Il Garden di oggi e di domani

Il Garden di oggi e di domani

di thebigone & j.am

La stagione dei Rangers può essere definita soddisfacente dal momento che gli esperti davano la squadra della Grande Mela fuori dai giochi per quanto riguardava l’accesso ai playoff.
La franchigia guidata dall’ Head Coach Tom Renney ha smentito tutti arrivando ai playoff con un record di 19-16-6.
Al primo turno di Playoff tuttavia, complice l’infortunio occorso a Jagr in gara 1 (che lo ha tenuto fuori da Gara2 e ne ha condizionato il rendimento nel resto della serie) l’avventura dei Rangers si è arrestata di fronte ai Devils con un secco 4-0 ( 6-1 , 4-1, 3-0, 4-2).
Nota positiva dell’annata oltre al solito Jagr l’arrivo a stagione in corso di Ozolinsh che ha portato stabilità nel reparto arretrato delle Blueshirts e che ha contribuito con i suoi 14 punti (3 gol e 11 assist) all’approdo dei Rangers ai playoff.
Dopo un’ottima stagione (53 partite, IV portiere della NHL per percentuale di salvataggio .922) arriva l’importante conferma di Lundqvist come titolare in gabbia e di Weekes come backup, non scordando che il primo deve ancora riprendersi da un serio infortunio ai flessori.
Nel Draft 2006, i Rangers hanno pescato come prima scelta al 26’ posto Bobby Sanguinetti, diciottenne di origini italiane e tifoso da sempre proprio delle Blueshirts, da quando il padre portò lui piccolino dentro lo spettacolo del Madison Square Garden; allora sognò che tutti quei tifosi, un giorno, acclamassero proprio il suo nome… “Ero incredibilmente euforico quando ho sentito chiamare il mio nome!” ha detto il ragazzo, “E’ stata un’emozione incredibile per me sentire quell’annuncio!” Good luck anzi, buona fortuna Bobby!
Intanto la dirigenza, per “far felice” il capocannoniere della East Conference Jagr sta cercando di tenere gli ormai free agents Rucinsky e Sikora, tutti Cechi, ha rinnovato domenica il contratto di Martin Straka (anche per il prossimo anno come Free Agent) e ha ingaggiato il difensore Karel Rachunek (187cm / 91 kg), per lui è un ritorno visto che aveva già giocato nei Rangers nel 2004.
Ma non finisce qui, in ottica futura, per “svecchiare” il roster, a NY, sponda Rangers si conta anche su Lauri Korpikosky, Brandon Dubinsky e Marc Staal (fratello del grande giocatore dei ‘Canes).
Il primo è descritto da Don Maloney, assistente General Manager, con parole d’elogio: “Lauri è un giovane attaccante che pattina molto bene, è competitivo, ha una tecnica terrificante, è estremamente rapido sia con il puck che senza. E’ già un ragazzo dai 25-30 goals a stagione!”
“Brandon Dubinsky” dice Maloney “è proprio il tipo di giocatore che non ti piace avere contro! E’ molto competitivo, molto aggressivo, e sa quello che vuole ottenere dalla NHL”. “Non è solo un tipo abile e esperto” conclude Maloney, “ E’ un centro da molti punti a stagione. Non si hanno mai troppi giocatori così!”
Uno dei migliori prospect 2005, il Marc Staal, già a disposizione dei Rangers, avrà la possibilità di entrare in pianta stabile nella squadra e di mettere in mostra le sue famose qualità e, chissà, magari, sfidare sul ghiaccio proprio il fratello maggiore Eric.
In conclusione… “the last but not the lest”… Matt Cullen, trascinatore del Cortina durante l’anno del lock-out,, amatissimo dal proprio pubblico e rispettato dai tifosi avversari, famoso per il suo spirito di sacrificio e correttezza nei confronti della società e dei tifosi, accetta l’ennesima sfida passando dai freschi vincitori della Stanley Cup, gli Hurricanes di Carolina, ai Rangers di New York che non vincono una sola gara dei play-offs da 9 anni. L’attaccante, decisivo nei play-offs di quest’anno, firma un contratto quadriennale da 11.2 milioni di dollari USA. “Noi siamo molto felici di aggiungere Matt alla nostra formazione” dice il General Manager Glen Sather “Con la sua capacità di giocare ala o centrale, migliorerà la velocità e la versatilità della squadra, così come il gioco nel power play”.
Insomma… i presupposti per una buona stagione già si intravedono. Arriveranno altri giocatori e siamo sicuri che di certo la bolgia del “Garden” non farà mancare il suo incredibile contributo. Non rimane altro da dire che… GO RANGERS GO ! ! !

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