Sotto la direzione dell’italiano Colcuc, la partita inizia con Budai nella gabbia per i Magiari opposto al collega Glavic; il risultato però si sblocca solo ad un secondo dalla fine del periodo, quando la Slovenia approfitta di una doppia superiorità numerica per passare in vantaggio (rete di Poloncic, fuori Szelig, autori di due falli nella stessa azione, e Oksay). Il secondo periodo si apre ancora nel segno della Slovenia, che raddoppia con il naturalizzato Marcel Rodman, ancora in doppia superiorità numerica. A questo punto, quando tutti pensavano ad una Slovenia padrona del ghiaccio, sale in cattedra l’Ungheria, che tra il minuto 29.36 ed il 32.12 (in meno di tre minuti quindi!!) infila per ben quattro volte il disco alle spalle di Glavic. Autori delle marcature Ladanyi, Peterdi, Fekete e Vaszjunyn. I padroni di casa provano a rialzare la testa e vanno a segno quasi subito, al 34.27, con Hafner, ma di qui alla fine il risultato non cambierà più, nemmeno nel terzo ed ultimo periodo, dove regneranno il nervosismo e le molte penalità.