Relegation Round: Strazzabosco salva l’Italia

Relegation Round: Strazzabosco salva l’Italia

di Carlo Palazzolo:

Ci voleva almeno un pareggio e pareggio è stato a pochi secondi dalla sirena finale grazie a Michele Strazzabosco.
L’Italia parte malissimo regalando 3 gol agli avversari. Comincia subito Kranjc in superiorità al quinto minuto seguito poi da Kopitar (22’03″) e da Kontrec (25’25″).
A questo punto coach Goulet cambia Muzzatti per il giovane Tragust e l’Italia inizia la rimonta.
Due volte Ansoldi e – quando ormai le speranze sono ridotte quasi a zero – arriva il gol liberatorio di Strazzabossco per il pareggio finale.

Nell’altro incontro la Danimarca si porta rapidamente in vantaggio chiudendo però in affanno la partita a proprio vantaggio per 3 a 2.

_____________________________

SLOVENIA – ITALIA 3:3 (1-0/2-1/0-2)

di Mary Alberghina

All’Italia era sufficiente un pareggio per la salvezza, e questo e’ arrivato a meno di due minuti dalla fine per mano di Strazzabosco.

Coach Goulet ha la possibilita’ di schierare nuovamente Parco tra le fila azzurre costringendo alla tribuna Chelodi.

L’Italia apre come sempre l’incontro pigiando sull’acceleratore tirando per la prima volta dopo 40 secondi con Parco bloccato dal portiere sloveno.
Passano pochi secondi e Borgatello serve Ansoldi, ma anche questo tiro viene bloccato e per la Slovenia arriva anche la prima penalita’.
L’Italia Vuole sfruttare la momentanea superiorita’ numerica e cerca il vantaggio prima con Cirone che tira pero’ alto, e poi con Trevisani che trova sulla sua strada Kristan.
Al 2’12 Parco da dietro la porta si porta davanti al goalie sloveno sul palo alla sua destra, tira di polso e Kristan per bloccare il tiro dell’attaccante azzurro si sdraia finendo completamente oltre la linea di porta e portando con se il disco che pero’ cade sul margine della linea di porta, costringendo il capo arbitro a ricorrere al replay. Dopo aver visionato l’azione dichiara nullo il gol.
Ansoldi un paio di minuti piu’ tardi impegna di nuovo il portiere sloveno che blocca il tiro dell’attaccante meranese.
L’equilibrio dell’incontro viene spezzato al 5’01 con la Slovenia in superiorita’ numerica a dimostrazione che il penality killing azzurro e’ piuttosto carente. Rodman dalla linea di fondo serve Krancj sulla linea blu che di slap supera Muzzatti.
Trascorre un minuto e Parco concede una seconda superiorita’ numerica agli sloveni; Muzzatti viene impegnato da Razingar, mentre per sua fortuna Vidmar liscia un disco sulla linea blu costringendo gli sloveni ad abbandonare il terzo azzurro.
A meta’ della prima frazione Ramoser F. manca un disco nel proprio terzo regalando il puck agli avversari che scaltri provano subito la conclusione a rete, ma Muzzatti para il tiro.
Molteni ha la possibilita’ di ristabilire la parita’ inoltrandosi nell’area slovena completamente solo, ma l’attaccante milanese tira trroppo alto facendo terminare il disco sulla rete di fondo.
Al 16’47 Parco ha per le mani una nuova possibilita’-pareggio e dopo aver saltato la difesa slovena si trova davanti a Kristan che pero’ gli blocca il tiro.
Cirone regala un nuovo power play agli avversari che tentano di raddoppiare daprima con Razingar e successivamente con Kopitar e Varl, senza risultati positivi.
Allo scadere della penalita’ Cirone riceve sulla stecca un passaggio che lo lancia in porta e poco dentro la linea blu tira in porta, ma Kristan para.

L’Italia parte in quarta anche nella seconda frazione con uno scambio Parco-De Bettin e successivamente con un rovescino di De Toni, ma Kristan proprio non vuole concedere nulla agli azzurri, parando ogni conlusione.
Nonostante gli attacchi italiani e’ la Slovenia ad andare nuovemente in gol al 2’03 con Kopitar che poco dentro la linea blu tira impegnando Muzzatti che si fa scivolare il disco dalla pinza facendo terminare la corsa del disco oltre la linea di porta.
Al 2’25 Kontrec ostruisce Ansoldi mentre si appresta al tiro in porta rimediando due minuti; la logica direbbe che il contropiede sia fatto dalla squadra con l’uomo in piu’, tranne che in questo caso, poiche’ Razinger entra nel terzo italiano, impegna la prima volta Muzzatti che non trattiene il disco, permettendo agli sloveni una seconda possibilita’ di tiro, con il disco che va a colpire la rete esterna.
La Slovenia porta a 3 le reti di vantaggio al 5’25 con Kopitar che da dietro la porta serve Kontrec, situato poco lontano dal palo sinistro di Muzzatti, che di polso alza il disco infilandolo sotto l’incrocio dei pali.
Questo gol spinge l’allenatore italiano a giocarsi la carta Tragust che prende il posto di Muzzatti tra i pali azzurri.
Al 7’26 Parco inciampa quasi davanti a Kristan toccando appena il disco per Margoni che gira dietro la gabbia slovena e tira in porta trovando la stecca di Ansoldi che devia il disco in rete.
Galvanizzati dalla rete gli azzurri provano a diminuire lo svantaggio dapprima con una doppia occasione di Molteni, poi con uno scambio Ramoser R.-De Toni (deviato di pattino da Ciglenecki) ed infine con un tiro di Strazzabosco.
L’Italia si ritrova nuovamente in inferiorita’ numerica per una protesta di Cirone e gli sloveni cercano in ogni modo di portarsi a casa un altro gol.
Il primo ad impegnare Tragust e’ Rodman che servito davanti porta da Kopitar costringe il goalie azzurro a parare in spaccata.L’azione successiva vede un rapido scambio Avgustincic-Sivic anche questo parato.
A 15 secondi dalla sirena Ramoser R. (Italia in superiorita’ numerica) serve Helfer che tira in porta ed Ansoldi cerca il rimbalzo, ma l’azione non va a buon fine per gli azzurri.

L’Italia si trova ad iniziare la terza frazione con ancora 32 secondi di superiorita’ e Borgatello tenta di portare a due le reti azzurre con una conclusione dalla blu, che pero’ termina fuori.
un minuto piu’ tardi Ansoldi cerca di servire Margoni davanti porta, ma il disco termina sul fondo, come succede due minuti dopo ad Helfer che trattenuto da Ciglenecki cerca di servire Molteni che pero’ non aggancia il passaggio.
Al 4’35 Ansoldi intercetta nel terzo sloveno un passaggio trasversale di Kranjc e si avvia solo verso Kristan che nulla puo’ contro il meranese che di polso infila il disco alla sua destra diminuendo lo svantaggio.
Cirone tenta subito di agguantare il pareggio, risultato sufficiente agli azzurri per salvarsi, ma la sua conlusione termina alta.
per una decina di minuti si vedono sul ghiaccio continui cambiamenti di fronte con l’Italia che vuole raggiungere il pareggio e la Slovenia che vuole aumentare nuovamente il vantaggio e la piu’ vicina a portarsi in vantaggio e’ l’Italia con un palo di Margoni.
Al 18’21 Strazzabosco, stato piuttosto nell’ombra per gran parte del Mondiale, dimostra di esserci quando e’ necessario e, servito da Busillo, con un tiro dalla blu fredda Kristan portando in parita’ la partita.
Da questo momento gli azzurri si preoccupano unicamente di tenere il disco lontano dal proprio terzo.
Il coach sloveno Vyborny al 19’37 chiama un time out e decide di giocarsi la carta del sesto uomo di movimento, ma neanche l’uomo in piu’ aiuta la Slovenia a portarsi in vantaggio, che si vede scivolare la salvezza dalle mani, dopo essere stata in vantaggio per tutto l’incontro.
L’Italia firma quindi la sua salvezza a meno di due minuti dal termine della partita.

_____________________________

SLOVENIA-ITALIA 3-3
(1-0; 2-1; 0-2)
SLOVENIA: Kristian (Glavic); D.Rodman-Vidmar; M.Rodman-Kranjc; Ciglenecki-Robar; Hafner-Milovanovic; Varl-Golicic-Zagar; Sotlar-Kopitar-Razingar; Kontrec-Avgustincic-Sivic; Groznik-Hebar-Muric. Coach: Frantysek Vyborny
ITALIA: Muzzatti (Tragust); Strazzabosco-F.Ramoser; Helfer-Borgatello; Trevisani-Lorenzi; Egger; De Bettin-Cirone-Busillo; Margoni-Parco-Ansoldi; Fontanive-De Toni-Molteni; Rigoni-Felicetti-R.Ramoser; Bustreo. Coach: Michel Goulet.
MARCATORI: 1 t. 5’01” Kranjc PP1 (M.Rodman, Razingar); 2 t. 2’03” Kopitar (Kranjc), 5’25“ Kontrec (Kopitar), 7’26” Ansoldi (Margoni, Parco); 3 t. 4’35” Ansoldi, 18’21” Strazzabosco (De Bettin, Busillo)
Penalità: Slovenia 10’ (4’+6’+0’) – Italia 10’ (6’+2’+2’)
Tiri in porta: Slovenia 31 (5+13+13) – Italia 30 (8+12+10)

(Ufficio Stampa Settore Hockey, Michele Bolognini) – L’Italia rimane in Gruppo A! Al termine di una partita a dir poco incredibile, gli azzurri strappano con il cuore un pareggio che vale oro: grazie alla contemporanea sconfitta del Kazakhstan con la Danimarca, il 3-3 di Italia-Slovenia basta infatti alla nostra nazionale per conquistare una salvezza per certi versi miracolosa. Grandi protagonisti del match Thomas Tragust, subentrato sullo 0-3 a Muzzatti, e capace di respingere 22 tiri, e Luca Ansoldi, autore di una storica doppietta. Il gol della salvezza è stato realizzato da Strazzabosco a 1’40” dalla sirena finale.
Per la “partita della vita” Goulet ritrova Parco, assente per problemi alla schiena nelle ultime due partite, e sacrifica Chelodi sull’altare del turn-over. Lo staff tecnico azzurro apporta qualche modifica al line-up offensivo, mentre la difesa della gabbia, e non potrebbe essere altrimenti, è affidata a Jason Muzzatti. Pronti via e dopo poco più di due minuti Parco fa gridare al gol la panchina azzurra: l’urlo di gioia viene però ricacciato in gola alla truppa italiana dal capo-arbitro Reiber che, dopo aver chiesto l’aiuto dell’istant replay televisivo, annulla la rete in quanto il disco non aveva oltrepassato del tutto la linea di porta. Il pallino del gioco resta in mano all’Italia, che però deve arrendersi alla prima vera occasione degli sloveni: Florian Ramoser viene mandato nel penalty box, e un tiro dalla blu di Kranjc fa secco Muzzatti. Il gol non manda comunque al tappeto gli azzurri, che reagiscono e sfiorano il pareggio poco dopo il 10’ con Andrea Molteni: l’attaccante comasco sfrutta un cambio sbagliato degli sloveni per involarsi solitario verso la porta di Kristian, ma la sua conclusione in uno contro zero finisce alta. Prima della sirena Parco semina il panico nella difesa avversaria, ma il suo tiro non è abbastanza preciso e potente, e il goalie sloveno controlla senza affanno.
L’avvio del secondo periodo è da incubo per l’Italia, che subisce due colpi da ko. Dopo 123 secondi Muzzatti deve inchinarsi al veloce contropiede sloveno concluso da Kopitar con un diagonale preciso e potente, quindi, dopo un power-play sprecato dagli azzurri, arriva il tris: la firma, questa volta, è di Kontrec, che beffa Muzzatti sul proprio palo di competenza. Il passaggio a vuoto del goalie nativo di Toronto convince Goulet a gettare nella mischia Tragust, e il cambio sortisce l’effetto sperato. Gli azzurri si scuotono, e la fiammella della speranza riprende ad ardere grazie al gol di Ansoldi in mischia che accorcia le distanze. Tragust tiene l’Italia in partita con alcuni interventi da “circoletto rosso”, e rimanda ogni decisione al terzo tempo.
L’ultima frazione è da infarto: Luca Ansoldi, alla sua prima doppietta in maglia azzurra, accorcia ulteriormente le distanze sfruttando un errore di Kranjc, e riporta l’Italia ad un gol dalla salvezza. Alla Skonto Arena la Danimarca continua a battere il Kazakhstan, e agli azzurri basterebbe dunque anche il pareggio per rimanere in gruppo A. La porta di Kristian sembra stregata, ma un preciso tiro di polso di Strazzabosco a 100 secondi dal termine manda gli azzurri in delirio. È salvezza, è ancora Gruppo A! Tra un anno, a Mosca e San Pietroburgo, ci sarà anche l’Italia.

Dagli spogliatoi

Michel Goulet: “Avevamo bisogno di un miracolo e l’abbiamo ottenuto. C’ho creduto sempre, e anche quando eravamo sotto di tre gol ho continuato a chiedere alla squadra di non mollare. Rinunciare a Muzzatti non è stato facile, ma ho capito che lui era stanco per tutto lo straordinario lavoro che aveva fatto nelle precedenti partite. Tragust è entrato e ha fatto subito alcune grandi parate dando fiducia alla squadra. Il mio futuro? Nell’immediato festeggiare questo incredibile traguardo con una birra, per il resto non so ancora. L’importante è che in Italia si abbia il coraggio di investire sui giovani: loro sono il futuro di questo sport”.

Armin Helfer: “Sono orgoglioso di aver raggiunto la salvezza con questa squadra. Abbiamo dimostrato grande carattere, e devo ringraziare tutti i compagni per il cuore che hanno messo sul ghiaccio. Sullo 0-3 non ci avrebbe probabilmente creduto nessuno, ma noi sì, e il primo gol di Ansoldi ha fatto girare la partita. Grandi complimenti anche a Tragust: è stato straordinario e ha dato fiducia a tutta la squadra”.
Thomas Tragust: “Quando sono entrato non avevo nulla da perdere, quindi non sentivo la pressione. Già dopo la prima parata ho capito che questa sarebbe stata la mia giornata”.

Luca Ansoldi: “Abbiamo lottato fino alla fine dimostrando di avere un grande cuore e di meritare il Gruppo A. Ci credevamo tutti, dal primo all’ultimo. Oggi in spogliatoio si sentiva una forza incredibile, e questo ci ha permesso di raggiungere una straordinaria salvezza”.

Michele Strazzabosco: “Segnare un gol così decisivo regala emozioni incredibili. Abbiamo giocato meglio della Slovenia, e siamo stati bravi a non perdere mai di vista l’obiettivo, cercando di continuare a lavorare durante tutta la partita per recuperare passo dopo passo le tre reti di scarto”,

Relegation Round

Prima giornata:
Italia-Kazakhstan 3-2
Danimarca-Slovenia 3-3

Seconda giornata:
Italia-Danimarca 0-5
Kazakhstan-Slovenia 5-0

Terza giornata:
Slovenia-Italia 3-3
Danimarca-Kazakhstan 3-2

Classifica finale: Danimarca punti 5, Italia 3, Kazakhstan e Slovenia 2

Danimarca e Italia rimangono in Gruppo A
Kazakhstan e Slovenia retrocedono in Prima Divisione

Ultime notizie
error: Content is protected !!