Milano-Alleghe, la cronaca

Milano-Alleghe, la cronaca

di Filippo Restelli

Milano-Alleghe 6-1 (2-0/3-1/1-0)

All’Agorà è andato in scena, davanti ad un pubblico più numeroso che in gara uno, il terzo atto della semifinale tra Milano ed Alleghe, partita che si concluderà in modo molto particolare visto l’annuncio della scomparsa del piccolo Tommaso Onofri, da un mese in mano ai rapitori.

Pronti via ed il Milano è in vantaggio. Dopo 52 secondi Savoia è lesto a rubare un disco lasciato da Forsberg dopo una respinta, aggirare il portiere e segnare a porta quasi vuota con una calma quasi eccessiva. L’Alleghe non si lascia tramortire e si riporta in avanti, creando una mischia davanti allo slot sventata da Eriksson. Al 2:40 Helfer inaugura le penalità, 2 minuti per gancio con bastone durante i quali l’Alleghe non riesce a sfornare quel powerplay quasi perfetto visto giovedì al De Toni. Il Milano si rifà sotto, Lysak viene bloccato in uno contro zero per un dubbio fuorigioco. Al 5:38 Marchetti è in panca puniti, il PP del Milano dura però circa un minuto perchè Christie al 6:47 va a fargli compagnia. 30 secondi dopo è bravissimo Tkaczuk ad indirizzare da una mischia un disco verso Forberg, che blocca sicuro. Al 9:59 altra penalità, stavolta per Snesrund, e durante la superiorità Borgatello infila un incerto Forsberg dalla blu con un tiro non fortissimo ma preciso. Al 13:46 è Felicetti ad uscire dal ghiaccio per due minuti per carica, ma è il Milano ad andare vicinissimo a chiudere il match a causa di una leggerezza di Forsberg che, su un rimbalzo del disco in balaustra dietro la porta, non si avvede di Lysak il quale si trova la porta quasi sguarnita all’improvviso, ma appoggia il puck fuori di poco evidentemente sorpreso di trovarsi una simile occasione.
Dopo un ottimo intervento di Forsberg su Andrea Molteni ed una penalità data a Joseph, quando il tempo sembrava ormai destinato chiudersi senza altre emozioni, gli agordini usufruiscono di un rigore per trattenuta del disco nello slot da parte di un difensore. E’ Lindstrom ad effettuare il penalty, in maniera forse non irresistibile, ed Eriksson devia fuori.
Il secondo periodo si apre con una penalità per parte, prima un nervoso M.De Toni e dopo pochi secondi Helfer. Gli animi in campo si scaldano un pò, quando si torna a giocare è bravissimo Eriksson a sventare un rebound di Mc Kenna. Al 3.38 M.De Toni è ancora in panca, il powerplay del Milano è buono, Forsberg ha il suo da fare soprattutto su una conclusione di Lehtonen ma si resta sul 2 a 0. E’ lo stesso difensore milanese poi ad accomodarsi in panca poco dopo, ed al minuto 8:28 Bulow realizza un pò fortunosamente il gol agordino in mischia. Quando sembra che le civette possano rialzarsi, Tkaczuk al 9.35 riporta subito il vantaggio a due gol realizzando dallo slot in superiorità, in quanto Eriksson è fuori dai pali per un penalità differita che, grazie al gol stesso, non inizierà mai. All’11:44 ancora Bulow si fa pericoloso, Eriksson pinza in maniera incerta ed il disco rotola fuori di pochissimo. Meno di un minuto dopo Veggiato impegna ancora il goalie rossoblu dopo una pregevole azione personale, stavolta la pinza del numero 33 milanese è ferma e sicura.
Al 13:28 sia Lindstrom che Marchetti si fanno sorprendere a commettere irregolarità (il secondo durante la penalità differita) e quindi il Milano usufruisce di una doppia superiorità che si concretizza al 15:21 grazie a Di Stefano, che si conferma in crescita e che trasforma un rebound su tiro di Strazzabosco dalla blu. L’Alleghe è un pò frastornato, il Milano accelera e trova di nuovo la rete ancora col “poeta” Tkaczuk dopo un’ottima azione Felicetti-M.Molteni. Al 18:01 i meneghini potrebbero ulteriormente approfittare degli spazi concessi con Savoia, che coglie un netto palo solo davanti a Forsberg. Al 18:39 due minuti a testa a McKenna e M. Molteni, mentre al 19:35 è miracoloso Forsberg che sventa un due contro zero di Helfer e Di Stefano. In questa occasione Joseph viene sanzionato con 2 minuti per colpo di bastone.
Il terzo periodo si apre con ottimo intervento di Forsberg su Joseph. Dal 4.14 la partita si fa irreale. Lo speaker chiama a sè il direttore di gara e gli comunica la morte del piccolo Tommaso, che da quasi un mese era scomparso, in mano a rapitori così vigliacchi e bugiardi che, dopo aver fatto appelli per la liberazione ed essersi proclamati innocenti, confessano di aver trucidato l’innocente bimbo. Parte un minuto di silenzio, tutti gli striscioni vengono prima sollevati e poi tolti, compresi quelli dei tifosi giunti da Alleghe. Le due tifoserie si uniscono al palazzo in un lungo applauso, ripetuto quando la curva di casa espone uno striscione che chiede di non avere pietà per chi uccide un bambino, cui segue un coro generale per Tommaso.
Da qui alla fine niente più cori, canti e tamburi, solo qualche altra penalità ed il gol di Lysak servito deliziosamente da Tkazuk al 12:46.
Domani sera i Vipers tenteranno il colpaccio al De Toni, cosa non impossibile con un attacco così prolifico (15 gol in tre partite), l’Alleghe è chiamato a dimenticare questa netta sconfitta e tentare di ripetere la prova di giovedì scorso.

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