OTTAWA SENATORS: facce nuove ma soliti propositi.
Leggendo i nomi potrebbe sembrare che i Senators si siano ridimensionati in ogni reparto viste le partenze di Dominick Hasek (Detroit), Zdeno Chara (Boston), Martin Havlat (Chicago) e Brian Smolinski (Chicago) ma le mosse di mercato effettuate dal General Manager John Muckler non si possono considerare ingenue visto che hanno portato a risparmiare una cifra enorme nel monte salari.
Questo risparmio ha permesso in primo luogo di arrivare a rinnovi fondamentali come Wade Redden, Peter Schaefer e Cris Neil e di far arrivare nella capitale politica del Canada giocatori di livello assoluto anche se con nomi meno altisonanti: Martin Gerber (da Carolina) ha trovato una continuità e qualità di rendimento che ne fanno uno dei migliori portieri della lega, mentre Joe Corvo (da Los Angeles) e Tom Preissing (da San Jose) daranno un’impronta di dinamismo e ottimo controllo del disco alla difesa.
A difendere i pali dei "Sens" assieme allo svizzero Gerber ci sarà il promettente Ryan Emery per formare così un tandem affidabile; la difesa è una delle migliori dell’NHL perchè oltre ai tre nomi gia citati, Chris Phillips e Anton Volchenkov (riuscirà a trovare maggiore continuità di rendimento?)garantiranno un’ottima presenza fisica ed esperienza mentre il giovane fuoriclasse slovacco Andrej Meszaros se continuerà a migliorarsi come ha fatto nel suo primo anno fra i "pro" (39 punti, +34 nel plus/minus in 82 partite) diverrà ben presto una stella. Il tedesco Christoph Schubert completa il forte reparto difensivo che saprà supplire alla perdita del gigante Chara.
Una difesa letale nel power play porta ad un attacco straripante: sono 314 i gol segnati nella scorsa stagione, meglio di chiunque altro. Anche in questo caso le partenze di Havlat e Smolinski sono state rimpiazzate con giocatori non tanto blasonati come Dean McAmmond (da St. Louis) ed il russo Alexei Kaigorodov (dal Metallurg Magnitogorsk) e si darà spazio a buoni giovani quali Patrick Eaves, Chris Kelly e soprattutto il versatile e talentuoso Antoine Vermette. Ottawa dispone dei tre giocatori che tutte le squadre vorrebbero perchè Shaefer, Fischer e Neil sanno garantire allo stesso tempo qualità e quantità sia in attacco che in difesa. Per amalgamare meglio le linee d’attacco coach Bryan Murray potrebbe pensare a rendere Daniel Alfredsson come terminale offensivo della seconda linea, mentre in prima linea l’affiatata coppia Heatly-Spezza continuerebbe ed essere formare una delle prime linee più temute dell’NHL.
A completare l’attacco dei Senators c’è il mastino Brian McGrattan ed il giovane prospetto Arttu Luttinen che arriva a un’ottima stagione in Finlandia.
I Senators sono sempre alla ricerca della stagione giusta per conquistare la Stanley Cup: quest’anno sembra esserci un giusto compromesso tra veterani con esperienza e ragazzi con voglia di stupire. Dovrebbero riconquistare abbastanza agevolmente la vetta della Eastern Conference nella speranza che il President Trophy non sia l’unico trofeo stagionale.
BUFFALO SABRES:
Sono stati la vera sorpresa della Eastern Conference nella stagione 2005/06: la maggior parte degli appassionati di hockey avrebbe sicuramente ritenuto questa squadra incapace di qualificarsi per i play off ma i Sabres hanno stupito tutti riuscendo ad arrivare ad una sola partita dalla finale di Stanley Cup arrendendosi solo ai Carolina Hurricanes a loro volta vincitori del campionato.
Il punto di forza di Buffalo è stato sicuramente il gruppo che, anche senza nomi importanti, ha dimostrato di essere comunque temibile.
Quest’anno però a causa della limitazione imposta dal salary cap i Sabres hanno dovuto privarsi di alcune pedine importanti come J.P. Dumont, Jay McKee e Mike Grier ed allo stesso tempo, dati i numerosi sforzi da parte di altri team della Eastern Conference di rafforzarsi, la squadra dovrà essere consapevole che la strada verso i play off potrebbe essere un po’ più tortuosa.
Tuttavia sembra che comunque le squadre avversarie dovranno impegnarsi per poter segnare qualche gol in quanto uno dei punti di forza della squadra sono i portieri. Il titolare sarà Ryan Miller che nonostante abbia perso un mese a causa di un infortunio è comunque riuscito ad ottenere una save percentage di .914 ed è il candidato numero uno per ottenere il posto da titolare nella nazionale USA.
Il suo backup sarà Marty Biron a sua volta grande aiuto per i Sabres nel raggiungere i play off della passata stagione.
La difesa ha visto perdere Jay McKee molto importante per le sue doti difensive ma anche per quelle di leader, tuttavia l’acquisizione di Spacek dagli Oilers molto buono nei passaggi e nella visione del gioco potrebbe portare ulteriore dinamicità alla blue line. Da valutare sarà la condizione di un altro difensore, Teppo Numminen che questa estate si è operato in seguito ad un problema di battito cardiaco irregolare.
Nelle prime due linee per quanto riguarda il reparto offensivo ci saranno Chris Drury e Daniel Briere in grado di garantire velocità. La perdita di J.P. Dumont invece apre le porte a Jason Pominville mentre resta una garanzia Maxim Afinogenov.
A sinistra dovrebbero agire Kotalik e Vanek.
Tra i prospect potrebbero emergere Drew Stafford e Jiri Novotny. Quest’ultimo, dopo quattro stagioni giocate in AHL sarà chiamato a fare il salto di qualità che potrebbe portarlo a giocare permanentemente in NHL.
Infine i Buffalo Sabres hanno chiamato a partecipare al Training camp ben due italiani: Thomas Tragust (HC Merano) e Michele Strazzabosco (HCJ Milano Vipers).
Il primo è stato rimandato in America dove gioca attualmente per una squadra nella divisione NAHL, mentre Strazzabosco ha giocato la seconda partita preseason dei Sabres contro Columbus Blue Jackets il 19 settembre entrando nella storia perché è il primo giocatore di scuola tutta italiana a giocare nella NHL (per lui tredici minuti di gioco ed un plus/minus di -1)
A lui auguriamo di poter rimanere a Buffalo e poter così tingere la NHL con il tricolore italiano!
Arrivi:
Jaroslav Spacek (Edmonton Oilers)
Adam Berkhoel (Atlanta Trashers)
Partenze:
J.P. Dumont (Nashville Predators)
Rory Fitzpatrick, Taylor Pyatt (Vancouver Canucks)
Mike Grier (San Jose Sharks)
Jan Hejda (Edmonton Oilers)
Doug Janik (Tampa Bay Lightning)
Michael Leighton (Anaheim Ducks)
Jay McKee (St. Louis Blues)
MONTREAL CANADIENS: i giovani scalpitano nella vecchia Montreal
Il compito principale del nuovo coach Guy Carbonneau è quello di rendere più concreto l’attacco dei Canadiens: nella passata stagione l’elevata mole di gioco sviluppata dai veloci attaccanti non ha coinciso con altrettante realizzazioni altrimenti la stagione degli Habs sarebbe stata ben più gloriosa rispetto all’eliminazione subita al primo turno dei playoff dai futuri campioni di Carolina.
A confermare questo problema ci sono le statistiche: Alexei Kovelev è stato il miglior realizzatore della squadra con 65 punti e ha fatto meglio solo di Kyle Calder (59 punti a Chicago), David Vyborny (65 a Columbus) e Scott Young (49 a St. Louis), appartenenti alle peggiori squadre della lega.
Per agevolare il compito di Carbonneau, il General Manager Bob Gainey ha portato a Montreal la veloce ala russa Sergei Samsonov (da Edmonton come free agent) e il potente attaccante canadese Mike Johnson (Phoenix Coyotes) dovendo però rinunciare a Jan Bulis (Vancouver Canucks), Nicklas Sundstrom (MoDo, Svezia) e Richard Zednick (Washington Capitols) ma quello che fa ben sperare i tifosi e soprattutto su cui punta la società, è il nucleo di giovani attaccanti che di anno in anno trovano sempre più spazio nelle linee della prima squadra.
Michael Ryder e Mike Ribiero entrambi 26 anni, Tomas Plekanec 24 anni, Chris Higgins e Alexander Perezhogin entrambi 23 anni, formano un nucleo che fa ben sperare per i prossimi anni, con due future stelle come il power-forward franco-canadese Guillaume Latendresse e il carismatico Kyle Chipchura che iniziano a scalpitare per ottenere un posto in prima squadra. Tutto ciò testimonia l’abbondanza di attaccanti e non va dimenticata l’ottima quarta linea composta da Steve Begin che si sta distinguendo sempre di più per tenacia ed impegno, Radek Bonk e Garth Murray.
I problemi potrebbero nascere in difesa dove manca un vero e proprio leader: se Sheldon Souray riuscirà a giocare con la mente sgombra dai problemi personali che lo hanno limitato la scorsa stagione, i Canadiens ritroveranno un’arma letale per colpire anche dalla distanza. Ad Andrei Markov, Francis Bouillon, Craig Rivet e Mathieu Dandenauld si chiede di riconfermarsi ai livelli della passata stagione cercando di limitare certi passaggi a vuoto mentre per il giovane Mike Komisarek si spera che i progressi continuino fino a farne un giocatore completo, quindi non solo un difensore fisico. A dare profondità al reparto difensivo ci sono l’ottimo svizzero Mark Streit, Ryan O’Byrne che ha maturato esperienza nel farm team di Hamilton e la scommessa Dan Jancevski reduce da una buona stagione in AHL negli Iowa Stars ed ingaggiato come free agent.
Si riparte senza uno dei giocatori più amati/odiati, quel Jose Theodore che è stato rimpiazzato in tutti i cuori dei tifosi degli Habs dal francese Cristobal Huet a cui sono state consegnate le chiavi della porta dei Canadiens. Se per gran parte del mercato estivo David Aebischer sembrava essere un’importante pedina di scambio, la sua riconferma da molta profondità a questo reparto e starà ad "Aebi" mettere in difficoltà Carbonneau nel scegliere chi schierare tra i pali: probabilmente si assisterà ad un’alternanza tra Huet e lo svizzero con Yann Danis (titolare ad Hamilton) pronto a cogliere ogni opportunità e con il gioiellino Carey Price che continuerà a migliorarsi in WHL.
Con tutti questi ingredienti si dovrebbe arrivare ad una qualificazione ai playoff più agevole rispetto agli anni passati, puntando ad andare oltre al primo turno per far crescere l’esperienza e la fame di vittoria dei giovani e dei meno giovani.
TORONTO MAPLE LEAFS:
Dopo aver mancato per la prima volta dopo sette stagioni i play offs, determinando così una grande delusione tra i fans di Toronto, il GM Ferguson ha voluto rivoluzionare la squadra.
Prima di tutto il coach Pat Quinn è stato licenziato ed il suo posto è stato preso da Paul Maurice (l’anno scorso già allenatore del farm team dei Leafs, i Toronto Marlies).
Dopo lo staff, sono iniziati anche i rinnovamenti all’interno della squadra a partire dalla difesa, punto estremamente debole durante tutta la regular season.
Kaberle è stato riconfermato mentre per Mc Cabe è stat rinnovata la fiducia per altri cinque anni.
A loro si aggiungono gli acquisti di due difensori molto fisici: Hal Gill proveniente da Boston e Pavel Kubina ex Tampa Bay.
I rimanenti spazi nella blue line dovrebbero essere presi dai giovani Leafers, primo su tutti, Carlo Colaiacovo.
Anche per quanto riguarda i portieri c’è stata una rivoluzione: scaricato il futuro Hall of Famer Ed Belfour i Leafs hanno riconfermato Tellqvist e Aubin ma hanno deciso di puntare su Andrew Raycroft proveniente da Boston. Quest’ultimo non ha brillato nell’ultima stagione NHL però il GM Ferguson e tutta la squadra puntano su di lui e ritengono che questo sarà l’anno del riscatto:
ovviamente se i Leafs vogliono puntare in alto, a Raycroft sono concessi ben pochi sbagli…
Per quanto riguarda invece l’attacco non sono stati riconfermati Jason Allison , Eric Lindros e Tie Domi (amatissimo dai tifosi, proprio negli ultimi giorni ha deciso di porre fine alla sua carriera), mentre è stato acquistato Mike Peca,autore di un ottimo post season con gli Oilers.
Peca porta un grande aiuto difensivo alla squadra ma allo stesso tempo potrebbe non essere in grado di aiutare i meccanismi offensivi e quindi togliere un po’ di pressione dalle spalle di Sundin.
Se la difesa,con l’incognita Raycroft, sembra sia piuttosto solida, l’attacco potrebbe essere il punto debole della squadra di conseguenza sarà compito dei giovani e in particolare di Wellwood e Steen aiutare il capitano e la squadra desiderosa di riscatto dopo una mediocre scorsa stagione.
Arrivi:
Andrew Raycroft , Hal Gill (Boston Briuns)
Mike Peca (Edmonton Oilers)
Pavel Kubina (Tampa Bay Lightning)
Partenze:
Eric Lindros (Dallas Stars)
Jason Allison (Unrestricted Free Agent)
Tie Domi (Ritirato)
Ed Belfour (Florida Panthers)
Tra i giovani da tenere d’occhio c’è il centro John Pohl autore nella passata stagione di ottime prestazioni con i Toronto Marlies.
BOSTON BRUINS:
I Boston Bruins sono stati protagonisti di una stagione 2005/06 piuttosto deludente sia dal punto di vista dei risultati (tredicesima posizione nella Eastern Conference) che del mercato in quanto si sono lasciati sfuggire Joe Thornton ,autore di una grande stagione con gli Sharks nonché vincitore del titolo di MVP, e Sergei Samsonov a sua volta pedina importante nella corsa degli Oilers verso la finale di Stanley Cup.
A farne le spese sono stati il GM Mike O’Connell e l’allenatore Mike Sullivan, rimpiazzati rispettivamente da Peter Chiarelli e Dave Lewis .
Anche la squadra è stata ampiamente rimaneggiata, se ne sono infatti andati con destinazione Toronto Andrew Raycroft e Hal Gill che solo l’anno scorso erano stati indicati come il nucleo della squadra.
Tra i nuovi arrivi che potrebbero fare la differenza per i Bruins vi sono Zdeno Chara, l’anno scorso ai Senators, che dovrebbe dare solidità al reparto difensivo insieme a Brad Stuart (chiamato dalla AHL)e a Paul Mara acquistato da Phoenix.
Per quanto riguarda la situazione dei portieri, la squadra punta a dare massima fiducia al giovane Toivonen con Tim Thomas come "back up".
Il reparto offensivo invece trova la sua forza nella prima linea formata da Marco Sturm, Patrice Bergeron e Brad Boyes che l’anno scorso ha dimostrato di essere molto affiatata, mentre la seconda linea sarà formata da Glen Murray, P.J. Axelsson ed il free agent Marc Savard.
Shean Donovan e Mark Mowers avranno invece il compito di portare un pò di esperienza alla terza e quarta linea.
Partenze:
Andrew Raycroft e Hal Gill (Toronto Maple Leafs)
Travis Green (Anaheim Mighty Ducks)
Brad Isbister (Carolina Hurricanes)
Arrivi:
Paul Mara (Phoenix Coyotes)
Zdeno Chara (Ottawa Senators)
Marc Savard (Atlanta Trashers)
Shean Donovan (Calgary Flames)
Mark Mowers (Detroit Red Wings)
Petr Tenkrat e Tuukka Rask (Toronto Maple Leafs)
Per quanto riguarda i giovani, da tenere d’occhio il giovane portiere Tuukka Rask protagonista con la nazionale finlandese di un memorabile World Junior Championship, ma soprattutto Phil Kessel,uno dei migliori scorer disponibili nel draft di giugno che andrà a formare la terza o quarta linea.