S.G. Cortina de Vilmont Champagne:intervista telefonica ad Andrea Alberti

S.G. Cortina de Vilmont Champagne:intervista telefonica ad Andrea Alberti

di Filippo Restelli.

HOCKEYTIME:" Parti da un’analisi delle ultime due partite:da cosa sono dipesi i risultati secondo te?"

ANDREA ALBERTI:"Difficile da dire. Ultimamente c’è da dire che giochiamo per tempi. Ieri ad esempio nel primo tempo siamo stati formidabili, abbiamo concesso solo un paio di tiri al Pontebba…poi non so perchè, nel secondo e terzo periodo la partita è cambiata, forse per colpa nostra…abbiamo iniziato a non pattinare più. Ultimamente ci capita spesso. Analizzando il filmato della partita abbiamo visto tutti i nostri errori, e li capiamo, ma poi correggersi in campo è sempre difficile. Ogni tanto poi ci vorrebbe un pò di fortuna…contro di noi il portiere dell’Asiago ad esempio è stato fenomenale, ma fino a quel momento non era certo uno dei migliori, dalle statistiche."

HT:"Ieri hai avuto modo di affrontare un portiere che sta prepotentemente tornando ai vertici, Carpano:cosa pensi di lui?"

AA:"Contro di noi aveva giocato bene anche l’altra volta. Il suo problema può forse essere la continuità, ma in quanto a talento, ne ha parecchio, ed è molto agile."

HT:"Che differenze trovi tra Gravel e Maund?"

AA:"Gravel, vista forse anche la stazza, mi dava molta sicurezza, ma tecnicamente Maund è un gradino sopra. Forse ogni tanto ha la sfortuna di mancare nei momenti cruciali, come ad esempio in occasione del secondo gol di ieri, ma è un grandissimo portiere."

HT:"A proposito di Gravel…una curiosità: com’è nato il rituale di rifargli il ghiaccio nello slot all’inizio dei periodi?"

AA:"Oh, devi sapere che era un gran scansafatiche, mandava me a farlo per non bagnarsi i pattini e non doverli quindi asciugare! (ride) E’ incredibile come odiasse l’acqua, ogni intervallo si metteva due tute antisudore nuove..ho iniziato ad imitarlo anche io perchè in effetti si sta al caldo! Certo, quando rifai il ghiaccio davanti a 5.000 persone urlanti come a Milano, non è divertentissimo…ma fortunatamente non tutti i tifosi sono uguali: mi ricordo quelli dietro la nostra panchina, erano quelli che mi davano più addosso, ed a fine partita me li ritrovavo a salutarmi ed offrirmi la birra, mi hanno sorpreso molto."

HT:"Per finire, hai progetti per il futuro? Covi ancora il sogno della Nazionale? O vorresti cercare una soluzione per giocare da titolare?"

AA:"La Nazionale me la sono bruciata per colpa mia:l’ultima volta che mi convocarono ero in Scozia, e non volli tornare…sbagliai, da li in poi non fui più convocato…è colpa mia. Sul fatto di giocare titolare, beh, mi piacerebbe, anche in A2, ma ora come ora non ho comunque una preparazione adeguata per reggere una stagione da titolare…vedremo in futuro, per ora penso al Cortina."

Si ringraziano il giocatore e la S.g. Cortina De Vilmont Champagne per la disponibilità

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