S.H.C. Fassa Salumi Levoni: intervista telefonica a Stefano Marchetti

S.H.C. Fassa Salumi Levoni: intervista telefonica a Stefano Marchetti

di Filippo Restelli

HOCKEYTIME:"Iniziamo da un analisi delle ultime due partite: sconfitta a Milano ed il pareggio col Pontebba, col recupero subìto…"

STEFANO MARCHETTI: "Col Pontebba siamo stati ingenui noi… sul tre a zero invece che chiudere la partita abbiamo pensato a cercare di segnare tutti, e siamo stati puniti, anche con un po’ di sfortuna, visto che il pareggio lo abbiamo subito a pochi secondi dalla fine. A Milano, invece, abbiamo sbagliato approccio e recuperare poi è difficilissimo per tutti, ce l’abbiamo fatta solo parzialmente. Avremmo dovuto svegliarci prima, e forse ce la saremmo potuta giocare."

HT:"Parliamo della stagione in generale: il Fassa è una società che punta sui giovani, a costo di non ottenere risultati nell’immediato ma nel futuro, più o meno prossimo. E’ una cosa che in qualche modo vi condiziona, sul ghiaccio?"

SM:"Beh, siamo consapevoli che i frutti di tutto ciò non possono arrivare subito però noi cerchiamo di non pensarci troppo, scendiamo sul ghiaccio per vincere ogni partita dando il massimo e cercando di imparare dai nostri errori."

HT:"Quest’anno avete due portieri che potrebbero essere entrambi titolari: vedendoli dall’esterno, ti sembra che siano rivali o collaborativi?"

SM:"Assolutamente c’è piena collaborazione tra di loro, si vede che si parlano molto tra di loro anche in partita. Renè poi secondo me è l’italiano con più talento, sono convinto che entro due anni arriverà titolare ad alti livelli. Cura molto la preparazione, anche quando non è in programma un allenamento trova sempre qualcuno che gli fa dei tiri e lo aiuta nei suoi esercizi."

HT:"Parlaci della tua esperienza in Svezia, cosa ti ha portato?"

SM:"E’ stata utilissima, la rifarei volentieri. Ho imparato molto, soprattutto sulla fase fuori dal ghiaccio. E’ una cosa che in Italia mi pare si curi di meno, lì invece per tutto l’anno si fa palestra e si cura molto l’alimentazione."

HT:"A proposito di estero, le esperienze di Strazzabosco e Tragust porteranno altri italiani a seguirne le orme? E con che effetti per il nostro hockey?"

SM:"Loro hanno dimostrato che anche un italiano ce la può fare all’estero. Secondo me allo stato attuale ce ne sono di giocatori che potrebbero far parte di una squadra iscritta alla DEL o al campionato svedese. Se dovessi dire dei nomi, mi vengono in mente sicuramente Helfer ed Ansoldi."

Si ringraziano il giocatore e la S.H.C. Fassa Salumi Levoni per la disponibilità.

Ultime notizie
error: Content is protected !!