Italia-Ungheria: Intervista a Pat Cortina

Italia-Ungheria: Intervista a Pat Cortina

di Davide

Hockeytime: Nel primo tempo l’Ungheria è parsa timida ed intimorita dall’Italia.
Pat Cortina: Sì. Prima di tutto faccio i complimenti agli azzurri perché hanno giocato una partita quasi perfetta. Se nel primo tempo l’Ungheria è sembrata timida ed intimorita una gran parte della responsabilità è mia; ho parlato molto ai miei ragazzi ungheresi su come gioca l’Italia che è il tipo di gioco che ci vuole per arrivare nel Gruppo A. Squadra compatta, concreta, tutti che lottano e difendono, quindi forse i miei si sono fermati a vedere se quello che gli ho detto era vero dimenticandosi che dovevano giocare e pattinare. Nel secondo e terzo tempo abbiamo giocato alla pari, ovvio che l’Italia con un vantaggio di 3-0 ha rallentato un po’, ma per noi è stata un’ottima esperienza e speriamo che possa aiutarci a crescere.

HT: L’Ungheria, con la Danimarca, è la nazione che sta investendo di più nell’hockey. Come procede la promozione e la costruzione di nuovi palazzi?
PC: Quello che stiamo facendo in Ungheria è promuovere l’hockey, anche se i frutti non si vedono con questo gruppo di ragazzi, ma con il numero di palazzi costruiti, con il numero di giovani che continuano a crescere, inoltre l’ultimo Euro Ice Hockey Challenge disputato in Ungheria abbiamo avuto una media di 8.000 spettatori. Sicuramente positivo.

HT: Qual è il punto di vista di Pat Cortina su l’hockey italiano?
PC: Molto buono. Mi piace vedere giovani italiani protagonisti in Nazionale. Io credo che questo sia fondamentale. Penso anche che l’hockey di club dovrebbe essere piu’ presente per promuovere l’hockey.

HT: Qual e’ il tuo pronostico sui Mondiali russi, sia in generale che per quanto riguarda l’Italia?
PC: Quello che piace molto degli italiani è che, in un modo o nell’altro trovano sempre la maniera per raggiungere il loro risultato. E’ una caratteristica italiana e credo che ce la faranno anche nella prossima edizione. Su chi vincerà il mondiale dipende cosa succederà oltreoceano, quali giocatori saranno disponibili. Per me, la cosa più importante è che l’Italia si salvi. Che il mondiali sia vinto dalla Russia, dal Canada o la Svezia mi interessa relativamente.

HT: Invece, per quanto riguarda l’Ungheria, che avrà nel proprio girone la Slovenia?
PC: Per noi sara’ difficile e per questo motivo questi test sono utili. Non siamo al completo, non siamo abituati a giocare in questo modo. Purtroppo si cerca la bellezza e non la concretezza; bisogna cambiare l’atteggiamento. Ce la faremo e ce la metteremo tutta.

HT: Le brutte figure di Canada e Stati Uniti alle ultime Olimpiadi e Mondiali sono casuali o i numerosi giocatori europei presenti in NHL hanno snaturato il loro gioco?
PC: I numerosi successi del passato li hanno portati a pensare che sarebbe stato un pò più facile. Ogni tanto una doccia d’umiltà fa bene all’hockey canadese e a quello americano.

HT: In questo momento qual è il giocatore più forte?
PC: Mi viene in mente Jagr, Hossa…ce ne sono tanti, senza tralasciare Ovechkin, Crosby. Oggi il più forte è stato Borgatello!!!!

Si ringrazia Pat Cortina per la disponibilita’

Ultime notizie
error: Content is protected !!