Milano – Asiago: il commento

Milano – Asiago: il commento

di Fabrizio Prina

Milano – Asiago 1 – 3 (0:0; 0:2; 1:1)

Continua la serie negativa dei Vipers che perdono malamente sul ghiaccio amico lasciando i due punti all’Asiago del neo allenatore giallorosso ed ex giocatore del Milano John Tucker, non riuscendo ad approfittare del passo falso di Cortina sconfitto a sua volta in casa dal Renon.
Le squadre si presentano in pista con alcune assenze, Felicetti e Lysak per Milano, Robinson, Basso e Tessari per i vicentini. All’esordio casalingo i due nuovi acquisti canadesi dei Vipers, il goalie Steve Passmore e il difensore Dean Melanson. Da segnalare l’assenza totale della Curva del Milano, sia come presenza fisica che come tifo e coreografie, in riferimento ai noti fatti extra calcistici di Catania in polemica con il decreto Pisanu, colpevole, secondo il comunicato della tifoseria, di essere la vera causa di quanto successo nonché in relazione a quanto dichiarato dal Presidente Di Canossa sulla mancanza e disaffezione del pubblico che si è registrata in particolare in questa stagione a Milano.
Al fischio d’inizio dell’arbitro Lottaroli coadiuvato dai giudici di linea Lambrughi e Chiodo, in un clima decisamente inusuale e surreale per lo “sciopero” degli ultras le compagini si presentano con Passmore, Helfer, Lehtonen, Evans, Christie e Chitarroni per Milano, mentre Asiago schiera D’Alessandro, Forster, Leinweber, Parco, Pittis e Topatigh il quale, al terzo minuto, deve abbandonare il ghiacchio per un duro intervento di Melanson.
La partita si avvia su binari di fondamentale equilibrio, giocata in modo piuttosto veloce ma un po’ confusionario con Milano che tiene di più il disco e Asiago che controbatte colpo su colpo chiudendo piuttosto bene in difesa. I due goalie reagiscono bene alle incursioni degli attaccanti con D’Alessandro che respinge d’istinto un tiro di Evans lanciato da Melanson e Passmore che prima para bene un tiro di Forster e poi lancia Scandella che a tu per tu con D’Alessandro si lascia deviare la botta a colpo sicuro. Il drittel si chiude con una incursione di Cipruss sventata in tuffo dal portiere milanese e da una serie di tentativi di andare in rete di Melanson, Scandella, Sisca e con una bella azione di Savoia che costringe la difesa vicentina a salvarsi con un po’ di affanno.
Dall’inizio del secondo periodo al 32° minuto il Milano attacca con veemenza ma poca lucidità, non riuscendo mai a sfruttare le occasioni di superiorità numerica, perdendo dischi incredibili in tutte le zone del campo e non sfruttando un invitante tre contro uno, perdendo tempo sotto porta invece di andare al tiro.
Asiago difende bene e cerca di ripartire in contropiede e si fa pericoloso con Cipruss che costringe Iannone al fallo.
Al 32.11 Asiago approfitta della sterilità del gioco milanese e si porta in vantaggio con un preciso tiro di Leinweber su assist di Surma. Milano cerca di reagire ma continua a non capitalizzare le superiorità numeriche, costante questa che purtroppo si è continuamente vista durante la stagione e dopo aver subito un pericoloso contropiede di Cipruss sia Sisca che Christie falliscono due facili occasioni da rete. A un secondo dal termine del secondo periodo Asiago raddoppia su un colpevole liscio di Passmore che si lascia sfilare sotto i gambali un tiro peraltro non irresistibile di Cipruss (goal assegnato a Leinweber dall’arbitro Lottaroli).
Sotto di due goals le Vipere provano a reagire cercando di dimezzare lo svantaggio assalendo gli stellati con veloci accelerazioni ma questi riescono a difendere e chiudere bene e ripartire in velocità cercando di non lasciare il pallino del gioco nelle mani dei milanesi e rendendosi pericoloso con Benetti, Tessari, Surma, Loya e Parco mentre D’Alessandro ha il suo bel da fare per negare la rete ancora a Scandella e a Helfer ma il risultato resta saldamente fermo sul 0 – 2 per Asiago.
Al 58° Insam gioca la carta di togliere il portiere per avere il sesto uomo di movimento, mossa azzeccata in quanto Christie in mischia dimezza lo svantaggio.
Ma è solo un’illusione la rimonta di Milano in quanto pochi secondi dopo Surma porta a tre le marcature dei vicentini a porta sguarnita, chiudendo il match.
In buona sostanza un Milano in evidente crisi di risultati e di gioco, che attacca spesso in modo confuso, che va spesso al tiro ma non è quasi mai preciso, che non è in grado, pur facendo girare bene il disco, di sfruttare adeguatamente i power play, con giocatori che “lisciano” in modo davvero imbarazzante e la difesa, che se ha trovato in Melanson un difensore roccioso, anche troppo per la tolleranza zero in vigore, a volte viene sorpresa dalle ripartente avversarie.
Per contro un Asiago che con il passare dei minuti ha trovato ordine nel gioco ed è stato più concreto nello sfruttare le occasioni che sono capitate.
Per Insam, uscito dal ghiaccio evidentemente deluso, si preannunciano duri giorni di lavoro.

Marcatori: 32.11 Leinweber (Cipruss – Surma), 39.59 Cipruss in sup. num. (Forster), 58.25 Christie in sup. num. (Lehtonen), 58.37 Surma (D’Alessandro – Pittis)
Penalità: Milano 24 minuti – Asiago 24 minuti
Tiri: Milano 37 – Asiago 23.

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