Il futuro dell’Asiago si chiama Andrea Rodeghiero!

Il futuro dell’Asiago si chiama Andrea Rodeghiero!

Intervista ad Andrea Rodeghiero

Di Franca P.

Quella di stasera è stata una partita molto bella dal punto di vista dell’intensità, ma forse il risultato (2 a 1 per le civette) non rispecchia fino in fondo il reale andamento…i ragazzi di Sacilotto hanno perso solo con un goal di scarto, ma meritavano probabilmente almeno un pareggio…vediamo che cosa ci ha detto uno dei ragazzi “Doc” asiaghesi…

H.T.: Ciao Andrea, allora analizziamo la partita contro l’Alleghe, direi che la prestazione è stata molto buona, tranne che i soliti errori in difesa e in attacco che vi hanno penalizzato…cosa mi puoi dire tu che l’hai vissuta direttamente?
A.R.: Mah, purtroppo sono un bel po’ di partite che perdiamo sempre per colpa di qualche errore banale che compiamo qua e là, perché come si è visto la prestazione è stata sufficiente, l’Alleghe ha rischiato fino all’ultimo di non vincere, ma complice la sfortuna, complice qualche nostra mancanza il risultato è questo…peccato perché la classifica dice che siamo ultimi con cosi pochi punti, ma potremmo essere ben più sopra e con ben più punti! Ora vogliamo e dobbiamo lavorare sui nostri punti deboli, cercando di unire le nostre forze e colmare le lacune che dall’inizio della stagione ci stanno dando troppi problemi…

H.T.: Che cosa credi manchi a questa squadra per essere più concreta nei power play? Addirittura in 5 contro 3 avete non pochi problemi ad arrivare al tiro..
A.R.: A parte il discorso fortuna che centra relativamente, siamo noi che ostinatamente per diversi motivi che non ti sto a spiegare non proviamo le conclusioni, o meglio, le proviamo, ma quando ormai l’uomo avversario è già rientrato, a quel punto non hai più tentativi e le possibilità di segnare sono svanite. Riusciamo ad approfittare poco di chance simili, dobbiamo essere più spietati in attacco, perché altrimenti poi di conseguenza l’altra squadra non ci pensa due volte a farti goal…come successo questa sera con i nostri cugini.

H.T.: Certo che la linea tutta asiaghese in cui ci sei tu, Mosele e Roffo sta veramente mettendo i bastoni fra le ruote a linee più blasonate di quelle d’altre grandi squadre, come l’Alleghe sta sera…
A.R.: Io sono molto contento della scelta della società di darci maggior spazio, perché l’impegno e la grinta c’è sempre, la voglia di lavorare non manca, solo un pizzico di fortuna in più ci farebbe comodo…davvero! Io con i miei compagni di linea cerco sempre di mettere in difficoltà la linea avversaria di turno, con il nostro lavoro di copertura e contenimento riusciamo a tenere a bada dischi pericolosi e a volte, capita che abbiamo l’occasione propiziatoria per concludere a rete!

H.T.: Quest’anno lo possiamo definire come l’anno di transizione, in cui dovete creare quella amalgama tra voi, ma non credi che l’anno prossimo i tifosi vi diranno “beh, avete avuto un anno per prendere confidenza con il nuovo progetto, ora però vogliamo molto di più”? Asiago è una piazza storicamente molto esigente…
A.R.: Questo è vero, però io rilevo che qui tutti stanno dando il massimo, a volte capita che qualcuno non riesca sempre a dare del proprio meglio, ma lentamente i metodi d’allenamento di Sacilotto stanno dando i loro frutti, lui ci fa lavorare bene davvero, tra noi c’è voglia di fare bene e coloro che l’anno prossimo resteranno qui raccoglieranno i frutti del proprio lavoro.

H.T.: Come giudicheresti le tue prestazioni fino a questo momento?
A.R.: Nel complesso mi sento bene, l’anno scorso sono stato fermo per motivi personali, ma quest’anno mi sento molto motivato, in genere non faccio molti punti, ma mi piace essere utile alla squadra nel lavoro “sporco” di recuperare dischi il più possibile. Poi quets’anno gioco con molta continuità, insieme ai miei amici Roffo e Mosele…meglio di cosi!

H.T.: A proposito di tifosi, te la senti di fare un piccolo “monito” per coloro che hanno deciso di non venire più a sostenervi?
A.R.: Io posso capire le motivazioni che hanno spinto gente di 40-50 anni a non venire più, magari l’esigenza di stare vicino alle proprie famiglie, o per motivi di lavoro, ma non capisco perché gente della mia età e ne conosco molta, si ostini a non voler più venire..io chiedo che ci sia concessa più fiducia, che ci sia data la possibilità di dimostrare il nostro lavoro, perché con i nostri tifosi sono convinto che possiamo raggiungere qualsiasi traguardo che vogliamo!
Ultima precisazione, il pubblico si sa è il sesto uomo…quindi…venite a vederci, non vi deluderemo promesso!

Si ringrazia Andrea Rodeghiero e l’Emisfero Ipermercati Asiago per la disponibilità concessa.

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