CarolaNon solo il pullman che li avrebbe riportati a Renon da dove sono partiti per l’avventura azzurra una ventina di giorni fa ma anche un gruppetto di tifosi ha accolto ieri sera la nostra Nazionale azzurra all’arrivo alla Malpensa. Sorrisi e stupore sui visi dei ragazzi nel leggere lo striscione «Grazie ragazzi» a loro dedicato appeso alle transenne dell’area d’uscita. Si sono concessi per qualche foto ed un saluto veloce nell’attesa di ritornare, finalmente, a casa. Tutti desiderano adesso un po’ di vacanza, per rilassarsi e recuperare energie mentali più che fisiche specie per coloro che hanno fatto quasi due anni di lavoro ininterrotto, iniziato nell’agosto del 2004 per prepararare i tornei (Eurochallenge) e le amichevoli che hanno portato prima la conquista del gruppo A dell’hockey mondiale con la splendida vittoria del mondiale di prima divisione di Eindhoven nell’aprile di un anno fa, passando per le Olimpiadi torinesi e completando l’opera ai Mondiali di Riga lottando fino alla fine per agguantare il sospirato pareggio contro la Slovenia che ha permesso all’Italia di restare nell’Elite mondiale anche il prossimo anno. Grazie a questa "Armata Brancaleone" che ha fatto zittire i soloni dell’hockey che la davano per spacciata, fatta di pochi oriundi, vecchi leoni e giovani di belle speranze che ci hanno creduto, che al momento giusto hanno dato la "zampata vincente". Grazie anche a chi li ha guidati lungo questo percorso, prendendo decisioni non sempre facili e qualche volta contestate, alla fine ha avuto ragione lui. Il risultato di Riga però deve essere un punto di partenza e non di arrivo, ci si augura che le “alte cariche” facciano tesoro di quest’annata particolare, che programmino campionati e Nazionale in modo coerente e che gli azzurri attuali e futuri, partendo da questo "successo" abbiano spazio per allenarsi e costruire una squadra pronta per affrontare la prossima avventura in terra russa. Grazie ragazzi!
Grazie Ragazzi!
