Intervista esclusiva a Marco Pietroniro

Intervista esclusiva a Marco Pietroniro

di Francesco Seren Rosso

Abbiamo intervistato Marco Pietroniro, attuale allenatore degli Arizona Sundogs e che da giocatore ha giocato in Italia dal 1990 al 1997 vestendo le maglie di Bressanone, Torino, Brunico, Milano e Milano 24 prima di tornarea giocare in Nord America agli Idahoo Steelheads, nella allora West Coast Hockey League. Nel mezzo due stagione nella Roller Hockey International (RHI) nel 1994 con gli Atlanta Fire Ants e nel 1995 con i Montreal Roadrunners con i quali arriva in finale, giocando . Conclude la carriera nel 2001/01 e nelal off season diventa il primo alleantore della franchigia di espansione dell’Arizona

HockeyTime: Che bilancio hai della stagione sin’ora?
Marco Pietroniro: Fino ad adesso le cose stanno andando bene.

HT: Come pensi che i sundogs si classificheranno a fine stagione?
MP: Siamo alla pausa per l’All-Star Game, ci rimangono 32 partite di regular e poi i playoff, ma è ancora presto per dirlo.

HT: Chi vincerà la CHL?
MP: I Sundogs.

HT: Qual è la più grande difficoltà nell’assemblare ed allenare una franchigia di espansione?
MP: è necessaria molta pazienza e passione. Questo progetto però è un’ottima esperienza per me e la mia famiglia.

HT: Qual è il giocatore della lega che più ti ha impressionato sin’ora?
MP: C’è qualche giovane nella nostra lega che potrebbe arrivare molto vicino a farcela in NHL .

HT: Che giocatore può fare la differenza per la tua squadra?
MP: Brent Kelly (autore di 24 gol e 27 assist in 30 partite ndr). Ha molto talento ed è micidiale sottoporta.

HT: Se potessi scegliere un giocatore da un’altra squadra, chi sceglieresti e perchè?
MP: Ci sono alcuni portieri che mi piacerebbero per la mia squadra perchè sanno vincere le partite da soli.

HT: Come si svolge la tua giornata tipo?
MP: Arrivo in ufficio verso le 8 e mi preparo per l’allenamento, dopo ci che mi preparo per le porssime partite e mi occupo di ciò che riguarda la squadra.

HT: I lunghi viaggi per le trasferte influenzano le prestazioni della tua squadra?
MP: Alcune trasferte sono decisamente lunghe ed hanno effettivamente un impatto sulle nostre prestazioni.

HT: Cosa ricordi della tua esperienza in Italia?
MP: La mia esperienza in Italia è stata grande e me la ricorderò sempre.

HT: Verresti ad allenare in Italia?
MP: Si mi piacerebbe molto tornarci.

HT: Preferisci l’hockey di oggi o quello di quando giocavi?
MP: Penso che sia più divertente quello che si gioca oggi in Nord America. Qui si è sempre giocato un hockey di intimidazione; mi piacciono le nuove regole perchè il gioco è più offensivo.

Si ringraziano Marco Pietroniro e gli Arizona Sundogs per la disponibilità.

Foto www.arizonasundogs.com

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