Milano-Asiago alla faccia della classifica

Milano-Asiago alla faccia della classifica

di Valmore Fornaroli

Milano-Asiago 4-3 (1:0)(0:2)(3:1)

Scende l’Asiago all’Agorà e nonostante la classifica suggerisca match degli anni novanta, la partita mantiene l’equilibrio e l’intensità delle sfide del decennio attuale.
D’altra parte per gente come Strazzabosco e Rigoni giocare contro l’Asiago avrà sempre un sapore particolare e finchè Topatigh continuerà a presentarsi in pista contro il Milano anche per i nostalgici ci sarà un motivo per gustarsi questa sfida.
Insam lascia da parte tutte queste considerazioni e pragmaticamente ritiene la partita giusta per dare un turno di riposo ad Eriksson e mettere Della Bella tra i pali.
Tutto sembra incanalarsi verso l’opzione della partita scontata quando la prima linea milanese materializza al 3.23 il gol dell’1-0, sul tabellino il marcatore è Evans.
I rossoblu mantengono una costante pressione sulla difesa dell’Asiago che si concretizza in possesso continuato del puck e supremazia sul ghiaccio, ma che porta come risultato solo un palo.
Al 16.17 Della Bella deve lasciare il ghiaccio per problemi fisici, entra Eriksson ed il periodo finisce con i padroni di casa in vantaggio col minimo scarto, l’1-0 maturato.
I primi minuti del secondo periodo sono ancora a favore del Milano, ma quando, complice un powerplay, potrebbe concretizzare arriva al 25.53 la rete del pareggio dell’Asiago grazie ad una bella transizione di Surma che in uno contro zero beffa Eriksson. Il Milano sbanda, durante la stessa superiorità un errore in fase di impostazione da parte dei Vipers lascia completamente solo un attaccante stellato che non concretizza. L’Asiago adesso gioca bene tanto che al 30.10 Surma trova la rete del vantaggio, 2-1, con un tiro dalla blu a cui da una mano l’esperta azione di Topatigh che opera nei pressi di Eriksson. Ora sembra un “vero” Milano-Asiago. I ragazzini dell’altopiano sono trascinati dai veterani e fino alla fine del periodo i Vipers colgono solo un palo con il classico slap di Borgatello e conseguente mischia che si tramuta in un paio di minuti di assedio nello slot, ma senza risultati che vadano a cambiare i numeri sul tabellone; dunque al riposo si va con il risultato ribaltato: da 1-0 Milano a 2-1 Asiago.
Il terzo periodo vede Surma protagonista passivo in panca puniti e Lehtonen bravo ad approfittarne e fare 2-2 al 41.21.
A questo punto la partita vede entrare in scena l’arbitro Moschen che esordisce annullando una rete all’Asiago per poi cominciare a comminare una serie continua di penalità che porterà le due squadre a giocare a ranghi completi solo una decina di secondi negli ultimi quindici minuti.
Allo scadere della prima penalità della serie, a favore dell’Asiago, una pregevole azione manovrata da Ciresa trova, con un preciso passaggio da destra a sinistra che attraversa il deserto slot rossoblu, il lettone Cipruss che indisturbato vede Robinson giungere dalla blu: il passaggio è una sponda che permette al difensore di prendere la mira e lasciar partire uno slap inesorabile: 3-2 Asiago, il cronometro segna 44.48.
Le varie situazioni di disparità numerica in campo si susseguono coprendo tutte le casistiche fino ad un raro 4 contro 3. Al 48.44 Iannone fa 3-3 sfruttando una veloce azione di Chitarroni che attraversa lo slot avversario da destra al centro per scagliare un tiro di polso che D’Alessandro devia, il rebound è comodo per l’ex Varese ed Asiago che trova un ampio specchio libero per pareggiare.
In situazione di 4 contro 4, la più godibile per il gioco con le squadre che si alternano in rapide transizioni, Helfer – in ombra – colpisce il palo, mentre al 51.27 Savoia prende disco sulla blu e da sinistra caracolla verso il centro senza che nessuno gli si faccia incontro, sempre a testa alta scova il pertugio: si bilancia su una gamba e di giustezza infila il disco dove programmato, è il gol del 4-3 che sarà poi il risultato finale.
La partita prosegue sempre più fagocitata dalla confusione delle penalità tanto che viene fischiata una liberazione vietata al Milano che si trova in inferiorità.
La panchina dell’Asiago contesta in l’operato di Moschen, ma nulla accade che possa permettere all’Asiago di strappare un pareggio.

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