rispettivi giocatori, sarà Finlandia-Russia con i padroni di casa vogliosi di fare bella figura di fronte al proprio pubblico e gli scandinavi che vogliono agguantare il primo posto del ranking mondiale. Capitolo Italia, il Blueteam è chiamato ad un impresa titanica, rubare punti alle due squadre in lotta per il secondo posto del girone sarà dura, e quindi si prospetta l’ennesimo relegation round che risulterà più ostico dell’anno scorso dato che i due nuovi arrivi sono un gradino più in alto come qualità di gioco, ma non certo come grinta e spirito di squadra che sembra essere l’arma in più della formazione più a Sud del Vecchio Continente. Per quanto riguarda i tifosi azzurri, le partite dell’Italia potranno essere seguite in DIRETTA su Raisport satellite, una novità clamorosa che tutto il movimento hockeystico italiano si aspetta vedere confermata per i prossimi anni, con l’augurio che tale attenzione possa espandersi anche alla massima competizione nazionale, il nostro amato campionato. In ogni caso un grosso in bocca al lupo ai nostri ragazzi.
Di seguito la composizione dei gironi:

Girone A
Svezia, Svizzera, Lettonia, Italia
Girone B
Repubblica Ceca, Stati Uniti, Bielorussia, Austria
Girone C
Canada, Slovacchia, Germania, Norvegia
Girone D
Finlandia, Russia, Ucraina, Danimarca

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