HockeyTime.netI Wizards perdono con gli irraggiungibili Killer Bees di Varese, ma finalmente dimostrano di aver ritrovato il gioco (2-10).
Con una gara intensa, i Wizards hanno affrontato la capolista del campionato, incassando una sconfitta che di scontato ha solo il risultato. Sul ghiaccio di Pianoro i padroni di casa hanno infatti ritrovato l’orgoglio e la forma necessarie per impegnare le forti e ben organizzate Api Assassine di Varese.
Un 10-2 è un risultato schiacciante; ma, si sa, il mestiere dei numeri è quello di esprimere una quantità. Sulla qualità di questa sconfitta il discorso è infatti assai diverso; lo è per il livello tecnico e la superiorità numerica degli avversari, ma anche perchè i Wizards, ancora vittime di certi vizi duri a morire, hanno finalmente trovato il gioco e si sono prodotti in una buona partita.
Nella parte iniziale del primo tempo i bolognesi, anche se privi degli ottimi Marco Radice, David Tonidandel e Federico Spada (infortunati) così come delle “locomotive ucraine” Andrei Sokolov e Pavlo Piatygorskyy (assenti giustificati), sono riusciti a dominare la scena. I Killer Bees, forse colti di sorpresa dall’inaspettata determinazione degli avversari, sono parsi addirittura subire l’iniziativa dei Wizards, che, nonostante i pochi tiri in porta, hanno condotto a termine azioni davvero interessanti. Lo smarrimento dei varesini è però durato poco; le Api Assassine hanno infatti reagito e si sono prodotte in una serie di belle reti, che hanno fissato il punteggio sul 3 a 0 a loro favore.
Il secondo tempo è iniziato sotto tono per i Wizards. Nonostante le eccezionali parate del felino Alessandro Guzzinati (in arte Pantera), che ha letteralmente “dematerializzato” diversi dischetti diretti in porta, la squadra bolognese ha subito altre quattro reti. Quando ormai sembrava che l’incontro si orientasse verso una mesta ripetizione di quanto già visto nelle due precedenti partite, i Wizards, a sorpresa, hanno tirato fuori le unghie, impegnando seriamente la difesa avversaria. Gli affondi di Michele Fabris (che ha giocato una grande gara) del capitano Claudio Farrilli e del solista (e solitario) Daniel Cicu hanno portato quest’ultimo a segnare la prima rete. Ma la furia dei Killer Bees, non ha risparmiato la porta bolognese, che, nonostante i continui miracoli di Pantera, è stata violata ancora una volta. Il periodo è così terminato sull’ 8 a 1.
Le due reti subite nella parte iniziale del terzo tempo, non hanno scoraggiato i Wizards, che sono riusciti a controllare la valanga varesina. Al contrario, sono stati i padroni di casa a prodursi in una serie di azioni efficaci; e proprio una di queste ha permesso al generoso Max Marchi di infilare la porta. Salvato dalla traversa, il portiere avversario nulla ha però potuto contro l’efficace tiro di Fabio Rocchetti, che con grande tempismo ha diminuito le distanze, potando il punteggio sul 10 a 2. Ultimo evento degno di nota è stata una clamorosa svista arbitrale che ha preso per dubbio un caso conclamato di rigore, allorché Michele Fabris è stato atterrato in corsa a pochi metri dalla porta avversaria.
I Wizards sono dunque usciti sconfitti da un incontro giocato con solo due linee, contro un avversario del calibro dei Killer Bees. Hanno però giocato al meglio, nonostante i cronici problemi della difesa, solo in parte rimediati da una prestazione da premio Oscar del portiere. C’è comunque da chiedersi cosa i bolognesi avrebbero potuto fare di più contro una squadra che può annoverare giocatori come i fratelli italo-canadesi Diego e Frank Odino; professionisti, ma anche gente generosa, che ci ha fatto vedere un hockey di classe. Forti nel gioco e signori in campo e fuori, i varesini hanno vinto bene senza commettere falli stupidi, senza strafare e persino passando sopra alle disgrazie di una Rolba da buttare e di un ghiaccio che gridava vendetta.
Prossimo appuntamento:
domenica 19 Novembre ore 12.00
Wizards Bologna Vs. H.C. Chiavenna
Palaghiaccio di Rastignano (BO) – INGRESSO GRATUITO.
Fuori casa giocheranno anche i piccoli Wizards, impegnati in un’amichevole a Fanano.