H.C.J. Milano Vipers: intervista a Joe Busillo

H.C.J. Milano Vipers: intervista a Joe Busillo

Di Filippo Restelli, Marco De Paoli e Stefano Sala.

Pubblichiamo l’intervista rilasciata ieri sera a Radio Padania Libera da Joe Busillo durante la trasmissione “Spazio Hockey”.

RADIO PADANIA LIBERA:”Ciao Joe, è arrivato il quinto scudetto consecutivo, qual è l’atmosfera a tal proposito?”

JOE BUSILLO:”Si, è il quinto me è sempre bellissimo, giunto alla fine di una partita molto tesa. Il due a zero, la loro rimonta, il pareggio…iniziavamo ad essere un po’ nervosi, poi finalmente l’apoteosi dopo i rigori in un’atmosfera incredibile. E‘ stato un bellissimo campionato, molto equilibrato anche grazie alle stesse Alleghe e Renon, che abbiamo incontrato nei playoff, che in genere negli altri anni erano più indietro in classifica. Per me personalmente è il quarto ma ognuno ha un sapore particolare:il primo perché è appunto il primo, poi era il primo vinto in casa, poi uno perché è il primo vinto da capitano, poi perché lo vinci in trasferta, l’anno scorso perchè c’erano le stelle della NHL, insomma, ognuno è importante a modo suo.”

RPL:”Molti tifosi temevano più l’Alleghe del Renon:quale delle due ha meritato di più la finale?”

JB:”Difficile da dire. Certo, il Renon lo abbiamo incontrato dopo che loro avevano fatto 5 partite tirate contro il Cortina, ma comunque abbiamo avuto difficoltà con entrambe, anche durante la regular season, sono entrambe forti.”

RPL:”Facciamo un attimo un salto nel passato, in una vecchia semifinale degli anni ’90 tra Bolzano e Varese,in cui tu militavi:alcuni tifosi di Bolzano ti accusano di esserti scaraventato con un pugno alle spalle di Maslennikov su ordine dell’allora tecnico giallonero Theriault:come rispondi loro?”

JB:”E’ un’azione di cui non sono certo fiero. E’ scattata una rissa, e quando ciò accade spesso le regole saltano del tutto. Subito dopo il pugno mi sono reso conto che sono cose che non fanno parte dello sport, anche se la partita era molto tesa. Non ricevetti comunque ordini da nessuno, tengo a precisare.”

RPL:”Rimanendo vagamente in tema, dacci un tuo commento sulla tristemente nota tolleranza zero di quest’anno.”

JB:”Come tutte le novità di questa portata, ci vuole del tempo affinché venga recepita del tutto, molte delle penalità fischiate attualmente ci rendono difficile capirne l’origine! Lo scopo è ovviamente quello di aumentare lo spettacolo, ma introdurre norme più severe a stagione in corso è deleterio. Dall’anno prossimo ci adegueremo.”

RPL:”Anche la nazionale a Torino 2006 ne ha risentito..”

JB:”Certo, io in particolare,poi, facendo anche parte della linea di penalty killing, ho avuto parecchie difficoltà. Credo che da ora in poi vedremo meno falli.”

RPL:”Il pubblico milanese, quest’anno in calo durante la regular season, per la finale è tornata a riempire l’Agorà:influisce sulla prestazione questo aspetto?”

JB:”Certamente si. Quando entri in un palazzo che ha l’atmosfera di ieri (giovedì, nda) è una cosa incredibile. La curva con il 7 del “settimo uomo in campo” sempre esposto ed i tamburi incessanti, il pubblico che ci incitava anche dopo il 2 a 3…è anche per questo che si gioca ad hockey. Dopo la partita, poi , c’è stata una bellissima invasione di campo, ho avuto piacere di firmare autografi e fare un sacco di foto. E’ molto importante per noi.”

RPL:”Per finire, sai già qualcosa sul tuo futuro?”

JB:”Spero di restare. Non ci sono ancora firme, ma io e la società abbiamo parlato, e loro mi sembrano molto ben intenzionati.”

Si ringraziano Radio Padania Libera, l’ H.C.J. Milano Vipers ed il giocatore per la disponibilità.

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