HC Milano Vipers – SG Cortina 4-2 (1-1, 3-0, 0-1)
In questa finale i Vipers Milano recuperano Lysak, in dubbio fino all’ultimo. Subito una partenza forte dei padroni di casa incoraggiati dal folto pubblico presente all’Agorà. Già nei primi secondi Scandella si presenta a Maund che respinge il tiro. Nonostante l’inferiorità numerica (al 1’08" Strazzabosco va in panca puniti) il Milano prova vari attacchi ma nessuno di questi è realmente pericoloso. Al 4’09" è ancora il Milano a sfiorare il gol: Rigoni servito da Sisca manca l’impatto risolutore a pochi passi dalla porta ampezzana. Al 5’39" il Milano si trova in doppia superiorità numerica ma, nonostante i numerosi attacchi, il risultato rimane immutato grazie alla bravura del portiere del Cortina Maund che, anche aiutato in occasione dalla traversa, respinge un tiro di Savoia. Nella parte centrale del periodo si registra un sostanziale equilibrio con le squadre attente a non scoprirsi a causa dell’importanza della posta in palio. Gli equilibri si spostano quando al 12’01" al difensore Melanson vengono assegnati 2+2 minuti di penalità per carica scorretta e il powerplay del Cortina, preciso come sempre, non dà scampo ai Vipers: al 12’38" Corupe assistito da Da Corte e Wilde porta in vantaggio gli ospiti. La reazione del Milano è immediata e ancora in inferiorità numerica arriva il gol meneghino, grazie ad una caparbia azione di Helfer e Savoia, e al 13’10" Lysak trova il pertugio giusto per battere Maund. Attorno al quattordicesimo minuto Helfer subisce una dura carica alla balaustra, rimanendo per qualche secondo sdraiato sul ghiaccio (gli verranno poi applicati 5 punti di sutura sopra al sopracciglio sinistro), il capo-arbitro Lottaroli sorvola sull’accaduto generando la reazione di tutti i giocatori milanesi, seguiti dagli ampezzani: ne nasce un parapiglia generale che costringe Lottaroli a dare 2 minuti di penalità a entrambe le panchine. Nel finale di periodo il Milano ha ancora una superiorità numerica ma anche in questo caso non viene sfruttata e il periodo si chiude con il parziale di 1-1.
Alla ripresa della partita il Milano sembra avere il controllo dalle partita e non preme sull’acceleratore. Il Cortina, nonostante ci provi a più riprese, sembra non scalfire la diligente difesa milanese. La partita prosegue stabile fino al dodicesimo quando due penalità successive comminate da Lottaroli danno la possibilità al Cortina di giocare in doppia superiorità numerica per undici secondi, l’allenatore cortinese Rich Gosselin tenta il tutto per tutto togliendo Maund per un giocatore di movimento e sebbene si giochi in 6 contro 3 per il Cortina Passmore si esibisce in alcune parate spettacolari salvando il risultato. Intanto si susseguono le schermaglie tra i giocatori culminate al 57’32” con la scazzottata a petto nudo tra Melanson e l’ex meneghino Smith. A due minuti dal termine nuova penalità comminata contro i Vipers e al minuto 19’36” Chelodi ne approfitta per realizzare la seconda rete del Cortina. Il risultato definitivo è 4-2 che porta la serie delle finali sul 1-1.