di Mary Alberghina
Milano – Bolzano 3-6 (1-0; 2-2; 0-4)
Si è svolta ieri, presso il Palaonda di Bolzano, la partita più attesa della final four di Coppa Italia; alle ore 18.30 sono scese sul ghiaccio le formazioni di Bolzano e Milano per aggiudicarsi la Coppa.
Tra le fila biancorosse pesavano le assenze di Bouchard e Mike Omicioli, entrambi squalificati per aver preso 10 minuti di penalità nell’incontro precedente con il Val Pusteria; Samuelsson ha potuto invece contare sull’apporto di Dorigatti, richiamato per l’incontro finale a discapito della nazionale universitaria che si è apprestato a raggiungere al termine della partita.
L’incontro è partito piuttosto equilibrato, con il Milano che ha premuto un po’ di più sull’acceleratore, nonostante non sia sembrato molto motivato e convinto.
Per il Bolzano le prime occasioni di andare a segno sono arrivate nella parte centrale della frazione entrambe ad opera di Ramoser che però non ha centrato lo specchio della porta.
Al 13’35 Bahen ha tentato di spazzare lo slot, ma la stecca gli si è rotta, lasciando il disco davanti a Naumovs e Christie ne ha approfittato lestamente per appoggiare il disco in porta.
Al quindicesimo minuto il Milano ha avuto due occasioni d’oro per raddoppiare, prima con Evans che non ha sfruttato l’ottimo passaggio di Savoia, e pochi secondi più tardi con Strazzabosco che a porta vuota non ha centrato la gabbia.
Nella seconda frazione il Bolzano è riuscito subito a pareggiare con Nelson e 5 minuti più tardi Coleman regalava a Savoia il disco del vantaggio meneghino in penalty killing: nel tentativo di liberare il terzo Coleman tirava sui parastinchi di Savoia andato a fare forechecking, l’attaccante rossoblu recuperava subito il disco schizzato verso la gabbia di Naumovs, il quale si lasciava incantare dalle finte di Savoia che implacabile faceva sedere l’estremo lettone trafiggendolo inesorabilmente.
Al 16’23 il Milano è nuovamente in penalty killing; Chitarroni, grazie ad una fortunosa deviazione di pattino di Rigoni su un tiro di Insam, dalla blu recuperava il disco lanciando l’asiaghese che non sprecava l’occasione d’oro andando a segno centrando il “7”.
Ma la gioia rossoblu durava solo un paio di minuti, poiché Zisser creava una splendida azione per Walcher che, al posto giusto nel momento giusto, concretizzava il lavoro del compagno appoggiando di prima il disco in rete.
L’ultimo tempo vedeva Drew Omicioli sprecare l’occasione del pareggio dopo cinque minuti dall’avvio, lasciando così a Capitan Ramoser, al 9’28, la possibilità di pareggiare, su assist di Dorigatti.
Al Bolzano era concessa, al tredicesimo minuto, l’occasione di approfittare di una superiorità numerica e questa volta Drew Omicioli si faceva perdonare il fallimento precedente portando in vantaggio i biancorossi.
Per il Milano il vantaggio bolzanino segnava un calo di concentrazione che i padroni di casa sapevano sfruttare andando nuovamente a segno con Ramoser lanciato a rete da Drew Omicioli.
Al 18’11 Adolf Insam optava per il sesto uomo di movimento nel tentativo di accorciare le distanze, mentre per il Bolzano significava la possibilità di chiudere definitivamente l’incontro; infatti Ramoser R., dopo aver recuperato un disco nel proprio terzo, altruisticamente passava a Faggioni che da solo arrivava nel terzo milanese scagliando il disco nella porta sguarnita a meno di un minuto dalla fine dell’incontro.