(1-1, 1-2, 0-0)
L’ultima gara della Ragulin Division risulta decisiva ai fini della qualificazione alla finale soprattutto per lo Sparta Praga costretto a vincere con una differenza reti di 5 nei confronti dell’HPK Hameenlinna, i quali possono addirittura permettersi di perdere con 4 gol di scarto senza compromettere il loro accesso alla finalissima.
I dieci minuti iniziali vedono i finlandesi condurre le danze approfittando di un 5 contro 3 e pochi minuti dopo di un 5 contro 4 ma entrambe le superiorità non vengono sfruttate ("solo" un goal probabilmente valido ma annullato per ostruzione al portiere). Al decimo minuto però una verticalizzazione fulminea di Jokela e Keinanen libera Lahti di fronte al portiere battuto con un tocco morbido.
Un successivo power play potrebbe permettere alla squadra di coach Jalonen di allungare sul 2 a 0 ma sale in cattedra l’esperto portiere ceco Dusan Salficky che nega più volte la rete con interventi spettacolari che svegliano i suoi compagni. Al sedicesimo minuto prima superiorità per i cechi che organizzano male l’ingresso nella zona avversaria rendendosi così poco pericolosi fino allo scadere della penalità quando l’ex NHLer Jan Hlavac recupera un rimbalzo concesso dal portiere Wiikman e serve il compagno Cernosek che arriva a rimorchio e trova la rete dell’1 a 1.
L’inizio della seconda frazione vede Ville Leino, riconoscibile dai vistosi pattini bianchi, protagonista dell’azione personale che libera al tiro di rovescio il compagno Vihko per la rete del nuovo vantaggio HPK e successivamente lo stesso numero 89 Leino si mangia un gol, solo davanti a Salficky, in inferiorità numerica. Sul successivo ribaltamento di fronte lo Sparta fa un ottimo ingresso in zona che libera Hanzlik al tiro vincente dalla blu per l’immediato 2 a 2.
Sul giro di boa dell’incontro, nuovo gol annullato all’HPK, questa volta perchè la deviazione finale del puck ad opera di Billy Tibbetts (arrivato a dicembre dai Chicago Wolves, AHL) avviene col pattino.
Proseguono le penalità e Jan Hlavav con la sua squadra in power play sfonda verticalmente nella difesa finlandese ma trova l’opposizione finale di Wiikman. Pochi istanti dopo, Keinanen recupera un disco in zona neutra e serve l’accorrente compagno Makiaho (ex Friburgo) che avendo intuito la ghiotta opportunità si sgancia dalle retrovie e riporta in vantaggio l’Hameenlinna con un tap-in in inferiorità.
Lo Sparta inizia l’ormai periodo conclusivo della sua European Champions Cup determinato a lasciare gli svedesi del Farjestads come unica squadra ad aver perso entrambe le partite disputate ma nonostante l’intensità messa sul ghiaccio trova la rigida opposizione della retroguardia finlandese che, aiutata dagli attaccanti dotati di ottima tecnica, fa trascorrere velocemente il tempo.
Oltre alle parate di Wiiman anche due pali sulla stessa azione a tre minuti dalla fine negano il gol del meritato pareggio ai campioni nazionali cechi dello Sparta Praga che provano anche la mossa dell’uomo di movimento in più togliendo Salficky dai pali nei 2 minuti conclusivi.
Così, per la terza volta consecutiva, alla finale del Super Six ci sarà una squadra finlandese a contendere il Silver Stone alla vincente della Hlinka Division e dopo le due amare sconfitte del Karpat Oulu, domenica pomeriggio vedremo se è arrivato il momento di un affermazione scandinava ad interrompere il dominio russo.
Marcatori:
0-1 10:07 Lathi (Keinanen)
1-1 18:26 Cernosek (Hlavac)
1-2 21:25 Vihko (Leino)
2-2 25:27 Hanzlik (Ton, Vykoukal) [PP]
2-3 32:28 Makiaho (Keinanen) [SH]