Hockeytime: Per prima cosa Le chiediamo di spendere qualche parola sulla stagione passata che Vi ha visti protagonisti di una memorabile ascesa, forse inaspettata?
Valter Cappellaro: All’inizio della scorsa stagione le aspettative erano di raggiungere il quarto posto. Con il cambio dell’allenatore (Vassiliev al posto di Pesic, ndr) siamo riusciti a rendere più concreto il nostro gioco e grazie al materiale umano trovato dal ds. Pietrafesa il gruppo si è compattato ed abbiamo iniziato a pensare al meglio. Più andavamo avanti e più eravamo consapevoli della nostra forza che, unita alla voglia di vincere, ci ha portati prima a scontrarci col Gherdeina il cui ottimo portiere ci ha costretti a gara 5 ed infine le finali col Merano dove sul ghiaccio si sono viste due squadre dello stesso livello, ma credo che abbiamo vinto noi meritatamente. Colgo l’occasione per ringraziare nuovamente tutti i giocatori, l’intero staff tecnico in particolare Gerardo Pietrafesa ed Saverio Anzilutti.
HT: La scorsa stagione è stata ricca di soddisfazioni ma fra qualche mese dovrete essere pronti a confrontarvi nel massimo campionato italiano: cosa si aspetta dalla squadra? Vi siete imposti degli obiettivi?
VC: Il nostro obiettivo è costituire la squadra su una base di italiani seguendo così il limite di stranieri 7 imposto dalla Federazione: questi giocatori italiani dovranno essere il nucleo forte per la prossima stagione e per le stagioni a venire ma per fare una stagione dignitosa com’è nelle nostre intenzioni non sarà facile trovare gli italiani giusti ed in questo ci affidiamo a Pietrafesa.
HT: A che punto si trova l’allestimento della nuova squadra e con quali criteri vi state muovendo sul mercato?
VC: Le trattative sono partite gia ad aprile ma si sono un po arenate in quanto stiamo aspettando le decisioni finali della Federazione: solo negli ultimi 20 giorni abbiamo ripreso con più insistenza. Cerchiamo ragazzi di 22, 23 anni nel giro della nazionale che in due o tre stagioni maturino e ci permettano di puntare ad obbiettivi importanti. Una squadra però necessita anche di esperienza e per questo seguiamo degli stranieri con caratteristiche ben precise: nell’obiettivo ci sono 5, 6 giocatori che abbiamo visionato al Mondiale di gruppo A per poterli effettivamente valutare in azione. Non va dimenticato che le riconferme di Gorman, Carlsson e Zbontar sono molto importanti.
HT: Che priorità date alla valorizzazione dei giovani giocatori considerando la mancanza di un vero e proprio vivaio? Come vi muovete in questo senso?
VC: Diamo enorme importanza al settore giovanile che consideriamo alla base del nostro progetto perchè mantenersi a certi livelli è dispendioso e si potrebbe continuare solo per qualche anno. Non avendo una squadra Under19 diventa un problema anche farsi prestare dei giovani giocatori perchè le società se li tengono stretti ma mandiamo dei ragazzi a giocare ad Auronzo con la Under16. Infine teniamo la Under8 e la Under10 come compagini promozionali dato che molti ragazzi si sono avvicinati all’hockey grazie ai successi della prima squadra. Confidiamo in accordi con i Comuni e le scuole per un espansione verso la Carnia e verso l’udinese.
HT: La nascita della nuova Lega sembra possa portare un minimo di stabilità nell’hockey italiano: com’è stato accolto dalle Aquile-FVG questo progetto? Ritiene che sia valido e che porterà benefici all’intero movimento?
VC: E’ un ottimo progetto che da stabilità alla Federazione dato che in Italia non è solo riservata all’hockey ma c’è la Federazione degli Sport del Ghiaccio. La creazione di questa Lega è stata anche dettata dalle esigenze della Federazione Internazionale: la prossima settimana ci dovrebbe essere la firma dello statuto e questo permetterà di rilanciare l’hockey a livello nazionale.
HT: Quali sono i motivi della reintroduzione della Coppa Italia con la formula "allargata" anche alla Serie A2?
VC: Portare l’hockey nelle città e in piazze importanti. Le squadre che ospiteranno i gironi saranno quelle con maggiori necessità e poi c’è l’intenzione di giocare le finali in città importanti per avvicinare la gente a questo sport spettacolare. Da quanto possiamo vedere in Friuli alla gente piace l’hockey.
HT: Questa prima metà di 2006 ha visto arrivare a Torino il meglio dell’hockey mondiale e successivamente la nazionale ha conquistato la salvezza nel Campionato del Mondo di gruppo A in Lettonia: come giudica il comportamento degli Azzurri in queste importanti competizioni?
VC: Come tante persone penso che si debba arrivare ad ottenere una nazionale di italiani, quindi senza oriundi. Chiaramente gli oriundi sono ben accetti finché non riusciremo ad sfornare dei giocatori che garantiscano un buon livello necessario per competere con le altre nazionali. Bisogna pensare di portare il prima possibile i nostri giovani a confrontarsi a certi livelli per prepararli alla nazionale maggiore.
HT: E’ stato più agevole trovare degli sponsor dopo il picco d’interesse suscitato sia dalle Aquile-FVG che dalle Olimpiadi e Mondiali?
VC: Dal 2003 quando ci furono le Universiadi a Tarvisio, fino al prossimo anno quando le Universiadi si svolgeranno a Torino, l’interesse è cresciuto e questo non può che fare del bene al movimento. Da parte nostra siamo stati agevolati dalla vittoria del campionato e siamo riusciti a stringere accordi con partner importanti che ci permetteranno di puntare ad obbiettivi importanti.
HT: Il Gruppo Pasut, uno tra sponsor principali del Pontebba, è molto attivo nell’hockey su ghiaccio e per ora è stato ripagato con la vostra vittoria del campionato di A2 e con il trionfo nel massimo campionato austriaco del VSV-Villach: che tipo di collaborazione avete instaurato con questa società?
VC: La Pasut ci da la fiducia di pensare in grande: è entrata a piene forze nella società tanto che la prossima stagione il nome della squadra sarà "PASUT Aquile-FVG". Sono loro che in primis ci spronano a lavorare bene e con tranquillità, quindi noi vogliamo ripagarli con i risultati sportivi come ha fatto il Villacco.
HT: Ha notato un maggiore interesse da parte dei mass media locali e nazionali nei confronti del nostro sport?
VC: Il progetto della nuova lega porterà sicuramente un maggiore interesse da parte dei media nazionali come l’approdo alla A1 aumenterà l’interesse in regione.
HT: Come crede che ci si debba muovere per creare maggiore interesse attorno all’hockey? Avete delle iniziative particolari in programma?
VC: Con i risultati ottenuti sul ghiaccio contiamo che ancora più ragazzi e famiglie si avvicinino all’hockey e per iniziare la stagione nel migliore dei modi c’è la possibilità che a settembre Pontebba ospiti l’Euro Challenge con le nazionali di Danimarca, Francia, Norvegia e Italia ma per questo aspettiamo l’ufficializzazione della Lega che dovrebbe arrivare entro breve.
Si ringrazia il Valter Cappellaro, presidente delle Aquile-FVG Pontebba, per la disponibilità.