Valpellice – Vipiteno: il commento

Valpellice – Vipiteno: il commento

di Paolo Vola
H.C. VALPELLICE BULLDOGS
Responsabile Relazioni Esterne

“Mercoledì sarà tutta un’altra storia”, sono queste le ultime parole del Presidente Ferrando e la speranza dei 2440 tifosi che stasera hanno riempito per l’ennesima volta il Cotta Morandini in ogni ordine di posto. La giornata si era già aperta nel peggiore dei modi costringendo un manipolo di volontari ad un lavoro miracoloso per rimediare alla rottura di un compressore del Palazzo. La partita, dopo aver tenuto tutti col fiato sospeso per l’eventualità di un’impraticabilità del campo, inizia con 30 minuti di ritardo. Per la solita regola dei transfer sarà di nuovo Babic a cedere il posto al rinforzo Pouget. La posta è alta, la Valpe si gioca il primo match point, mentre il Vipiteno dovrà giocarsi la partita della vita per riuscire a non capitolare nuovamente finendo così la stagione. Al primo minuto arriva la prima penalità, Silva si accomoda in panca puniti per ostruzione e al 2’21” Cardini approfitta di un’indecisione della difesa biancorossa e trova Peyton che entra dalla blu e fulmina con un tiro perfetto Demetz. Fino a qui sembra un deja vù, solo che il copione della partita non è lo stesso di quello di mercoledì scorso, le azioni sembrano un po’ più confuse,in difesa si esce un po’a fatica e qualche leziosità di troppo in attacco fa sì che il risultato non si sblocchi dall’ uno a zero. Diverse le possibilità con l’uomo in più per i Bulldogs in questo primo tempo che con 14 tiri a 4 riusciranno ad essere sì pericolosi, ma mai efficaci. Al 17’39” una dura carica di Monsieur Pouget farà iniziare prima il riposo a Blaha, rimediando un 2+2 mentre Leinonen mette ancora un paio di pezze sugli attacchi dei padroni di casa. Il secondo tempo sarà probabilmente la chiave di volta negativa della partita, al 23’09” ennesimo power play per una gomitata di Tremolaterra ed ennesimo goal di capitan Gschliesser. Ci si aspetta una reazione Valpe, ma la poca lucidità vista nel primo tempo comincià ad accentuarsi con due goal da recuperare, ennesimo due contro uno risolto con la ricerca forzata del goal ed un Leinonen che comincia a ricordare il nick che lo ha seguito per tutto il campionato: “the wall”. Seguono altri 15 tiri per i biancorossi senza riuscire ad accorciare le distanze. Al 32’31” altra occasione con l’uomo in più per i padroni di casa grazie ad un cambio sbagliato del Vipiteno (sei uomini in pista), ma nulla di fatto, anzi un gancio con bastone fischiato a Di Stefano e un’ostruzione di Olivo 39” dopo permetterano ai Broncos di alungare ulteriormente con Stricker che trovato al centro da Petrell riuscirà a tirare prima di essere travolto da Petrov e segnare. Sul finire di tempo un colpo di bastone di Peyton darà alla Valpe la possibilità di iniziare il terzo terzo in power play. Sul tentativo di liberazione di Sparber il disco finisce fuori insieme al riottoso n°90 dei Broncos, e la poca lucidità vista nei primi due tempi scompare del tutto con l’ennesimo power play non finalizzato. Finale di partita nervoso con gli ultimi due goal in power play di Gschliesser (hat trick per lui) a dimostrare quanto tutto riesca meglio trovandosi sopra di tre goal ed entrata in pista per Platè che nei suoi sette minuti riuscirà a parare i sette tiri scagliati verso la sua porta. Ultime emozioni sul ghiaccio con uno scambio di opinioni tra Di Stefano e Petrell e scazzottata tra Petrov e Schifferle ad animare gli animi sugli spalti 21” prima del fischio della sirena. Sicuramente le troppe penalità (alla fine tutti e 5 i goal subiti in inferiorità numerica e 34 minuti di penalità per noi contro i 40 del Vipiteno) e l’incapacità di finalizzare i power play possono essere delle chiavi di lettura di un inaspettato risveglio dei Broncos anche se tutte le stelle della Valpe stasera hanno purtroppo, in contemporanea, poco brillato. Sbagliato pensare che non ci sia stato gioco (41 tiri a 32 per la Valpe ne sono una dimostrazione) anche se troppi sono stati gli errori in fase di impostazione e conclusione. Ora ci si giocherà tutto nella partitissima di Mercoledì con una caldissima diretta radiofonica per i soliti ascoltatori ed una grande partita per chi impavido andrà in trasferta . Ricollegandoci alle parole finali del Presidente pensiamo:”Festa rovinata? Diciamo solo rimandata!!!”

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