Savoia incorona Milano Campione d’Italia

Savoia incorona Milano Campione d’Italia

di Valmore Fornaroli

HCJ Vipers Milano-Ritten Sport 4-3 dopo gli shootout (1-0, 1-2, 1-1, 0-0, 1-0)

Il Milano chiude in tre gare e conquista il quinto titolo consecutivo, ma il Renon rimane attaccato alla serie come non aveva mai fatto nelle due precedenti partite e costringe i Vipers ai rigori, quasi che si fosse scrollato a metà di gara 3 l’emozione della prima finale.
Come nelle gare precedenti il Milano comincia meglio e riesce ad avere una situazione di cinque contro tre a proprio favore che non frutta nulla, salvo che nella successiva fase di singola superiorità al 9.01 Lysak riesce a mettere la pala su un disco che vede la linea di porta a pochi centimetri ed ad infilare l’1-0. Il Renon reagisce favorito da due powerplay consecutivi, ma non impegna Eriksson.
E’ la terza linea del Milano – quella composta dai gemelli Molteni e Felicetti – a dar brio alla fase offensiva rossoblu con Matteo Molteni che, accompagnato dai compagni di linea riesce ad aggirare la gabbia, ma non trova il momento giusto per il passaggio vincente.
Occasione importante per gli ospiti ancora in powerplay con un diagonale di Luca Ansoldi ed Eriksson bravo nel traffico a deviare di stecca in una zona dove non ci sono avversari a cogliere il rebound.
Il primo periodo si chiude con il Milano in vantaggio e con la stessa sensazione di gara 1 di un controllo della gara grazie all’esperienza.
Il tempo centrale si apre con la rete del 2-0 Vipers al 23.14, quando Tkaczuk in linea con la “strana coppia” Mansi-Peca, si trova in uno contro zero: sfila Groeneveld con un elegante finta e cambio di direzione per poi alzare il disco sotto la traversa; gli uomini di Ivany protestano perchè a loro modo di veder il puck non è emtrato, ma Lottaroli non cambia idea e convalida il 2-0. Il Milano cerca il colpo scudetto e quasi lo trova con Christie che è bravo ad aggirare la porta ed a trovare il goalie dell’altopiano non ancora sul palo, ma lo stesso è fulmineo nel riparare piazzando la pinza e bloccando in extremis.
Da questo momento sembra cominciare la Finale per il Renon che ritrova il gioco di Ivany e la sicurezza perduta; un’azione da manuale vede Comploi ricevere disco sulla blu da ingaggio vinto il veterano è abile a fiondare al volo in rete il disco del 2-1 al 32.11.
Il Milano, paradossalmente, subisce il colpo e concede ghiaccio al Renon al quale però vengono concessi pochi tiri puliti come quello di Comploi. Quando il momento peggiore sembra passato ecco il pareggio con Faggioni che abilmente trova Narcisi con un passaggio che attraversa in orizzontale lo slot rossoblu, il giocatore del Renon è solo e può, da posizione discretamente defilata, infilare Eriksson.
Prima dell’ultimo intervallo è ancora una combinazione della terza linea a dar la scossa al Milano: Felicetti da dietro gabbia serve Matteo Molteni che è voltato verso la propria gabbia, il rovescio “no-look” mette i brividi ai tifosi sud tirolesi.
Il terzo periodo ha visto per larghi tratti le due squadre pattinare quasi consapevoli di far trascorrere il tempo in attesa di qualche cosa che sparigliasse la situazione di stallo.
L’episodio arriva con una penalità fischiata a Joseph; il Renon, fino a questo momento a secco nei powerplay nella serie, trova Rochefort che chiuso sulla blu da due rossoblu pesca Rymsha solitario nello slot, il top scorer del campionato parte da sinistra ed incrocia per poi beffare Eriksson con un brusco cambio di direzione sottoporta. E’ il 51.31 e per il Renon è il primo vantaggio. Nei momenti importanti escono gli uomini che hanno qualcosa in più e nel caso dei Vipers è Helfer che in powerplay parte dal proprio terzo sfila sulla sinistra prova una prima botta, raccoglie il rebound e da posizione dove lo specchio della porta è di pochi centimetri trova lo spiraglio vincente grazie ad un errore di Groeneveld che poggia la pinza sul ghiaccio, ma non blocca il disco. I sette minuti scarsi dal pareggio alla fine non portano ad alcuna soluzione se non all’overtime.
Nei dieci minuti che le squadre giocano in quattro contro quattro il Milano giostra maggiormente con possesso del disco, mentre il Renon prova a pungere, con Faggioni su tutti, in transizione.
I Vipers non sfruttano due superiorità ed a decidere se il risultato sono gli shootout.
Comincia il Renon con Faggioni che buca bene Eriksson, gli risponde Tkaczuk, poi manda a lato Rymsha, mentre Lysak dà il vantaggio al Milano. Nella terza serie Down colpisce il palo, mentre Helfer si fa addomesticare da Groeneveld. Timshenko ridà fiato al Renon prima che Savoia rimetta le cose a posto.
Quando il tiro centrale di Dagenais finisce nella pinza di Eriksson, che cadendo all’indietro ha il tempo di farlo ballare nel palmo del guanto per assicurarlo meglio e forse per cercare di godersi il momento, si chiude la gara e la stagione 2005/06, dalla cronaca si passa all’analisi, ma è cosa per i prossimi mesi, sul ghiaccio festeggia il Milano ed il pubblico rende onore ad un Renon che forse ha cominciato a godersi la Finale troppo tardi.

H.C.J. MILANO VIPERS–RENON SPORT 4-3 d.t.r. (1-0; 1-2; 1-1)
Marcatori: 9.01 Lysak (Joseph-Christie) in sup.num., 23.14 Tkaczuk (Mansi-Peca), 32.11 Comploj (Lutz-Rotteinsteiner), 37.38 Narcisi (Faggioni-Rymsha), 51.31 Rymsha (Halkidis-Rockefort) in sup.num., 53.17 Helfer (Christie) in sup.num., Savoia rigore decisivo

FORMAZIONE MILANO:
Eriksson (Della Bella); Strazzabosco-Lehtonen, Helfer-Joseph, Borgatello-Sherban; Lysak-Tkaczuk-Christie, Di Stefano-Savoia-Busillo, A.Molteni-Felicetti-M.Molteni, Peca, Mansi
All.Insam

FORMAZIONE RENON:
Groeneveld (Niederstaetter); Dagenais-Halkidis, Egger-Gruber, Comploj-Lutz, Spinell-Hafner; Rymsha-Rockefort-Narcisi, Faggioni-Bustreo-Rotteinsteiner, Down-Ansoldi-Timchenko, Stocker, Rasom
All. Ivany

ARBITRI: Lottaroli, Soraperra e Zatta

PENALITA’: Milano 20’ (8’-2’-8’-2’) – Renon 16’ (4’-0’-6’-6’)

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