Milano-Cortina: emozioni sul finale

Milano-Cortina: emozioni sul finale

di Valmore Fornaroli

Milano-Cortina 4-3 d.t.s. (1-1)(1-1)(1-1)(1-0)

Ancora Milano-Renon, dopo la serie finale della scorsa primavera, sarà l’atto conclusivo di questa prima edizione di Supercoppa versione final four. Partita decisa in overtime a meno di un minuto dalla fine con le squadre esauste ed il Cortina in tre uomini: intrigante finale per il buon pubblico sugli spalti
Il Milano scende sul ghiaccio ridotto ai minimi termini con due sole linee difensive e nove attaccanti. Il Cortina che quest’anno ha sposato la dell’usato sicuro per quanto riguarda gli stranieri – Maund, Smith, Mulick e Narcisi – non schiera il neo acquisto Souza.
Nei primi due periodi Cortina e Milanosembrano volersi allenare a giocare in situazione di special team: i rossoblu in particolare vengono a trovarsi per lunghi periodi in inferiorità molto spesso inframezzati da contropenalità che riportano in parità il numero dei giocatori sul ghiaccio, ma tutto questo alternarsi di situazioni non permette a nessuna delle due squadre di sviluppare un gioco lineare.
Non sono ancora tutti ai loro posti quando De Bettin si conferma ex terribile bucando Eriksson per il vantaggio del Cortina. Il Milano prova a reagire con Helfer che come al solito si occupa della fase difensiva, della fase di impostazione e della fase conclusiva, a volte da solo, sempre in maniera egregia. Iannone e Sisca vengono supportati dalle buone mani di un Felicetti che, a dispetto dell’età e del fatto che sia arrivato a Milano da pochi giorni, continua a rivelarsi determinante. Lo è talmente che da un disco che lavora a lato della gabbia e che serve al centro arriva il pareggio al 10.31 di Helfer.
La gara prosegue, specialmente nel secondo periodo, con la sua girandola di penalità e le due reti sembrano una parentesi tant’è che alla rete di Dwyer replica alcuni secondi dopo McCarthy: 2-2 e si riprende con da dove ci si era fermati: agonismo e penalità comminate da Colcuc.
Nel terzo periodo le squadre ritrovano un po’ di voglia di giocare e calano le penalità insieme al ritmo.
Al 45.02 Christie si crea spazio sul lato sinistro lavorando d’agilità: prende a mira e manda il disco verso la porta di Maund: la gara tra il puck e Lysak che frana sulla gabbia è vinta dal primo: 3-2 per il Milano. Pochi minuti dopo Chitarroni potrebbe chiudere dopo aver recuperato sulla blu un disco perso da Luca Ansoldi, ma in uno contro zero ha la meglio Maund. A cinque minuti dal termine il Cortina gode di una superiorità che vanifica con una serie di offside inusuale. Il peggio sembra passato per gli uomini di Insam che cominciano a sentire la fatica; si comincia a guardare al cronometro ed ai movimenti di Maund quando c’è ancora una superiorità per il Cortina e questa volta ancora De Bettin libero nello slot alza il disco sotto la traversa eludendo l’intervento di Helfer che gli passa davanti.
In overtime, quattro contro quattro si vedono le occasioni che non si sono viste durante la gara: pista libera e transizioni che sembrano viaggi intercontinentali. I Vipers spingono a fondo con le poche energie rimaste tirando qualsiasi cosa passi sulla stecca verso Maund, ma si lasciano sorprendere dalle veloci pattinate degli Ampezzani. Narcisi sintetizza queste possibilità con la propria occasione: parte dalla propria blu e con Ansoldi al fianco giunge indisturbato e solitario alla presenza di Eriksson: il tiro finisce troppo lontano dalla porta per parlare di pericolo.
A due minuti dal termine Ansoldi manda fuori dal rink il disco: sono due minuti di penalità.
Il Milano chiude il Cortina nel terzo e costringe Maund a mettere tutto quello che ha per bloccare il disco. Ci mette anche la maschera, questo causa una sospensione di alcuni minuti: alla ripresa ancora terzo cortinese presidiato. Nella selva di stecche e moltitudine di tiri l’epilogo della gara si vede dalla reazione di Maund che sbotta gettando i guanti a terra dopo il tiro dalla media distanza di Evans per il 4-3 finale a cinquantatre secondi dal termine.

Milano-Cortina 4-3 d.t.s. (1-1, 1-1, 1-1, 1-0)
1.20 De Bettin (Deschenes-Mulick), 10.31 Helfer (Felicetti-Mc Carthy), 29.35 Dwyer (Chelodi-Narcisi), 30.02 Mc Carthy (Sisca-Felicetti), 45.03 Christie, 58.56 De Bettin in sup.num. (Loya-Dwyer), 69.07 Evans

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